Le verdure verdi aiutano a vivere meglio. Non lo dice una pubblicità ma Harvard

Di Elisabetta Longo
18 Gennaio 2013

Chi mangia verdura campa cent’anni? Non è detto, ma di sicuro morirà contento. A dirlo sono i ricercatori di Harvard, una delle università più stimate al mondo, che nell’ultimo periodo si è messa a studiare le verdure. La ricercatrice Julia Boehm ha infatti osservato l’umore e le reazioni di un gruppo di un migliaio di persone che consumava abitualmente porzioni di verdura. «Ho notato che c’è un legame tra betacarotene e buonumore. Chi ha alti livelli di antiossidanti nel sangue è più positivo, quindi ci potrebbe essere una correlazione tra le due cose». Inoltre, a detta dei ricercatori e dei commenti dei soggetti coinvolti nella ricerca, a contribuire al buonumore sarebbe anche il colore delle verdure, quel verde spesso etichettato come “colore della speranza”.

BUONUMORE. Le “cavie” di questo studio, di età compresa tra i 25 e i 74 anni, per un mese hanno scritto su un diario tutte le volte in cui hanno mangiato verdura o frutta. Chi ha consumato uno o due porzioni di vegetali al giorno è risultato molto meno ottimista rispetto a chi ne ha mangiate tre o quattro. In questi ultimi il livello di betacarotene registrato nel sangue era molto più alto. Il ricercatore Andrew Oswald si è detto addirittura “sbalordito” da questa pseudoscoperta, ma a dir la verità il fatto che le verdure contengano antiossidanti buoni per contrastare l’invecchiamento è cosa nota. Ma forse adesso, grazie ad Harvard, al mercato saremo costretti a fare la fila per una zucchina.

 

 

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