
La vittoria di Fillon dimostra che un altro centrodestra è possibile

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – François Fillon ha vinto le primarie della destra francese ed è una buona notizia. Il cattolico di 62 anni, padre di cinque figli, sarà il candidato del partito dei Repubblicani alle elezioni presidenziali del prossimo aprile. Fillon ha saputo rappresentare una valida alternativa agli sfidanti più gettonati: Alain Juppé e Nicolas Sarkozy. L’ex premier infatti si è distanziato dalla retorica politicamente corretta del primo senza scadere nel populismo del secondo.
La sua, come ha dichiarato, è stata «l’inaspettata» vittoria del «realismo». Fillon ha stravinto prima di tutto offrendo una ricetta credibile e non miracolistica per risollevare l’economia: riduzione della spesa pubblica di 100 miliardi, aiuti alle imprese ma a costo dell’aumento dell’Iva e del taglio di 500 mila posti pubblici.
In politica estera non ha avuto paura di schierarsi a favore di Assad, invece che dei “ribelli”, per sconfiggere l’Isis, invocare la fine delle sanzioni economiche europee contro la Russia e auspicare un nuovo patto tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump. Cattolico e moderato, ha puntato sui valori tradizionali e non sulla laicità alla francese (cioè il laicismo).
Sul fronte interno, si è guadagnato il sostegno della Manif pour tous promettendo di abolire l’adozione omosessuale. Ha proposto infine di limitare l’immigrazione attraverso un referendum e sullo spinoso tema del terrorismo islamico basta citare il titolo del suo ultimo libro: Contro il totalitarismo islamico.
È la prima volta che la destra sceglie il suo candidato attraverso le primarie e più di quattro milioni di francesi si sono recati ai seggi dimostrando partecipazione e ampio gradimento. E se il centrodestra italiano seguisse l’esempio?
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