La Virginia boccia la legge contro le terapie riparative

Di Benedetta Frigerio
31 Gennaio 2014
Christopher Doyle, ex omosessuale, ha testimoniato davanti al Parlamento: «Il gruppo che più parla di tolleranza discrimina chi ha scelto un'altra strada»

I genitori potranno continuare a decidere liberamente di aiutare i loro figli con emozioni omosessuali. Giovedì scorso, dopo un serie dei testimonianze, la commissione Welfare del Parlamento della Virginia ha bocciato il disegno di legge che mirava a bandire le terapie per modificare l’orientamento sessuale ai minori di 18 anni.

IL DIBATTITO. Una vittoria per il movimento degli ex omosessuali che sta combattendo contro il tentativo in atto in altri Stati di vietare ai minorenni con attrazioni per persone dello stesso sesso di sottoporsi a percorsi di aiuto psicologico. Il divieto era già entrato in vigore in California nel 2012 tramite sentenza e il 19 agosto in New Jersey. In Virginia il disegno di legge, HB 1135, è stato introdotto alla Camera a metà gennaio dal cattolico democratico Patrick A. Hope: «È molto chiaro che l’orientamento sessuale è immutabile», aveva sostenuto il deputato. Ma la Family Foundation, l’associazione che tutela la famiglia in Virginia, aveva risposto dicendosi incredula per il fatto che «il partito che pretende di difendere la libertà di scelta e di espressione è impegnato a limitare sia i terapisti sia i genitori dei ragazzi che soffrono a causa della loro sessualità. La discriminazione contro chi ha abbandonato lo stile di vita omosessuale è un insulto a centinaia di persone e di famiglie».

LA TESTIMONIANZA DELL’EX GAY. È proprio di questo cambiamento che Christopher Doyle, psicoterapeuta e presidente dell’associazione Voice of the voiceless, ha parlato davanti alla Camera della Virginia raccontando la sua storia. Doyle, infatti, riuscì mutare le sue emozioni omosessuali proprio grazie alle terapie che la legge voleva bandire, dopodiché si sposò e dal matrimonio nacquero tre figli. Lo psicoterapeuta era già intervenuto nel dibattito aperto in New Jersey, per mettere in luce le falle di coloro che sostengono il divieto e ricordando che la minoranza degli ex omosessuali era stata riconosciuta nel 2009 dallo Stato di Washington D.C.

QUALE TOLLERANZA? Voice of the voiceless ora si sta battendo affinché questo riconoscimento avvenga anche a livello federale: «Nel 2008 l’American psychological association (Apa) ha dovuto ammettere che non è stato trovato alcun ormone o gene dell’omosessualità», ha chiarito Doyle intervistato dalla Cbn News. «Ma il gruppo che più parla di tolleranza discrimina con violenza chi, come me, ha scelto un’altra strada. Sono grato di poter aiutare molte persone ad uscire dall’omosessualità e voglio poter continuare a farlo e dirlo».

@frigeriobenedet

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51 commenti

  1. Enrico

    ErikaTemerotiball mukela

  2. toni

    Suicidi di massa per le terapie riabilitative? DI MASSA? Dove li hanno trovato questi numeri?
    Un buon sistema … fantasia galoppante e spararla grossa.

    1. domenico b.

      ma no Toni, al mio paese stanno allargando il cimitero, forse hanno ragione a parlare di suicidi di massa…
      Per favore, Luca, non rispondermi che brucerò all’inferno per la mia mancanza di pietà..
      Però se mi vuoi dire cos’è l’inferno ( senza slogan ) e come mai un non credente come te ne parla, ti ascolto volentieri

  3. Giannino Stoppani

    Da incompetente mi domando solo due cose senza entrare nel merito:
    1) Chi dice di avere a cuore il diritto individuale a realizzare (ma proprio) tutti i propri desideri (magari a spese della società nel suo insieme) arrivando al segno di spacciare per diritto umano una barzelletta come lo sposalizio tra persone dello stesso sesso, come diavolo fa poi ad avere la faccia tosta di voler impedire a chicchessia di ricorrere alle “terapie” che più gli sembrano consone alle proprie necessità individuali? Insomma se anche la “terapia riparativa” consistesse in un lavaggio del cervello fatto in un gulag siberiano, come fanno a credere che sia lecito impedire a qualcuno di ricorrervi gli stessi soggetti che pretendono il matrimonio omosessuale, la cannabis in farmacia, l’aborto a nove mesi, l’eutanasia per un unghia incarnita?
    2) Considerando che, in base a numerosi riscontri oggettivi, le tecniche di propaganda di tipo nazi-comunista a cui ricorre l’attivismo LGTB includono la menzogna sistematica usata in quantità industriale e senza alcuna remora, come si fa noialtri non portati dalla piena a credere che le cosiddette “terapie riparative” abbiano effetti così deleteri?
    Grazie delle eventuali risposte (speriamo coerenti).

