Legge omofobia, la Camera discute in una notte d’agosto. «Troppa fretta. Ignorato il rischio del reato d’opinione»

Di Redazione
06 Agosto 2013
Frettoloso dibattito notturno a Montecitorio sul ddl Scalfarotto-Leone. Sisto (Pdl): eppure la commissione Affari costituzionali ha denunciato i pericoli per la libertà di pensiero

Ventotto parlamentari iscritti a parlare, ventidue ad ascoltare. Ieri, in una sera di inizio agosto, in un’aula di Montecitorio quasi deserta, è andata in scena la discussione della legge Scalfarotto-Leone contro l'”omofobia” e la “transfobia”, uno dei ddl più controversi che siano mai stati presentati in Parlamento, secondo i cattolici e non solo, proprio per il confine labile attraverso il quale rischia di sconfinare nel reato d’opinione.

CI MANCAVA L’«ISTIGAZIONE». Come spiega oggi Avvenire, i due relatori della legge, Antonio Leone del Pdl e Ivan Scalfarotto del Pd, hanno introdotto la discussione leggendo per altro i propri interventi in maniera frettolosa e senza neanche concluderli. Per di più è stato allargata la definizione dei presunti “omofobi” che la legge intende colpire: ora a rischiare un anno e sei mesi di carcere o una multa di 6 mila euro è chi «istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi fondati sull’omofobia o transfobia»; pena dai sei mesi ai quattro anni per chi «istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi (…) fondati sull’omofobia o la transfobia». La fretta con cui è stato portato avanti il dibattito in un’aula quasi vuota ha lasciato perplessi diversi parlamentari: il blitz di ieri sera non gioca affatto a favore della ricerca di una soluzione condivisa sui punti nevralgici di questa legge, una sciatteria tanto più grave in quanto con ogni probabilità la votazione sulla proposta Scalfarotto-Leone dovrà comunque slittare dopo la sospensione dei lavori per le ferie estive.

«IL RISCHIO DEL REATO D’OPINIONE». «Più che fare presto occorre fare bene. Su un tema così delicato, se si vuole evitare che un fenomeno discriminatorio rischi di sconfinare nel reato d’opinione, bisogna stare attenti». È il parere depositato sempre alle colonne di Avvenire da Francesco Paolo Sisto, deputato Pdl e presidente della commissione Affari costituzionali. Sisto denuncia al quotidiano cattolico che la commissione Giustizia ha di fatto stracciato gli emendamenti al testo proposti dalla sua commissione proprio per sottolineare il pericolo che la legge Scalfarotto-Leone finisca col limitare in Italia la libertà di pensiero. «Il nostro è un rilievo di natura tecnica, perché i giuristi sanno che le norme penali debbono rispondere a criteri di tassatività e tipicità, debbono cioè indicare le fattispecie con chiarezza». Secondo Sisto, invece, la fretta con cui il testo è stato esaminato in commissione Giustizia (o ora anche alla Camera) ha impedito di valutare la deriva della ddl verso il reato di opinione: «Ogni volta che la politica si mette a piantare le sue bandierine a tutti i costi, la tecnica e la certezza del diritto vanno a farsi benedire», osserva il pidiellino. «Bisogna capire se si vuole assecondare le ragioni del diritto o quelle della propaganda».

Articoli correlati

29 commenti

  1. Tommasodaquino

    Il cerchio tracciato dal compasso si sta chiudendo….. Poi sarà il crollo del mondo occidentale, ricordo che l’italia conta all’incirca 60 milioni di persone solo la Cina 1,3 MLD tutta l’Italia è lo 0,04 % , conviene rassegnarci,i sistemi occidentali economici e politici sono al collasso. Possiamo dire addio a tutto questo, altro che legge sull’omofobia, tra non molto il problema sarà come pagare le pensioni….

