Solo 596 riti. La legge francese sul matrimonio gay è un flop

Di Redazione
28 Agosto 2013
A tre mesi dall'approvazione delle nozze omosessuali si contano pochi riti. Ma chi dissente viene denunciato, affinché «la riforma sia accettata»

Tre mesi dopo l’entrata in vigore in Francia della “legge Taubira”, che legalizza il matrimonio omosessuale, sono 596 i riti celebrati. A dirlo è la radio pubblica France Inter che ha indagato fra gli uffici demografici delle 50 città più importanti del Paese. A Parigi si contano 241 matrimoni gay, a Nizza 37, mentre nelle altre città non si superano le 30 unioni.

L’AMMISSIONE DEL MONDE. I dati non sono completi ma Le Monde, che ha fatto da portavoce alla battaglia gay, ha ammesso che la partenza è a rallentatore. Perciò anche se 596 matrimoni sono 596 coppie omosessuali che possono adottare bambini, un editoriale del Foglio di oggi fa notare la futilità della norma, «approntata in poche settimane dalla maggioranza al potere, approvata con una fretta degna di miglior causa e senza riguardo per la crescente opposizione dell’opinione pubblica».
Il Monde, come riportato nell’editoriale, confessa poi che l’attesa è «che si spenga la fiammata delle manifestazioni anti matrimonio gay e che la riforma sia socialmente accettata». Così, continua il Foglio, «in un colpo solo, il quotidiano che ha fieramente sostenuto il marriage pour tous ammette che la protesta dei contrari continua ad essere imponente e che la riforma è stata calata dall’alto sulla testa dei francesi».

LA BATTAGLIA CONTINUA. Purtroppo però la legge c’è e non prevede l’obiezione di coscienza, inizialmente accettata dal presidente Francois Hollande. Perciò, «in Francia è stata aperta un’inchiesta su Marie-Claude Bompard, la prima cittadina di Bollène, nel Vaucluse, che per motivi di coscienza si è rifiutata di unire in matrimonio una coppia di donne», rischiando «fino a 5 anni di carcere e 75mila euro di ammenda» (qui vi abbiamo raccontato la sua vicenda).
Per questo ora il movimento della “Manif pour tous” è impegnato per l’approvazione di una norma che garantisca l’obiezione di coscienza, mentre il Collettivo dei sindacati dell’infanzia, subito dopo l’approvazione della legge che ha subito messo nei guai diversi sindaci e non solo, sta ingaggiando una battaglia per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza davanti al Consiglio costituzionale.

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30 commenti

  1. Remo

    7000 matrimonio nel solo 2013! già, proprio un flop

  2. Taurusgemini

    Quasi 600 matrimoni in 3 mesi (estivi) vuol dire 200 al mese, 50 a settimana, 7 al giorno… E vi sembra un flop?

    1. Italo Sgrò

      In effetti è troppo anche uno solo. Ma la lobby ci aveva frastornato dicendo che in lista d’attesa c’erano migliaia e migliaia e migliaia di povere coppie gay discriminate dal legislatore cattivo e anticlericale.

  3. Abbiamo letto diversi commenti di persone contrarie ai matrimoni gay. Secondo noi si possono portare avanti le proprie idee anche senza offendere chi o quello che non si conosce.
    Fratelli Papa

    1. Italo Sgrò

      Sono perfettamente d’accordo. Ma esattamente a chi e a che cosa si riferiva? Io, per esempio, ho visto camionate di offese verso chi è giustamente contrario ai c.d. “matrimoni omosessuali” e alle adozioni alle coppie formate da persone dello stesso sesso. Anche lei se ne è accorto?

  4. Pietro

    Guardo le notizie da google e vedo: Matrimoni gay un flop? Chi è così **** da scrivere un articolo con un titolo del genere… Ah, è tempi! XD allora è tutto chiaro

    1. Italo Sgrò

      E chi è che scrive commenti così*************? Ah, è Pietro, tutto chiaro.

  5. Pietro

    Guardo le notizie da google e vedo: Matrimoni gay un flop? Chi è così stupido da scrivere un articolo con un titolo del genere… Ah, è tempi! XD allora è tutto chiaro

    1. giovanna

      Scusa, caro Pietro, magari potresti spiegare perché consideri stupido un titolo normalissimo, giornalisticamente parlando. Ma penso che non lo sai nemmeno tu, volevi fare la battuta su Tempi e hai confermato solo la carenza di argomenti dell’ideologia gay.

