Sacconi: «Con la legge sull’omofobia i giudici potranno imporre la nuova antropologia di Stato»

Di Redazione
27 Luglio 2013
L'intervento del senatore del Pdl: «Il testo è inemendabile, perché una volta affermato il reato di opinione è impossibile attenuarne la portata con generiche eccezioni»

«Il testo sull’omofobia prodotto dalla commissione Giustizia della Camera risulta inemendabile se rimane ancorato alla legge Reale-Mancino, in quanto una volta affermato il reato di opinione è impossibile attenuarne la portata con generiche eccezioni che esalterebbero solo il potere discrezionale del magistrato». Così si è espresso il senatore del Pdl Maurizio Sacconi sulla legge contro l’omofobia, che sta ritardando il suo arrivo alla Camera a causa dell’ostruzionismo fatto dal Movimento 5 Stelle sul decreto del Fare.

TUTTO IN MANO AI GIUDICI. «Sappiamo bene – ha aggiunto Sacconi – come vi siano avvocati militanti alla ricerca del giudice idoneo a produrre giurisprudenza nel segno della nuova antropologia di Stato. Chi ha una cultura liberale dovrebbe riconoscere immediatamente i pericoli per la libertà che si nascondono, ma non troppo, in vari provvedimenti all’esame del Parlamento». La legge, infatti, istituirà il reato di discriminazione per motivi fondati sull’omofobia o transfobia, in aggiunta a quelli razziali, etnici, nazionali o religiosi, sanzionando i trasgressori con la reclusione fino a quattro anni.

DIRITTO NATURALE. «Si illude – conclude Sacconi, tra i politici che hanno proposto la moratoria – chi pensa che le concessioni illiberali possano consentire di comprare tempo a basso prezzo. Esse sono destinate a modificare profondamente la vita nostra e delle future generazioni allontanandoci da quel diritto naturale che fa riconoscere la centralità della persona, la sua ricchezza, la sua libertà».

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7 commenti

  1. Tania

    E come mai nessuno se n’è preoccupato finora per motivi di razza, nazionalità o religione? Solo adesso che si applicherebbe all’omosessualità saltanto fuori questi problemi, probabilmente gli anti gay sanno che loro propaganda è condott con toni perfino peggiori di quella dei razzisti della Lega

    1. Cisco

      Cara Tania, una domanda: essere contro il matrimonio tra due persone dello stesso sesso (erroneamente e ideologicamente definito “matrimonio gay”, dato che l’orientamento non conta) è una forma di omofobia da punire con la galera? Perché alla fine il succo è questo. La differenza rispetto a prima sarebbe che mentre è giuridicamente chiaro cosa si intende per “motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”, non esite alcuna definzione scientifica o comunque universalmente accettata di “omofobia” e “transfobia”, con il risultato che all’interno di queste categorie la giurisprudenza potrebbe far rientrare anche la semplice contrarietà al “matrimonio gay”. Se così non fosse, sarebbe sufficiente approvare quegli emendamenti che esplicitamente lo escludono.

      1. Bifocale

        Tutti pretesti per cercare di impedire l’approvazione di una norma che estenderebbe le aggravanti per gli attacchi violenti basati sull’orientamento sessuale di una persona. A tutt’oggi se pesti e mandi all’ospedale qualcuno per la sua religione o il colore della sua pelle scattano le aggravanti, se invece prendi a sprangate un gay, una lesbica o una trans allora la condanna sara’ minore, in quanto non vi saranno aggravanti (nonostante si tratti di una minoranza storicamente perseguitata e sulla quale ancora oggi vivono e prosperano pesanti pregiudizi, come leggendo queste pagine si vede bene ogni giorno).

        1. Cisco

          Sarebbe un pretesto se in alcuni paesi europei non succedesse nessuno dei fatti che sono stati oggetto di recente cronaca, e che non fanno pensare a nulla di buono. In ogni caso è sufficiente approvare gli emendamenti che tutelano il diritto di critica: se ho ben capito secondo te, quindi, criticare il matrimonio gay non rientra tra le opinioni da punire con la legge…

          1. Bifocale

            Per quanto io sia pienamente d’accordo con l’allargamento del diritto a poter contrarre matrimonio (civile, ovviamente) anche alle coppie dello stesso sesso non mi sognerei neanche lontanamente di sostenere una legge che limiti la liberta’ d’opinione di chi non e’ d’accordo. Mi pare tuttavia che da certa politica, e da certi media, si cerchi di negare che esiste un problema legato alle violenze omofobiche. Circolano in questi giorni in rete le immagini di un video agghiacciante proveniente dalla Russia nel quale due giovani russi per difendere “valori, tradizioni e famiglia” sottopongono a soprusi, ulimilazioni e violenze fisiche di vario genere un giovane ragazzo gay. In un altro video un gruppo di ragazzi circonda, nel giardino di una scuola, un altro giovane ragazzo gay vessandolo con intimidazioni e atti di bullismo. Il problema del bullismo di chiara matrice omofobica e delle violenze compiute sulla minoranza LGBT e’ un problema vasto e documentato. Ma su vari siti, compreso questo, si continuano a leggere articoli nei quali si cerca di negare che il problema esista, che sono tutte invenzioni, sollevando polveroni e cavalcando paure irrazionali pur di impedire che vengano presi provvedimenti per cercare di contrastare il problema.

          2. Gmtubini

            Come prova dell’esistenza di un problema a cui dovrebbe far fronte una legge del parlamento italiano tu citi un video girato in Russia.

  2. Enrico

    Vigilare e stare pronti. Per ora non c’è altro da fare, sperando che i politici alla Sacconi ci facciano da guida sul cosa e come fare.

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