  2. Franco

    X Cornacchia

    Le riporto uno stralcio di un articolo che trova in questo sito. L’obiettivo é IMPORRE il matrimonio gay a qualunque denominazione cristiana e non solo quella anglicana per un tecnicismo legale come qualche sostenitore gender vuol far credere:

    “«COME UNA CARAMELLA INCARTATA». I militanti della causa Lgbt sono convinti che un’eventuale causa contro la clausola introdotta dal governo di Londra a tutela della libertà religiosa prima o poi sarà vinta dal fronte pro-nozze gay. Se non nel Regno Unito, alla Corte europea dei Diritti dell’uomo. Per il signor Dewitt-Barlow, in effetti, una legge che non impone le nozze gay alle denominazioni cristiane principali «è come uno che mi dà da succhiare una caramella incartata». Nell’intervista al quotidiano dell’Essex l’uomo ha anche specificato: «Sono un cristiano, un cristiano praticante, i miei figli sono tutti venuti su come cristiani e fanno parte della parrocchia di Danbury. Voglio entrare nella mia chiesa e sposare mio marito».

    Lui “vuole” qui di “tu devi”. Se non é autoritarismo questo …

  3. Franco

    X cornacchia
    “A mio avviso, si può condannare moralmente l’omosessualità e difendere strenuamente la libertà di praticarla apertamente.”
    Esattamente…é proprio questo il punto. Non si tratta di questo che é cosa scontata in una democrazia. Temo che quando si accorgerá che questa legge mira a molto altro che la tutela di un omosessuale. Questa legge é il cardine su cui faranno leva le lobby gay per stravolgere tutto un modello educativo, di civiltá e di societá. L’ideologia gender mira a negare la sessualitá biologica oggettiva in favore dell’orientamento sessuale soggettivo. Non mira a tutelare la scelta sessuale ma a dimostrare che quella oggettiva e biologica sia un’imposizione culturale negandola come norma naturale o almeno riconoscendola come modello di riferimento primario.L’ideologia gender vuole “liberare” l’uomo da qualunque retaggio culturale barbaro che affermi l’essere maschio o femmina in funzione dei genitali e quindi, più che rivendicare i diritti degli omosessuali, vuole distruggere il modello culturale oggettivo della sessualitá che é cioé quello eterosessuale.
    Per questo in Francia non puoi più veder comparire sui documenti madre e padre ma genitore 1 e genitore 2. Chi ha di queste idee come educherá un bambino? Gli dirá che é un maschietto? Una femminuccia? Oppure che quando é maggiorenne decide? Ne vedrá delle belle.

    1. cornacchia

      L’eterosessualità è, appunto, norma naturale (come la tendenza a dormire di notte), non norma obbligatoria.

  4. Giovanni

    Copincollo da altro commento, pur con tutta la delicatezza e la comprensione, mi pare chiaro che dite sempre le stesse cose pur contro ogni evidenza quindi val al pena di darvi sempre la stessa risposta.
    La Mancino c’è dal 1993. Per inciso non è mai stata applicata a casi in cui l’intento razzista o antisemita non fosse più che evidente. Non è stata mai usata contro chi critica Israele, neppure il suo essere stato ebraico, non è stata usata contro chi si oppone ai campi nomadi, anche quando il pregiudizio era evidente, vicino casa mia alcuni (pochi per fortuna) hanno contestato l’arrivo di una singola famiglia di 8 elementi di cui due vecchi e 4 bambini., contro chi strilla contro “l’islamizzazione dell’occidente” , contro i cattotalebani che dicono che bisogna tornare al Sacro Romano Impero, contro Odifreddi che dice che essere credenti è roba da stupidi. E’ la stessa legge. Perchè dovrebbe esserre usata contro di voi? Mai sentito parlare di giurisprudenza?

    1. Giulio Dante Guerra

      Lo vedi o no come è applicata in Francia una legge analoga a quella che state facendo passare di soppiatto qui in Italia?

    2. MF

      Mai sentito parlare di odio verso il cristianesimo, in modo particolare verso i cattolici?
      Mai sentito parlare degli arresti in Francia alle “manif pour tous”?
      Mai sentito parlare di “due pesi e due misure”, per cui una persona che legge una lettera di San Paolo (dove guarda caso viene condannata l’omosessualità) in pubblico viene arrestato e interrogato dalla polizia?

      A furia di copiaincollare mi sa che ti sei perso qualche pezzetto per strada!!

      1. Giovanni

        Credo sia il momento di aggiornare la famosa frase di Karl Marx: la religone è l’anfetamina e non l’oppio dei popoli. Infatti il suo abuso produce delirio paranoico. Sicuramente qualcuno odia il Cristianesimo oggi come ieri, ma dire che adesso in Italia i cattolici siano perseguitati è una scioccheza sesquipedale. Lo sapete quanto ci costate l’anno?

