
Le commesse della Rai e i commenti fotocopia di Tosatti
Di fiction, di più
La fiction tv fa felice la Rai. L’ultima, clamorosa conferma arriva da “Commesse” trasmessa dalla rete ammiraglia: quasi dieci milioni di telespettatori con una share superiore al 34%. Una performance che appartiene di solito al grande film o alla partita di football di cartello. Nei contenuti “Commesse” si afferma come la risposta al buonismo veltroniano di “Un medico in famiglia”. Se, infatti, nella produzione con protagonisti Giulio Scarpati e Lino Banfi è evidente l’obiettivo di pigiare sui sentimenti, di far toccare con mano al teleutente la solita solfa e cioè che dentro il camice bianco batte sempre il cuore di un uomo generoso, col volto pulitino, che si commuove con disarmante facilità – oggi diremmo un tipo che lotta per la normalità – in quest’ultima fiction tutta al femminile (“Commesse” è prodotto dalla evergreen Edvige Fenech) sono più le cose che non vanno. La disgrazia è in continuo agguato: una fiction stile “Samarcanda”: il sociale e i suoi drammi. Insomma, qui va in onda il truce con l’ossessiva ricerca dell’effetto. Per intenderci una sorta di cronaca vera sulla falsariga del periodico “Visto”. Dunque, siamo al trionfo di un genere che un tempo viveva solo della “Piovra” e poco altro e che adesso connota i palinsesti sia di Rai e sia di Mediaset. Con una differente strategia: mentre in Rai per accontentare più clienti, de facto si afferma una pluralità della proposta; in Mediaset fino ad oggi è stato più evidente un accanimento solo sul filone vincente fino all’esaurimento. Di questo si sta rendendo conto Roberto Pace, responsabile di Media Trade che, dopo alcuni evidenti insuccessi, in testa il presuntuoso “Caraibi” cancellato dalla rete di tutta fretta, è impegnato ad allargare gli orizzonti del Biscione nella direzione di un maggior contenuto creativo della propria fiction.
Tosatti ripetitivo In via Solferino, Corriere della Sera, lunedì mattina. Le mani corrono all’apertura delle pagine sportive, gli occhi al commento della domenica calcistica di Giorgio Tosatti. “Chissà se almeno stavolta…”. Niente. I più sorridono, non perché il pezzo sia divertente con tutti quei numeri e rimandi statistici, ma perché il contenuto è tale e quale a quanto il buon Tosatti ha detto la sera precedente alla Domenica Sportiva. Dato statistico.
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