
Non esistono scuse per non leggere “Luigi Amicone, l’anarcoresurrezionalista”

Il fastidio per l’autopromozione ce lo togliamo subito dicendovi questo: non potete non leggere il libro Luigi Amicone, l’anarcoresurrezionalista. Non esistono scuse, non esistono attenuanti.
Che voi siate stati suoi acerrimi nemici, che l’abbiate mal sopportato in vita, mal digerito ogni qual volta l’abbiate visto di persona o in tv, non è motivo sufficiente per scansarlo ora che non è più tra noi. Ma dove altro lo trovate uno così cattolico da dedicare un ritratto all’Assunta, così anarchico da titolare un suo articolo “Maria e Gesù erano sorelle”, così popolare da commuoversi per un ritrovo di autisti di Tir, così preoccupato per le sorti dei giovani da scrivere: “Prof, si è mai messa un dito nel culo? Facciamo qualcosa”.
Ve lo diciamo noi
E se voi siete stati suoi fratelli di sangue, siete abbonati a Tempi dal numero zero del 28 agosto 1995, l’avete seguito in ogni suo articolo entusiasmandovi per il periodare fiammeggiante e labirintico, sempre così sorprendente e con tutti i suoi squilibri nei punti giusti, come ha detto Ferrara, ecco, voi, non date per scontato di sapere già, di conoscerlo già.
Questo libro è una sorpresa, soprattutto per chi gli è stato amico. Ve lo diciamo noi, che il libro l’abbiamo preparato. Ve lo dice Emiliano Ronzoni, che s’è fatto tre mesi di lettura “matta e disperatissima” di tutto quel che Gigi ha scritto per Il Sabato, Tracce, Tempi. E alla fine ha concluso: «Penso che dovrebbe essere fatto santo».
Il “suo” incontro cristiano
Questo non è un libro su Amicone, ma “di” Amicone. Ci sono alcuni suoi articoli, gli articoli di «questo ragazzo che ha l’aria di aver pensato tutto prima di aver imparato alcunché» (sempre Ferrara), che ha combattuto tutta la vita contro chi la considera una passione inutile, opponendovi non se stesso, non i suoi pensieri improvvisi, non le sue analisi (anche quelle, certo), non l’incontro cristiano, ma il “suo” incontro cristiano.
Il resto – cioè quel che ha scritto, quel che ha detto, quel che ha fatto, persino i suoi errori – è solo il dettaglio in cui questo incontro ha brillato.
Ergo: al Meeting, padiglione C2, vicino alla libreria, chi si abbona a Tempi si porta a casa anche Luigi Amicone, l’anarcoresurrezionalista. Dite voi se potete rinunciarvi.
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