        Se non erro i manifestanti francesi non sono stati perseguiti in forza di una legge sull’omofobia, ma usando, a torto o a ragione, le “normali” leggi sull’ordine pubblico. Eppure una legge sull’omofobia in Francia esiste.

        Più interessante il discorso di chi cita i testi sacri. Questi non godono dell’immunità diplomatica non possno essere usati per giustificare ogni tipo di comportamento. Se uno cita il Levitico 20.13 ” Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro” per dire che i gay si possno aggredire fisicamente commette di certo un reato, non lo commette se cita lo stesso passo contestualizzandolo e storicizzandolo, usandolo cioè come parte di un patrimonio religioso e culturale e non come guida per l’azione. Lo stesso se uno cita la famosa lettera di S Ambrogio a Teodosio in cu iil vescovo rivendica come giusta la distruzione di una sinagoga per dire che questi edifici possono e devono essere incendiati oggi. Come sia andata in Inghilterra non lo so, in Italia la giurisprudenza è molto garantista in fatto di libertà di parola. La legge Mancino colpisce la propaganda dell’odio, non le opinioni.

        1. MF

          Campione di arrampicata sugli specchi!!!!!

  5. Cisco

    Se passa questa mi auguro che nessuno abbia più il pudore di parlare di cattolici in politica.

  6. MF

    Solo una parola: VERGOGNA!!!!!!!!!!

  7. Quercia

    Dibattito in piena notte e in maniera il più possibile frettolosa e frenetica.

    Non vi ricorda nulla?
    Dov’è è già successo? ah si, in Francia pochi mesi fa.
    Di cosa discutevano anche li? ah si, “matrimoni” gay.

    Ma quante analogie eh?!?!

    Quand’è stata l’ultima volta che il parlamento italiano si è riunito in una tarda sera agostana per approvare una legge?
    Perchè tanta fretta?

    Punito col carcere chi “istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi fondati …sull’omofobia o transfobia”.
    Ora spiegatemi come non sarà perseguibile chiunque dica che un bambino abbia diritto ad avere un padre e una madre. Oppure chi dirà che il matrimonio può essere solo fra UN UOMO e UNA DONNA (costituzione compresa). Oppure chi dirà che non è il caso di incentivare il mercato terzomondista degli uteri in affitto. Oppure chi dirà che non è vero che un uomo può trasformarsi in donna o viceversa. Per non parlare dei temerari (papa e dalai lama in testa) che potrebbero dire che la condotta omosessuale non è moralmente corretta.

    Tutte queste affermazioni, secondo la lettera della norma, “discriminano” e “incentivano a discriminare” per motivi “omofobici” o “transfobici”.
    Badate qui non si punisce chi instiga a compiere atti di violenza (il che sarebbe accettabile, anche se ci sarebbe già il reato istigazione a delinquere), ma punisce chi istiga a commettere “atti di discriminazione”.
    Discriminazione, non nel senso di ingiusta distinzione basata su preconcetti privi di fondamento, ma discriminazione nel senso di discernimento e esatta definizione e distinzione di cose diverse.
    Se per voi, invece, dire sono uomo è lo stesso di dire sono donna (tanto quello che conta è solo la volontà individuale di decidere che cosa essere) allora, ok. Prendiamo atto che siamo in un mondo impazzito. Anzi peggio. Ideologizzato.
    Al che non occorre essere un indovino, ma è sufficente avere un’infarinatura di storia, per presagire anni “tosti”.

    Mi sorprende,su questi temi, il silenzio assordante delle femministe.

    1. Aldo

      Se passa la legge, la prossima volta che il dalia lama viene in Italia vado a denunciarlo per omofobia viste le dichiarazioni che ha rilasciato negli anni, così vediamo come la mettono i gay che osannano il buddismo e vogliono questa legge. A mali estremi, estremi rimedi.

    2. andrea

      Ma, sinceramente, credi davvero che dire

      “che un bambino abbia diritto ad avere un padre e una madre. Oppure chi dirà che il matrimonio può essere solo fra UN UOMO e UNA DONNA”

      sia omofobico o transfobico?
      Se si, per quale motivo?

      1. Quercia

        Si lo credo, altrimenti non l’avrei scritto.