  4. Tobi

    pur di screditare le terapie riabilitative le spacciano come una sorta di lager dove i bambini omosessuali sono strascinati con la forza e convertiti a forza di frustate ed elettroshock. Basta che non si parli dell’invadenza delle lobby gay nelle scuole e le direttive “educative” imposte dall’OMS per introdurre i bambini sin dalla più tenera età a pratiche sessuali, di masturbazione e di omosessualità. Le lobby gay si permettono di forzare la mano ovunque pur di diffondere il loro potere. Ovviamente alle lobby gay interessa solo il potere, e non perseguono il benessere degli omosessuali in generale. Questi ultimi sono solo usati come pretesto, perché alle lobby gay non interessa ciò che pensa la maggior parte degli omosessuali (che non appartengono alle lobby di gay politicizzati e nulla vogliono averci a che fare con loro, e che sono contrari a tutto ciò che stanno facendo le lobby gay, ma di questo non se ne parla)

    1. domenico

      io sono sempre del parere che quando gli spiattelli in faccia la verità questi …. si arrabbiano

      1. luca

        domenico ci arrabbiamo quando prendete adolescenti gay e li mandate a forza in centri dove verranno colpevolizzati e convinti di essere sporchi e sbagliati e che le pulsioni che la natura gli da vengano dal demonio!

    2. luca

      a tobi ma più che questi adolescenti si suicidano in massa cosa altro vuoi sapere?

  5. Fra

    La virginia è la patria della westboro baptist church. Non sorprende. Quello che sorprende è la felicità di tempi.it e l osannazione che fanno all applicazione di terapie riparative su minorenni . Preme rammentare che le terapie riparative hanno casi estremamente alti di depressione e suicidi alle loro spalle. Chi le supporta è un mero criminale con le mani macchiate di sangue. Ps: fortunatamente in america tali pratiche in vari stati sono state vietate sui minorenni, come dovrebbe esser giusto. Una terapia non scientifica, senza alcuna prova se non i danni che causa, è un abominio medico e tale resta se si cerca di applicarlo a dei minorenni . In america non sono pochi i casi di terapie riparative OBBLIGATE dai genitori ai propri figli minorenni. Tempi si rivela nuovamente , come i suoi supporter, un covo di criminali che pur di curare i gay ,il sangue di minorenni è sempre sacrificabile. Altro che metodo stamina.

    1. Tobi

      se gli altri vogliono fare queste terapie (che sono volontarie e non obbligatorie) a te che fastidio da? Perché glielo vuoi impedire? Ci perdi qualcosa? E qual è il problema se le fanno da minorenni? Per andare a scuola uno deve aspettare la maggiore età? Seguendo il tuo ragionamento allora sono criminali anche gli asili nidi, le scuole elementari, medie e superiori, le scuole di musica e quelle di ballo, le palestre, solo perché ci fanno andare i minorenni?

      1. luca

        tobi, ti ha già spiegato che sono date a minorenni, costretti a sottoporsi dalla famiglia che in altissima percentuale si ammazzano… chiaro?

  6. Tobi

    finalmente si parla dei segnali positivi dall’America. Sono favorevole alle terapie riparative. Non sono obbligatorie e le fa solo chi vuole. Capisco che le lobby gay hanno paura di perdere adepti e quindi potere, ma ognuno deve esprimere la propria libertà, inclusa quella di fare o sottoporsi a queste terapie.

  7. Sergio

    Uscire dall’omosessualità rimane un diritto della persona. Queste terapie sono scelte, non imposte. Per “natura” (possiamo usare questo termine?) la terapia psicologica non è coattiva, pena il fallimento totale. Si tratta di dare aiuto a chi lo chiede. Per questo genitori, psicologi e pazienti si sono battuti contro una legge che ledeva un principio di umanità, negando l’accesso ad un supporto psicologico per minorenni che avevano scelto di uscire dall’omosessualità.Tutto qui.

