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La preghiera del mattino

Le grottesche conseguenze del continuare a campare sul “pericolo fascista”

Di Lodovico Festa
28 Aprile 2025
Il 25 aprile rovinato anche quest’anno da slogan e posizioni deliranti, l’avallo sciagurato di Elly Schlein, le critiche “da sinistra” di osservatori ragionevoli come Battista e Stefano Feltri. Rassegna ragionata dal web
Striscioni e bandiere pro Pal e contro Israele al corteo per la festa della Liberazione a Milano, 25 aprile 2025 (foto Ansa)
Striscioni e bandiere pro Pal e contro Israele al corteo per la festa della Liberazione a Milano, 25 aprile 2025 (foto Ansa)

Su Strisciarossa Franco Astengo scrive: «La scelta del riconoscimento del governo Badoglio e la formazione della Resistenza consentirono una rilegittimazione dello Stato assolutamente decisiva per l’avvenire, anche se la legittimazione della Patria fu conquistata soltanto al momento della Liberazione delle grandi città del Nord da parte dei partigiani. Non si tratta di una distinzione capziosa: il 25 aprile Stato e Patria si ricongiunsero ponendo le basi per la formazione di una democrazia posta al di fuori da un binario di mera prosecuzione con quello che era stato l’antico Stato liberale frutto dell’incompleto Risorgimento (come ben intuito da Gramsci nei Quaderni). L’esito del 25 aprile consentì di costruire la democrazia e arrivare nel giro di pochi mesi a libere elezioni nel marzo-aprile 1946 quelle amministrative, il 2 giugno elezioni per l’assemblea costituente e referendum istituzionale».
Mi pare che i valori della Resistenza come base della Costituzione repubblicana siano orma...

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