        La legge dice “istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi…fondati sull’omofobia o transfobia”
        Bene. Chiaramente chi sosterrà che “il matrimonio può essere solo fra un uomo e una donna” è passibile di denuncia per omofobia. Sostiene una “discriminazione”.
        Chi promuove queste idee (che sono le stesse scritte nella costituzione), non incita forse a discriminare? A distinguere fra rapporti intrinsicamente diversi?
        Bada bene, non sto dicendo che sicuramente sarà condannato. Certamente temo che una denuncia potrebbe saltar fuori. Del resto sono stati montati casi a livello nazionale in Italia perchè un prete di paese ha promosso una raccolta firme contro la legge sull’omofobia. Sei davvero così convinto che se ci fosse stata l’occasione non sarebbe scattata un denuncia? Il che basterebbe per avere l’effetto “silenziatore” di tutte le opinioni in contrasto con le politiche lgbt-friendly.

        Il fatto è che per descriminazione abbiamo sempre inteso l’errata distinzione/trattamento di due cose uguali. L’esempio classico è la discriminazione razziale. Una persona è sempre una persona a prescindere dal colore della pelle.
        Qui invece temo si cerchi di far passare come discriminazione un’esatta distinzione fra 2 cose diverse. Un conto è dire un gay ha diritto a votare, amare, lavorare, vivere, come un etero o come un incestuoso, un poligamo ecc. Dire il contrario sarebbe una discriminazione.
        Tutt’altro discorso è dire: “il matrimonio? tutti devono poter accedervi. Altrimenti è discriminazione”. Quelli che si oppongono a questa “liberalizzazione” non discriminerebbero un tubo (nel senso comune del termine). Semplicemente distinguono razionalmente in base alle diversità. Il matrimonio non è un “contrattino” qualsiasi (almeno per il momento non lo è).
        Da questo derivano un’infinità di “ripercussioni”, sia a livello individuale dei coniugi, sia a livello di struttura sociale collettiva. Uno dei tanti temi sono le adozioni. Proprio in questo tema si manifesta tutta l’ideologia che sta dietro a queste pretese. Mi spieghi come si fa a sostenere che per un bambino sia indifferente il fatto che sua madre sia uomo o donna? O che suo padre sia una donna, un uomo o entrambi? Il tutto è sostituibile dal generico ammmmooore. Ma, senza andare tanto distante, avete mai parlato con un orfano? La mancanza del padre o della madre la sente per tutta la vita, a prescindere se è stato super amato dal genitore “sopravvissuto”. Eppure, a sentire certi “intellettuali” il padre e la madre non servono. Basta l’amore.
        Altro tema legato ai “matrimoni” gay. Mercato degli uteri nel terzo mondo. E’ normale dire che tutto va bene se si decide di concepire un bambino (che è una persona titolare di diritti), condannandolo ancora prima che esista alla condizione di orfano? E questo perchè? perchè il “diritto” alla maternità deve essere garantito anche ai maschi che però magari si considerano femmine. Oppure alle coppie che per loro natura (non per imposizione statali, clericali, comuniste o fasciste) non sono in grado di concepire.
        Questa non è discriminazione. E’ semplicemente distinguere situazioni diverse. Garantendo pari diritti. Un minorenne non può guidare, nessuno parla di discriminazione. Quando ci saranno determinate condizioni (compimento del 18mo anno), potrà farlo. E questo per tutti i cd “diritti”.

        Temo che verrà fatto questo abuso del termine “discriminazione” per vari motivi, non ultimo che in altri paesi le denuncie “abusanti” sono una realtà e spesso in queste discussioni si accusa di omofobia chiunque sia contrario a queste idee.

        1. andrea (AP)

          ho capito, ma non bisogna tirare per i capelli l’etimologia delle parole ma concentrarsi sulla loro accezzione.
          Altrimenti “discrimino” la mia ragazza perchè amo lei e non altre con l’aggravante dei futili motivi:
          infatti non tutti i motivi per i quali la amo sono logici e consequenziali.

          Il punto fondamentale è che lei non”discrimina”, ovvero discerne, per motivi omofobici o transfobici, lei discrimina/discerne per motivi che ha ben espresso (e che condivido perfettamente nel caso del matrimonio egualitario con diritto di adozione).