  6. Wedding Planner EDC

    Sia chiaro che ognuno la pensa come vuole.
    Come si rammenta, per i matrimoni gay ormai legittimati, non bisogna attendersi una partenza a razzo. Come per tutte le cose, anche qui si deve prendere consapevolezza della nuova istituzionalizzazione.
    Serve il tempo che serve. Non è ancora il caso di parlare di flop.

    1. Italo Sgrò

      Beh, veramente dopo tutta la pressione della potente lobby dittatoriale LGBTQI (e via proseguendo col codice fiscale) che ci presentava la situazione di migliaia e migliaia e migliaia di poveri gay discriminati, in lista d’attesa perché lo Stato cattivo e clericale si decidesse finalmente a scrivere in una legge le loro idee fantasiose sul matrimonio, ci si sarebbe aspettati che almeno una di quelle migliaia e migliaia e migliaia partecipasse alla rappresentazione teatrale.

  7. Anna

    Lo sanno tutti che i sodomiti d’estate sono tutti a Mikonos, ora, al ritorno dell’inverno, migreranno tutti quanti a casa, a sposarsi in massa col neocompagnuccio insulare consciuto tra una scopata e l’altra sulla spiaggia!

    1. Italo Sgrò

      “matrimonio omosessuale”, bleah!!!

  8. Nando

    Sento puzza di troll…….

  9. Bifocale

    Le leggi non si vendono “al chilo”, si fanno perchè i principi sono giusti. E il principio di uguaglianza e pari diritti, senza discriminazioni, è giusto. Dunque la legge va bene. Più che altro fanno un po’ ridere le cassandre che alla vigilia prevedevano “l’omosessualizzazione” dell’intera Francia, tutti diventati gay da un giorno all’altro, terremoti sociali, mutamenti “antropologici” disastrosi, la fine della civilità come l’abbiamo conosciuta, le famiglie tradizionali ridotte ai margini della società, e altre fantasie da fine del mondo che avevano solo il fine di continuare a considerare di serie B le persone omosessuali, sia singoli che in coppia. Tutto un gran baccano, tuuta questa gran cagnara per nente. Le famiglie tradizionali continuano tranquillamente la loro vita, niente è cambiato per loro, le cose sono solo cambiate (in meglio) per le coppie dello stesso sesso e per le loro famiglie. Forse è questo che, in certi ambienti, “brucia” di più.

    1. alex

      Quoto in toto. È ingiusto chiedere gli stessi doveri a tutti senza dare gli stessi diritti a tutti. Si chiama giustizia.

    2. alex

      Quoto tutto. È ingiusto chiedere gli stessi doveri a tutti senza dare gli stessi diritti a tutti. Si chiama giustizia.

    3. Cisco

      Bifocale, il principio dei pari diritti e’ giusto, e infatti prima della legge Toubira tutti – omo ed etero – avevano lo stesso diritto di sposare una persona di sesso opposto. Con la nuova legge non si è voluto estendere un diritto che esisteva solo per alcuni, ma si è creato un nuovo istituto giuridico – il matrimonio tra persone dello stesso sesso – e lo si è fatto non per incentivare questo tipo di matrimoni, del tutto ridicoli, ma per dare un segnale di svolta nella direzione dell’ideologia del gender secondo cui uomo e donna sono intercambiabili, anche nei ruoli di padre e madre. È questo che a livello culturale – quindi con tempi lunghi, probabilmente decenni – si vuole trasmettere. La guerra e’ appena agli inizi.

