
Le mille vite di Arnold Schwarzenegger, divo, governatore e ancora divo
La bibbia del cinema americano, Empire, ha deciso di dedicare la copertina del numero di novembre al ritorno di Arnold Schwarzenegger al cinema. L’ex governatore della California, infatti, tornerà sugli schermi nelle vesti dello sceriffo Owens nell’action tutto muscoli, inseguimenti e caccia ai cattivi, The Last Sand, del regista sudcoreano Kim Ji-Woon. Questo è il primo ruolo da protagonista che Swarzy ricopre dopo una lunga assenza dalle scene (manca dal 2004), interrotta solo da un piccolo cameo nei Mercenari 2.
3 DIVERSI PERSONAGGI. Negli stralci dell’intervista pubblicata sul sito della rivista si parla di un uomo con tre diverse identità. C’è Arnold, un uomo cordiale, socievole e ironico, che nella vita privata adora dipingere. Poi c’è il governatore, efficiente e misurato che ha sempre tutto sotto controllo e sa prendere decisioni importanti mentre sorride alla telecamera. La terza identità è rappresentata da Schwarzenegger, la leggenda. Un uomo che sembra molto più alto di quanto lo sia nella realtà, capace negli anni 80 e 90 di imporsi sugli schermi di tutto il mondo e che per Terminator 3 ha guadagnato 36.500 dollari a parola. Schwarzy viene definito: «la più grande star della storia del cinema, una figura sovrumana, un eroe mitico che annuncia alla folla urlante: “Vi ho detto che sarei tornato”».
TUTTE LE VITE DI ARNIE. Ed è davvero tornato Arnie al suo primo, secondo o forze terzo amore, quello che aveva messo da parte per guidare lo stato della California per due mandati consecutivi, dal 2003 al 2011, come rappresentante del Partito repubblicano. Un attore tra i conservatori? Un’eccezione, visto che a Hollywood quasi tutte le star parteggiano per il Partito democratico. Convinto ambientalista e sportivo di ferro, ex culturista, abile giocatore di scacchi, è entrato nel Guinnes dei primati come “uomo meglio sviluppato della storia”, ha avuto 7 lauree honoris causa e uno stadio austriaco intitolato a suo nome (fino a quando non concesse la grazia a un condannato a morte). È stato il primo a possedere un Hummer per uso civile e il primo a installare un impianto a idrogeno su questi mostri della strada.
IL DIVORZIO. Certo, di ombre nella sua vita ce ne sono: qualche fallimento come imprenditore (vi dice niente Planet Hollywood?), molti malumori tra gli americani per alcune sue decisioni in veste di governatore e sopratutto lo scandalo più grande che lo ha investito, il tradimento ai danni della bellissima moglie Maria Shiver, madre dei suoi quattro figli, che ha portato i due al divorzio dopo venticinque anni di matrimonio. Arnold tradì la moglie con una loro collaboratrice domestica, da cui ha anche avuto un figlio. In questi giorni è uscito il libro Total recall: my Unbelievably True Story, in cui l’ex governatore racconta la sua verità e alla fine confessa: «Spero che con Maria ci sia ancora la possibilità di essere una famiglia». Nel frattempo si consola con il cinema.
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