          Fa una valutazione ed esprime un giudizio e l’articolo 21 della costituzione è lì apposta per garantirla

          Credo che anche lei sia d’accordo con me se dico che il commento

          <>

          pubblicato qui

          https://www.tempi.it/nozze-gay-coppia-inglese-prepara-prima-causa-contro-la-chiesa-che-si-rifiuta-di-celebrare-il-matrimonio#comment-481114

          sia omofobo, anche se ritengo che non serva “rieducarlo” col carcere ma bastano un paio di calci in culo.

          Credo che anche lei convenga che l’omofobia esista veramente e non sia il parto della mente di qualche checca isterica.
          Perfino sui cartelli “ufficiali” (vedi foto pubblicate su Tempi) della Manif Pour Tous Italia era scritto “punire l’omofobia – rispettare le opinioni”.
          Glielo spiega lei come si fa a punire qualcosa che non è reato?

          Se poi questa sia una emergenza sociale o casi isolati possiamo discutere: in ogni caso l’ultimo trans pestato a sangue (Roma stazione Termini) è del 31 luglio corrente anno, non corrente decennio.

          Il matrimonio egualitario (orrore) passerà (se passerà) non perchè questa legge “bavaglio” impedisca un dibattito e l’opinione, ma perchè la società deciderà se accettarlo o meno.

          1. Quercia

            Non capisco se sto parlando con la stessa persona o no. Perchè mi dai del lei?

            Cmq, “punire l’omofobia – rispettare le opinioni”.
            Non so cosa volesse dire chi aveva quel cartello. A me sembra che il senso sia che si condannano e puniscono tutte le azioni realmente “omofobe”, ossia l’omosessuale deriso, picchiato, insultato ecc, come se a ricevere quel trattamento fosse chiunque altro. Cosa tra l’altro già prevista dal nostro ordinamento. La prova è che il caso del ragazzo pestato (e se non sbaglio ucciso) a Roma di cui parli già ORA, senza alcuna legge anti-omofobia è punito. Fortunatamente e giustamente punito.
            Se invece si inserisce la postilla “istigazione a discrimininare, compie atti discriminatori per motivi omofobici/transfobici” è chiaro, obbiettivamente, che dentro la definizione “discriminazione” può entrarci tutto. E ti ripeto che per avere l’effetto “bavaglio” non è necessario che ci sia la condanna ad anni di carcere+rieducazione. Sarà sufficiente la denuncia o la possibilità di riceverla.Se uno fa l’impiegato e ha 2 figli da sfamare ci penserà 2 volte prima di dirlo, sapendo che potrebbe ricevere una telefonatina dai carabinieri. Dopo in sede giudiziaria magari si spiegherà che la denuncia si basa su un concetto di discriminazione “tirato per i capelli” (come dici tu). Però intanto passano mesi, forse anni. Di sicuro sono rogne pesanti e immediate.
            L’esempio ce l’abbiamo già sotto gli occhi. Il dibattito su questi temi di cui parli e l’eventuale decisione della società nel merito, ti faccio notare che ogni volta che ci sono queste discussioni una parte, che solitamente non riesce ad andare oltre agli slogan, accusa l’altra di omofobia. Cosa gli impedirebbe di denunciarla, una volta che verrebbe sancito il reato? Tra l’altro, mi ripeto, sono cose già successe in altri paesi. Il che bloccherebbe la discussione sul nascere. Discussione che già oggi è difficile dato il livello di ideologia che ne scaturisce.

            Certamente l’omofobia esiste. Sicuramente non è così presente come vorrebbero far credere. Del resto spesso i cd casi di omofobia, una volta approfonditi risultano essere creati a tavolino, inventati di sana pianta oppure basati su motivazioni distantissime dall’omofobia. Il che fa pensare anche al livello di cinismo che si deve avere per utilizzare il dolore altrui per scopi propagandistici.
            Fatta questa precisazione non di poco conto, ti ripeto: certo che esistono casi di reale omofobia, bisogna punirli con le norme attuali e non si tratta di invenzioni di checce isteriche.

          2. andrea (AP)

            siamo in due a usare la firma andrea, quindi aggiungo AP per distinguere, ma non mi ricordo sempre di farlo.

            Le opinioni ormai le abbiamo esposte e riesposte; ha ragione Giovanni: basterebbe copia&incollare intere discussioni.

            Sulla valanga di denuncie inutili, idiote, pretestuose concordo.

            Comprendo quello che credo essere il vero timore dei cattolici:
            la strategia del piano inclinato.

