
Le “hooligans” in chador
Oggi si gioca la gara di ritorno fra Iran e Eire allo stadio Azadi di Teheran davanti a 100mila spettatori. Il ct iraniano Blazevic ha dichiarato che se «non ci qualificheremo mi impiccherò alla traversa della porta». L’atmosfera sarà incandescente e nelle settimane scorse si è verificato un curioso “incidente diplomatico”. Secondo la legge islamica le donne non sono ammesse negli stadi, perché potrebbero scandalizzarsi per gli insulti e i gesti che le oppoeste tifoserie sono solite scambiarsi durante le partite. Ma come negare il diritto alle supporters irlandesi di vedere la partita? La via di fuga è stata trovata da un portavoce della federazione calcistica persiana che ha dichiarato: «le irlandesi non parlano Farsi (l’iraniano n.d.r.), così loro non possono intendere il linguaggio scurrile che molti uomini iraniani sono soliti usare durante le partite». Il trucchetto non è però piaciuto alle donne iraniane che, come già avvenuto quattro anni fa nello spareggio con l’Australia, tenteranno di forzare i cancelli e entrare allo stadio.
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