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Le vere ragioni della guerra in Ucraina/2. La scelta Usa di passare «la linea più rossa»

Di Rodolfo Casadei
24 Aprile 2025
Così la hybris del liberalismo egemonico impedì all’Occidente di comprendere che razza di affronto fosse per la Russia (non solo per Putin) l’allargamento della Nato a Est, Ucraina compresa
Incontro a Odessa, Ucraina, tra il presidente Volodymyr Zelensky e il segretario generale della Nato Mark Rutte, 15 aprile 2025 (foto Ansa)
Incontro a Odessa, Ucraina, tra il presidente Volodymyr Zelensky e il segretario generale della Nato Mark Rutte, 15 aprile 2025 (foto Ansa)

Quella che segue è la seconda parte della indagine di Rodolfo Casadei sulle cause remote della crisi russo-ucraina. La prima, dedicata agli errori dei governi di Mosca, è disponibile qui.
* * *

«La crisi ucraina non è iniziata con un’audace mossa russa e nemmeno con una serie di richieste russe illegittime; è iniziata quando gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno cercato di spostare l’Ucraina fuori dall’orbita della Russia e nella sfera di influenza dell’Occidente. Questo obiettivo può essere desiderabile in astratto, ma Mosca ha chiarito che avrebbe combattuto questo processo con le unghie e con i denti. I leader statunitensi hanno allegramente ignorato questi avvertimenti – che chiaramente derivavano dall’insicurezza russa piuttosto che dall’avidità territoriale – e non sorprende che siano stati presi alla sprovvista dalla reazione di Mosca. Il fallimento dei diplomatici statunitensi nell’anticipare la risposta pesante di Putin è stato un atto di notevole incompetenza diplomatica,...

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