            Concedi qualcosa che potrebbe (perfino nella testa di un cattolico che sia un minimo minimo laico e ragionevole) essere accettabile (unioni alla tedesca, no tassativo adozione, no reversibilità pensione) e ti ritrovi gay che adottano, affittano uteri, trans che si fanno mettere incinte dall’amico gay cambiano sesso si sposano con la donna della loro vita e casini mostruosi vari.

            Solo così mi spiego il rifiuto ASSOLUTO delle parole “omofobia” e “transfobia” anche in un eventuale testo emendato che ne delinei meglio il significato giurisprudenziale.

            Solo così mi spiego le stupidaggini (autocensura) tipo “preti arrestati se citano S.Paolo, non potrò leggere Platone etc.etc.” di gente che certamente stupida non è.

            Solo così mi spiego il rifiuto ASSOLUTO a unioni civili di persone che vogliono tutelarsi l’un l’altra magari anche contro l’invadanza di famiglie che al “coming out” hanno ripudiato il figlio, alla malattia o all’eredità si rifanno vive per metterci il becco e imporre le proprie volontà all’unica persona che ha voluto veramente bene a quello stesso figlio.
            (E se mi venite a dire che ci sono già questi diritti, vi aggrada allora una legge che dica: ti “sposi” il partner??, bene, senza andare da notaio o avvocato a spender soldi questi sono diritti doveri, questo il pezzo di carta che attesta l’unione. Se siete sinceri dovete ammettere che nemmeno questa CIVILISSIMA e UMANA soluzione vi va giù!!!!)

            Ma abbiate almeno il coraggio di dirlo:
            NON E’ QUESTA LEGGE il problema il VERO problema.

          3. Quercia

            Ma Andrea, sono ormai anni che tutti dicono di essere contrari all’omofobia (quella vera) ma sono contrari a questa legge perchè sarebbe soltanto un cavallo di troia, per arrivare ai matrimoni gay, adozioni gay e poi chissà.
            Non è questa legge il problema? ma va’?? Diciamo che non è certo la lotta alla reale omofobia il problema. Siamo d’accordo. Prima di copiare/incollare magari capiamo cosa ci viene detto.

            Il problema del piano inclinato preoccupa tutti. Non solo i cattolici.
            Citi le unioni alla tedesca. Ti faccio notare che l’anno scorso il parlamento tedesco ha rifiutato una proposta dai socialisti/verdi che prevedeva l’equiparazione delle unioni al matrimonio. Quindi è chiaro che le unioni in germania sono solo un “passaggio”.
            Per quanto riguarda i discorsi sull’eredità e sull’assistenza ospedaliera (che condivido), si possono risolvere in sede di codice civile. Senza dover prevedere nuove forme di matrimonio.
            Riguardo le stupidaggini relative alla censura. Lo sai vero che in scandinavia anni fa hanno arrestato e alla fine prosciolto un prete perchè nei suoi predicozzi condannava l’omosessualità? oppure in Inghilterra hanno portato in centrale un predicatore perchè leggeva san paolo? oppure in Italia ci sono stati casi in cui alcune prediche durante la messa sono state interrotte proprio su questi temi? se ci fosse stata la possibilità, sicuramente la denuncia sarebbe stata presentata. Oppure che ci sono organizzazioni di consulenti dell’onu che hanno chiesto ufficialmente che la divina commedia sia censurata perchè omofoba?

            Cmq mi fa piacere vedere che sei d’accordo nel pensare che ci sarebbe l’abuso del termine “discriminazione” e conseguenti denunce. Ti sembra una cosa da poco?
            Tu parli di “casini mostruosi vari”. Questa è omofobia. O meglio potrebbe essere oggetto di una potenziale denuncia per omofobia. Come osi definire casino mostruoso vario la “libera” scelta di qualcuno? Ovviamente un giudice dotato di granulo salis archivierebbe il tutto. Però intanto tu ti sei beccato la denuncia e in futuro ci penserai 2 volte ad esprimere un parere.
            Guarda che è davvero uno scenario preoccupante. Scenario che, sono contento di sapere, anche tu ritieni probabile.

          4. andrea (AP)

            riguardo ai casi che citi in inghilterra e in svezia ci vado con i piedi di piombo: legislazioni diverse, il caso non è riportato in TUTTI i dettagli etc.etc.