    1. Laura

      Ovviamente le terapie riparative non sono tecniche di condizionamento e lavaggio del cervello, che anche il più interdetto tra tutti noi comprende essere non solo dannose ma neanche richieste da nessuno !!
      Si tratta invece di recuperare un processo di crescita che è stato interrotto da una molteplicità di cause e concause diverse, tra le quali ci possono certo essere fragilità personali. (non agitatevi, tutti ci portiamo dietro fragilità e debolezze specifiche anche ereditate, il superuomo trova spazio solo nella fantasia).
      Questa situazione porta indubbiamente sofferenza, così come la timidezza, la difficoltà di comunicare, un fisico poco prestante, il sentirsi diverso, ecc.ecc. creano grandi difficoltà in un adolescente che cerca di collocare il suo posto nel mondo.
      Una terapia così non è semplice e richiede collaborazione, se possibile, di tutto il nucleo familiare.
      I risultati ottenuti possono portare a una vita certamente più serena.
      E’ lo stesso meccanismo per cui un bimbo aggressivo dovrebbe essere educato a convogliare le sue energie in progetti positivi, tanto da poter divenire da adulto un’ immagine forte che sa spendersi per gli altri, mentre un bimbo eccessivamente sottomesso e dipendente può essere aiutato a divenire una figura di pacificatore e custode dei più fragili.
      Di semplice e di facile non c’è niente; i processi di crescita richiedono educatori realmente formati e soggetti decisi a intraprendere il cammino. In realtà tutti noi dovremmo sforzarci di crescere sempre nel percorso della nostra esistenza, perché quando non si cresce si regredisce. E non dovremmo dimenticarci che la preghiera è un’arma potente.

    2. luca

      sergio, ma secondo te il lavaggio del cervello non è coatto… ripeto qui si parla di famiglie che impongono queste terapie a ragazzi minorenni

      1. Sergio

        Caro Luca, nessuna psicoterapia può funzionare se viene imposta: sarebbe una violenza destinata a fallire, perchè andrebbe contro gli stessi obiettivi che si è proposta. Quindi che senso avrebbe? L’obiettivo della psicoterapia è invece quello di aiutare le persone a ritrovare la propria identità, sessuale, nel caso in specie. I minorenni che si sottopongono alla terapia riparativa desiderano un aiuto per uscire da una condizione di omosessualità, mentre in alcuni ambienti si desidera “tutelarli” in quanto minorenni. Questo zelo tutelare non si è esercitato contro l’eutanasia infantile, approvata in Belgio senza che gli stessi settori che protestano contro la terapia riparativa si siano mobilitati. Negare la terapia riparativa significa negare un diritto ad un supporto psicologico. Questo è il ruolo della psicoterapia riparativa, anche se personalmente credo che sia la preghiera dei gruppi di persone uscite dall’ omosessualità ad essere fondamentale.

  8. VivalItalia

    Povero Luchino che ha sofferto così tanto e ha deciso de farse il portavoce de la causa su tempi.it

    Riga!! Qua nessuno dice cosa è e cosa non è un trattamento riabilitativo.
    Nessuno entra nel merito nessuno porta dati e numeri e c’è solo sta violenza travestita da pisggnisteo..!

    1. luca

      vival, sarei responsabile del male che causi.
      i numeri vatteli a cercare e ne troverai delle belle

  9. Finn

    A chicchi inutile che vi scaldiate tanto.
    Se una radice genetica dell’omosessualità non esiste vuol dire che non è inevitabile e immutabile (e nemmeno in quel caso lo sarebbe, visto che a volte può essere nei geni anche la predisposizione ad avere tumori…non per quello i tumori te li lasci crecere senza curarti).
    NON parlo di malattia ma di correzione di atteggiamenti e inclinazioni A VOLTE dovuti a confusione.

    “Omosessualità: cambiare E’ possibile!”

    1. ErikaT

      Il fatto che non sia stata scoperta una origine genetica non significa che non possa esistere, ci sono così tante cose che ancora non conosciamo della genetica e della neurologia e del cervello umano.
      Inoltre, anche se fosse una cosa psicologica non significa che non possa essere immutabile.
      veganatrans

    2. luca

      finn, primo cambiare non è possibili. infatti da bambino circondato da gente come te per un certo numero di anni ho sofferto da morire perchè sapevo di essere gay. ho sofferto come spero tu non faccia mai e se avessi avuto una ben che minima possibilità avrei provato a cambiare. poi un bel giorno ho conosciuto un ragazzo, sono lentamente e naturalmente scivolato in una relazione con lui solo per trovarmi nella normalità più normale e scoprire che tutte le cavolate che dicevate erano bugie. ero perfettamente felice come omosessuale e se ero stato infelice era solo per quello che voi dicevate degli omosessuali.

