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L’annunciazione di JoGayle Howard, ingegnere capo della natura selvaggia

Di Fabrice Hadjadj
06 Gennaio 2024
Dopo la Caduta, ora che gli ecosistemi sono sconvolti dalla dismisura umana, la nostra responsabilità non deve arrivare fino a procurare la nascita delle belve?
JoGayle Howard

Il tempo stringe. Non bisogna perdersi l’ovulazione di Olivia, il suo breve periodo di fertilità. I campioni precedenti erano deludenti. Questo sembra abbastanza buono ma, prima di introdurlo, bisogna ripulire il seme: i batteri che contiene potrebbero causare un’infezione.
Peccato, dopo questa ripulitura cosa resta? Il campione viene lavato via. Presto, un altro! È l’ultima fiala. Se non funziona questa, non ci sono più speranze. Ed ecco che, con gli occhi incollati al microscopio, JoGayle salta sulla sedia: «Finalmente! Che meravigliosa concentrazione di spermatozoi! E che code! Una magnifica motilità». Il suo sorriso ricorda quello dell’angelo dell’Annunciazione. Presto, sotto la sua ombra benefica, la vergine Olivia potrà concepire senza essere stata coperta dal maschio…
JoGayle Howard viene da Dallas. Il mondo della sua infanzia è quello dei rodei e dei ranch, con le mucche dalle corna quasi orizzontali, come le braccia del Cristo in Croce: le Texas Longhorns. La natura,...

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