            Sui consulenti dell’ONU (spero sia un imbecille isolato) temo sia la conseguenza di una applicazione ottusa del “politicamente corretto” che inevitabilmente sfocia nel politicamente idiota.

            Il problema serio però è che nel mondo occidentale il “politicamente corretto” sta diventando la nuova religione.

            Per il resto, onestamente, inizio ad avere anche io i miei timori (anzi, paure) sulla strategia del “piano inclinato”.

          5. Quercia

            Più che piano inclinato sembra la storia della rana bollita nell’acqua fredda. Ossia si tuffa il rospo in una pentola d’acqua fredda si accende il fuoco e la rana non si accorge neppure di morire bollita. Se invece la getti nell’acqua bollente salta fuori. Non so se sia vero, l’ho sentita così e te la riporto.
            E’ un continuo abbassamento dell’asticella. Aborto? bene!! Diritto!!! Io sono contrario (per inciso). Ora si parla di aborto post-parto.Ossia infanticidio.
            Unioni civili? bene!! diritto!! poi si parla di matrimoni, adozioni. Nei paesi che ci precedono già manifestano i poligami e gli incestuosi per avere gli stessi “diritti”. Per non aprire il tema pedofilia (con relativi partiti) in Olanda.
            Ma se degasperi o einaudi tornassero ora in Italia, cosa penserebbero?

            Anch’io cmq sono dubbioso su alcuni casi, soprattutto quello in svezia.

        2. cornacchia

          Se le cose andranno come insinua Lei, allora riconoscerò che questa legge è sbagliata.
          Penso, però, che per omofobia si faccia riferimento a chi dice che i gay debbano chiudersi dentro casa o nascondersi se non vogliono essere insultati e/o malmenati e/o maltrattati.

          1. Quercia

            Se le cose sfortunatamente (e probabilmente) andranno come dico io, il fatto che lei potrebbe riconoscere di aver sbagliato sarebbe una magra consolazione visto che in Italia allora non si potrebbe più esprimere la propria opinione.
            Forse è il caso di informarsi bene prima di accettare una cosa, piuttosto che piangere poi sul latte versato.

            Il concetto di omofobia che intende lei è già fortunatamente punito. Si chiama minaccia. Ennesima prova del fatto che la legge di cui si discute non ha lo scopo “sbandierato”.

    3. cornacchia

      Perché dire che l’omosessualità non è moralmente corretta dovrebbe implicare la discriminazione di chi non è d’accordo o di chi, per qualunque ragione, la pratica ugualmente?

      A mio avviso, si può condannare moralmente l’omosessualità e difendere strenuamente la libertà di praticarla apertamente.

      1. Anna

        Perché è pura ipocrisia e infatti nessuno ci crede veramente.

      2. Quercia

        “si può condannare moralmente l’omosessualità e difendere strenuamente la libertà di praticarla apertamente.” Sono d’accordo. Ma se cominci a sostenere che quel comportamento è sbagliato? Quindi lasciando la libertà per ognuno non giustifichi tutti i comportamenti ma dici chiaramente cos’è secondo te giusto o sbagliato, cosa succede?
        Ti faccio notare che è esattamente la posizione della chiesa, che condanna il peccato e non il peccatore.
        Guarda un po’ è quell’organizzazione maggiormente accusata di omofobia.
        Accusata anche in Ruanda dove è stata una delle poche organizzazioni ad opporsi in varie sedi ad una legge realmente omofoba. Eppure, guarda un po’, in Italia spesso è stato raccontanto l’esatto opposto.

        Forse perchè per essere accusati di omofobia da alcune teste fini italiane non è necessario limitare la libertà di qualcuno (cosa sbagliata), è sufficiente non giustificarne il comportamento.

  8. francesco taddei

    dibattito su una legge alle 10 di sera. mi ricorda il prelievo sui c\c fatto da amato. paura di cosa pensa la gente? ma non dovrebbe essere una democrazia rappresentativa del popolo?

    1. andrea

      la gente in generale se ne sbatte,non sa nemmeno cosa sia la legge Mancino-Reale, figurarsi le aggiunte Leone (PDL) Scalfarotto (PD).

      E anche se lo sapesse, credo se ne sbatterebbe lo stesso: non è una legge che gli cambia la vita.

      L’unico vero scandalo sono i 570 assenteisti.

I commenti sono chiusi.