      cmq, anche se cambiare fosse possibile non essendo l’omosessualità una malattia, o una confusione, la volontà di entrare in un centro ripartivo dovrebbe essere espressa dalla persona in questione. ora un minorenne trascinato a forza in un centro del genere dalla famiglia non mi sembra sotto nessun punto di vista auspicabile

  10. Cisco

    Le teorie riparative sono controverse, ma mi chiedo se si possano legittimamente abolire per legge laddove esistono professionisti del settore che le ritengono invece in qualche misura e a certe condizioni efficaci, e persone che ritengono di essere riusciti a cambiare. Famoso è il caso di Michael Glatze, attivista gay che dopo essersi sposato (con una donna) è stato insultato dalla tollerante comunità GLBT:

    http://www.charismanews.com/us/42135-former-gay-activist-responds-to-critics-after-marrying-a-woman

    Sulla credibilità della comunità scientifica rappresentata dall’APA (che per decenni ha scientificamente affermato che l’omosessualità è una malattia) si potrebbero scrivere interi volumi, ma mi limito a questo articolo del tanto vituperato quanto coraggioso Nicolosi, che mette in evidenza anche le contraddizioni di chi accusa i genitori di voler sottoporre alle cure i minori, ma consente a questi ultimi il cambio di sesso dopo un lavaggio del cervello costante durante il periodo scolastico da parte delle associazioni gay:

    http://www.narth.com/2013/08/psychologist-for-kaiser-permanente-speaks-out-on-patient-choice#!important-updates/c19sp

    1. luca

      cisco non si parla di abolire le terapie riparative (cosa che sarebbe giustissima secondo me), ma si parla se possano o no essere imposte dalle famiglie a minorenni

      1. Cisco

        Luca, una qualunque terapia psicologica non si può imporre pena la sua inefficiacia. Una famiglia che tenta di imporre a un figlio omosessuale una terapia riparativa è semplicemente idiota, almeno quanto chi impone la masturbazione ai bambini delle elementari.

  11. Bifocale

    Chi si sottopone a queste “terapie” e’ sempre costretto dall’ambiente piu’ o meno smaccatamente omofobico nel quale cresce.Sulle cosiddette “terapie riparative” (guarda caso caldeggiate dagli ambienti religiosi, con un preciso multisecolare pregiudizio negativo contro le persone omosessuali) tutti gli ordini professionali di psichiatri e psicologi ne hanno fortemente preso le distanze, sottolineandone la non scientificità e la potenziale pericolosità. In primis L’American Psychological Association sin dal 1997 (http://psychology.ucdavis.edu/rainbow/html/resolution97.html) e l’American Psychiatric Association (http://healthyminds.org/More-Info-For/GayLesbianBisexuals.aspx ). Da noi l’Ordine degli Psicologi Italiano nel gennaio 2008 ha preso ufficialmente posizione in una nota nella quale si chiarisce che “Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico nessuna ragione né di natura culturale né di natura religiosa (…) È evidente quindi che lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona.”
    Per tutta una vasta panoramica di prese di posizione contro le “terapie” riparative si veda:
    http://www.religioustolerance.org/hom_expr.htm

    1. domenico b.

      ma vedi un po’ ‘sti permalosetti come se la prendono….

      1. Laura

        Certamente le terapie riparative richiedono impegno, professionalità, costanza, esperienza, chiarezza di valori, fiducia nell’essere umano, empatia, tutte qualità che non sono frequenti come si può pensare.
        Un titolo di studio non determina lo spessore della persona, anzi, talvolta avviene il contrario. L’ideologia poi, qualunque sia, annebbia lo sguardo.
        Certamente è molto più rilassante per tutti dare qualche pacca sulla spalla del cliente dicendo: “Che ci vuoi fare? Sei nato così e questa è una situazione giusta e naturale per te. Guarda quanti tuoi coetanei vivono ebbri di felicità nella tua stessa situazione. Fai come loro, imitali! E voi genitori fatevene una ragione, un figlio non è cosa vostra, deve poter vivere la sua vita che può anche essere diversa da come l’avevate immaginata per lui ! La terapia è brillantemente terminata, prego, passate dalla mia segretaria per saldare il conto.”
        Una consulenza così può risultare gratificante, in un primo momento, anche per genitori e parenti che cercano innanzitutto una rassicurazione.
        Ma la storia di una persona si valuta sui tempi lunghi.

        1. luca

          laura certo che ci vuoi fare, sei nata così e cosi resti.
          le terapie riparative funzionano quanto qualunque altra tecnica di condizionamento e lavaggio del cervello, poco, male e provocano danni mostruosi. nel periodo della guerra fredda tanto l’america, quanto la russia ma anche altre potenze come il canada spesero un sacco di soldi in queste ricerche solo per poi capire che erano dannosissime e non funzionavano.

