“Lascio tutto al gatto”, che strani i testamenti delle star

Di Elisabetta Longo
11 Marzo 2012
Lucio Dalla è appena scomparso ed è già caccia al testamento. Whitney Houston, invece, ha destinato tutto alla figlia, escludendo il marito. Sulla fortuna di Liz Taylor si stanno ancora accapigliando in molti, come su quella di Michael Jackson. Per non parlare delle star che, pur di non dare un soldo ai parenti, lasciano tutto agli animali domestici.

Il momento di apertura di un testamento, con i parenti riuniti e l’avvocato che si appresta a dire “non prendetevela con me per quanto sto per leggere” è da sempre una delle scene più gettonate dei film (pensate solo, recentemente, al finale di Gran Torino). Non è passato neanche un mese dalla scomparsa di Whitney Houston ed ecco pubblicate le sue ultime volontà: tutto il suo patrimonio sarà destinato all’adorata figlia Bobbi Kristina e sarà diviso in tre parti. Kristina potrà beneficiare dei soldi della madre per una parte quando compirà 21 anni (la maggiore età negli Stati Uniti), una seconda parte l’avrà ai 25 e il resto ai 30. L’ex marito, Bobbi, la relazione più importante e tormentata di Whitney, non riceverà nulla. Dovrà accontentarsi dei ricordi e dei rimpianti per averla lasciata sola.

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Ci si interroga in questi giorni sulle volontà di Lucio Dalla o su quelle di Steve Jobs e di quegli 8 miliardi di dollari di cui non si sa ancora nulla. Gene Roddenberry invece, il creatore della saga di Star Trek, fu un marito generoso e lasciò tutta la sua fortuna alla moglie. Che a sua volta lasciò tutto quello che rimaneva, cioè 4 milioni di dollari, ai cani e ai gatti della sua famiglia.

Ci sono poi testamenti che si trasformano in vere lotte tra consanguinei, ed è il caso di Liz Taylor, Michael Jackson oppure Barry White, che da plurisposato e pluripadre non si preoccupò mai di redigere un testamento. Heath Ledger poi ne scrisse una versione ma molti anni prima di diventare genitore, per questo motivo la piccola Matilda, avuta da Michelle Williams, è rimasta senza la legittima assegnazione. E che dire di Stieg Larsson, lo scrittore svedese inventore della plurimilionaria saga di Millennium? Il foglio firmato da Stieg non fu ritenuto valido dagli avvocati, che pertanto esclusero la compagna a favore del fratello e del padre. Eva è tutt’oggi furiosa. E rivendica non solo di aver scritto la saga a quattro mani con lo scrittore, ma di voler pubblicare il quarto mai finito libro di Millennium.

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