      1. Bifocale

        Cisco, ma chi vuoi prendere in giro? Il fatto che gay e lesbiche avessero gli stessi diritti degli etero in quanto anche prima avrebbero potuto sposare una persona dell’altro sesso è ridicolo e inaccettabile. E’ come dire che in un Paese vi è assoluta libertà di religione, a patto che tutti (anche chi crede in altro) ne seguano una precisa e predeterminata. In Francia, come in tutti gli altri Paesi che hanno l’uguaglianza matrimoniale, non esiste il “matrimonio gay”: esiste il matrimonio, tra due persone che si amano e che si prendono degli impegni reciproci di assistenza e sostegno. Per quanto riguarda la perfetta idoneità delle coppie dello stesso al poter essere buoni genitori è già stata confermata da tutte le principali associazioni mondiali di psicologi, psichiatri e pediatri. Come ha spiegato in una intervista Luigi Cancrini, psichiatra e psicoterapeuta, presidente del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale, “quelle che contano per il bambino solo la qualità umana e la maturità affettiva della coppia che lo alleva, non l’orientamento sessuale dei suoi componenti.”

        1. Italo Sgrò

          Ma chi vuoi prendere in giro tu, Bifocale? Ma pensi che siamo tutti scemi? Non ci può essere discriminazione nel fatto che non si può fare una certa cosa che richiede dei requisiti (in questo caso la differenza di sesso), se quei requisiti non li si possiede. Per favore, cerchiamo di essere seri.

        2. giovanna

          Che delusione, se è vero. per questa frase di Cancrini, un altro intellettuale conformista.
          Scommetto però che i suoi figli non li darebbe mai e poi mai in adozione ad una coppia di uomini o di donne , per farglieli rovinare per sempre.
          Ma i figli delle donne in affitto o i figli abbandonati del mondo, quelli chissenefrega.

        3. Cisco

          Forse questo Cancrini – uno dei tanti psichiatri al mondo – non riesce a comprendere che il primo bene dei bambini e’ esistere, e possono esistere solo grazie ai rapporti eterosessuali. Che poi sia importante la “maturità affettiva” della coppia e’ un giudizio che mia nonna riesce a dare anche senza aver sprecato il tempo a far finta di studiare come il Nostro genialoide. Peccato però che la differenza tra i sessi resta, nessuno potrà mai cancellarla, neanche se abolissero i matrimoni “etero”.

    4. Italo Sgrò

      No, sbagli. La legge va male, anzi malissimo. E l’omosessualizzazione c’è comunque, anche se si fossero parasposati solo in due. Il concetto fuorviante è stato inserito nella legislazione e questo è fortemente diseducativo e ingannevole, in primis per i protagonisti di queste rappresentazioni teatrali.

  10. MF

    Lo stesso Franco Grillini, qualche anno fa in una intervista dichiarò: “l’esistenza di una legge che consenta alle persone omosessuali di accedere all’istituto del matrimonio o agli istituti equivalenti non implica l’obbligo di usarla. Basta che ci sia. Se poi uno vuole la usa, se non la vuole non la usa. L’esistenza di un diritto non obbliga di avvalersi di questo diritto. […] E’ esattamente come l’aborto. Nessuno è obbligato ad abortire. Però deve esserci la libertà di farlo”.
    Estratto dall’articolo su “Il Timone” n. 121 pag. 44.

    E allora dov’è tutta questa emergenza?

    1. Paolo

      Nel fatto che i diritti di queste famiglie siano riconosciti e non negati solamente in virtù delle fantasiose idee dell’ideologia religiosa di turno…chiaro no?

      1. Antony

        Anche a loro potrebbe andare male, di conseguenza la stassa trafila del divorzio tra etero tipo:
        lasciare la casa al più debole dei due, alimenti assucurati o figli contesi in caso di paternità da utero in affitto se maschi………

      2. Cisco

        In realtà l’ideologia di turno in questo caso e’ proprio quella che ritiene i matrimoni gay un diritto, così finalmente la società cattiva – pensano questi intelligentoni – guarirà dall’epidemia del secolo: la famigerata OMOFOBIA! Finora, infatti, neanche l’American Psychiatric Association era riuscita a curare gli omofobi, vedendosi così costretta a cancellare questa variante
        naturale dell’incazzatura umana dal manuale dei disordini mentali. Certo, se i numeri sono questi si rischia una ricaduta.

      3. Italo Sgrò

        Quali sono le “idee fantasiose”? Per esempio, quella secondo cui due uomini potrebbero nientemeno che…..SPOSARSI????!!!!!

      4. Tommasodaquino

        “negati solamente in virtù delle fantasiose idee dell’ideologia religiosa di turno…” non mi dica che sta parlando della clericalissima Francia

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