Leader No Tav cade da un traliccio dopo una scarica elettrica: è in coma

Di Redazione
29 Febbraio 2012
Luca Abbà, uno dei leader No Tav è salito su un traliccio dell'alta tensione, dove è rimasto folgorato cadendo da 10 metri di altezza.

“Il rumore della scarica elettrica, poi il tonfo. Quando sono arrivati i soccorsi Luca Abbà era cosciente, «mi chiamo Luca» ha risposto ai medici che volevano capire quanto fosse vigile. Un minuto dopo era intubato e in coma farmacologico sull’elisoccorso che l’ha portato al Centro traumatologico ortopedico di Torino, dov’è ricoverato in condizioni «critiche» nel reparto di Rianimazione. (…) «Il suo problema principale non sono stati i traumi della caduta» spiega il dottor Maurizio Berardino, direttore del dipartimento di Emergenza del Cto, «quanto le lesioni causate dalla scarica elettrica” (Corriere, p. 6).

Ieri mattina Luca Abbà è salito su un traliccio dell’alta tensione in Val Clarea per protestare contro i poliziotti che stavano espropriando i terreni in quella zona, a Chiomonte, per ampliare il cantiere e partire con il “cunicolo esplorativo” della Torino-Lione, l’Alta velocità. “Anarchico e leader storico dei No Tav, è stato sorpreso anche lui all’alba dalla partenza anticipata di questi espropri. (…) Così in valle ieri mattina non c’erano che poliziotti, carabinieri e una ventina di No Tav, quasi tutti in presidio nella baita Clarea. Luca è salito di corsa sul traliccio fino al livello proibito, pericoloso perché ci sono i fili dell’alta tensione. Un poliziotto rocciatore ha provato a seguirlo portando con sé le corde di sicurezza. «Sono pronto e disponibile ad appendermi ai fili della corrente se non la mettete, ok?» ha urlato lui dall’alto (…). «Volevo solo darti le corde» ha replicato l’agente. «E allora lasciale lì». E così è stato” (Corriere, p. 6).

Pochi minuti dopo, forse per un movimento inavvertito, Luca ha toccato con il gomito i fili dell’alta tensione, ricevendo una scarica e cadendo dal traliccio. Ieri in tutta Italia si sono svolte manifestazioni di sostegno a Luca Abbà. I No Tav hanno anche accusato la polizia di quanto successo. I «cattolici per la vita della Valle» hanno organizzato una veglia di preghiera. parola d’ordine: «Luca ce la farà».

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