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Legutko: «Perché la mia Polonia non accetta lezioni da Bruxelles e Berlino»

Di Rodolfo Casadei
10 Ottobre 2023
Intervista all’intellettuale conservatore eurodeputato del PiS: «Il voto di domenica è una sfida tra il buon senso e il dispotismo ideologico di chi oggi comanda in Europa»
L’intellettuale polacco Ryszard Legutko, eletto al Parlamento europeo nelle file del PiS, Diritto e giustizia
L’intellettuale polacco Ryszard Legutko, eletto al Parlamento europeo nelle file del PiS, Diritto e giustizia (foto Ansa)

A pochi giorni dal voto, in Polonia i sondaggi danno in testa Diritto e giustizia (PiS) con cinque punti di vantaggio su Piattaforma civica, ma la combinazione dei risultati dei partiti che eleggeranno deputati al parlamento fa pensare come esito probabile delle elezioni la caduta del governo di destra e la sua sostituzione con una coalizione tripartita formata dal partito di Donald Tusk (che si dichiara di centrodestra ma in realtà è di centrosinistra), dai centristi di Terza Via e da Lebowa, il partito della sinistra. Il nuovo governo tuttavia dovrà fare i conti col presidente Duda, uomo del PiS, che ha facoltà di veto sulle leggi approvate con meno dei tre quinti dei voti. Ma è anche possibile un parlamento bloccato, dove nessuna coalizione è in grado di costituire una maggioranza di governo.
Nel pieno della campagna elettorale Ryszard Legutko, europarlamentare del PiS e famoso intellettuale conservatore, ha trovato il tempo per un’ampia intervista con Tempi. Per capire lo spessore...

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