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Forse ancor più del disaccordo tra Cisl e Cgil rispetto alle raffiche di scioperi dei mesi scorsi, a rendere conclamata una differenza di visioni percepibile ormai da tempo tra i grandi sindacati “unitari” italiani sono arrivate a gennaio alla Camera un paio di proposte di legge per la regolazione e promozione (anche a suon di incentivi) della partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese. Una delle due è firmata dai capigruppo di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi con l’Italia ed è praticamente ricalcata sull’altra, che invece è farina del sacco della Cisl: la famosa proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione al lavoro su cui la confederazione di ispirazione cattolica-popolare ha fatto campagna per tutto l’anno scorso, raccogliendo oltre 375 mila firme. Ne abbiamo parlato con il segretario generale Luigi Sbarra.
La vostra proposta di legge sulla “partecipazione al lavoro” è stata in pratica fatta propria dalla maggioranza e lei si è rallegr...
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