  12. Paolo

    Qua non si tratta di nessun aiuto (e neanche di emozioni ma bensì di un orientamento sessuale normale e naturale).
    Si tratta invece di tutelare degli adolescenti da pratiche condannate da tutta la comunità medico scientifica. Poi da maggiorenni se vorranno sottoporvisi (senza la pretesa di farle passare come una cura scientifica) liberi di farlo ( e di pagarne le conseguenze).
    Ma come, ad esempio, un minorenne non può chiamare i cartomanti delle linee telefoniche così è logico tutelare gli adolescenti da queste pratiche.

  13. ErikaT

    La Virginia è , insieme al Texas, fra gli stati americani con il più alto numero di esecuzioni capitali, e voi andate a prendere esempio da uno stato del genere????
    Da anni mi batto col mio blog contro queste ingiustizie ai danni dei più deboli, un vero orrore convertire le persone minorenni, orrore
    Veganatrans

    1. Cisco

      ErikaT nessuno prende esempio dalla Virginia, semplicemente si riporta una notizia da cui emerge che persino in uno stato come la Virginia – dove addirittura esistono personaggi come il sedicente cattolico Patrick A. Hope – è possibile che qualcuno usi ancora il cervello e prenda atto che ci sono persone che hanno il diritto di provare ad uscire da una attrazione non voluta. Se poi dovessimo usare il tuo criterio della pena di morte, ti faccio presente che il movimento dei diritti gay si è sviluppato con Harvey Milk in California, lo stato americano con il più alto numero di sentenze capitali negli USA: come la mettiamo?

      1. ErikaT

        Qui stiamo parlamdo dello stato della Virginia, Milk non rappresentava lo stato della California, anzi era in battaglia contro le leggi contro i gay, quindi de che stai a parlà????
        Persino in Virginia??? Io direi più correttamente: giusto in Virginia poteva succedere.
        Poi lo stato con più condanne capitali sbaglio o è il Texas????
        Come vedi i tuoi errori sono tanti.,
        Per caso è stato messo il blocco per non poter mettere il link al mio blog????

        1. Cisco

          ErikaT, guarda che gli stati americani sono democrazie, non puoi pretendere di dire che uno stato prende posizione contro la maggioranza dei propri cittadini. Se la California (mi pare che il Texas venga subito dopo, ma cambia poco anche se la California fosse seconda), lo stato più gay-friendly dell’universo, ammette lapena capitale, è perché a maggioranza lo vuole. E’ con tutta evidenza un citerio ridicolo, che tu hai usato. Piuttosto dovresti prendere atto che solo in California e New Jersey le teorie riparative hanno limitazioni…

          1. luca

            vince la maggioranza, viene liberato Barabba e crocefisso gesu

  14. luca

    cioè qui non si parla di un adulto che decide di ricevere la terapia ma di minorenni ai quali questa terapia è imposta dalla famiglia con la forza!!!!
    avete idea di cosa gli fanno a questi ragazzi? avete idea di quanti si ammazzano in comunità?

    1. Francesco

      Luca,
      spero che tu sia indignato almeno tre volte tanto perche’ in Belgio la famiglia puo’ decidere di fare ammazzare il figlio minorenne (“eutanasia”)

      1. luca

        francesco, mi diresti sotto quali condizioni questo è possibile?

        1. Francesco

          Ah ma allora leggi solo gli ariticoli di Tempi che parlano di omosessuali…

          1. luca

            non leggo tutti gli articoli di tempi no, sono lento a leggere e devo filtrare… sorry

          2. Marco

            Occhio, ErikT è Erik LaTorre, un militante omosessuale e tra i più virulenti. Ignoratelo se possibile. Ha anche un profilo facebook ed un sito internet, ed interviene in tutti i forum italiani per diffondere la propaganda gay

          3. luca

            lol marco ma razza di commento è questo? uno risponde ai post non alle persone… se una cosa giusta fosse detta dalla peggiore delle persone del mondo sempre giusta rimarrebbe

    2. VivalItalia

      No. Ce lo documenti tu?

    3. Alida Vismara

      Le terapie stanno alle torture, come una persona con emozioni omosessuali sta ad uno stupratore seriale di bambini. Le associazioni LGBT appositamente ogni volta che qualche pazzo tortura o occide una persona con emozioni omosessuali a grandi titoli parlano di terapie. Mentre le vere terapie funzionano proprio al contrario e non sono altro che corretta informazione e il riconoscimento dei bisogni profondi della persona. La menzogna delle associazioni LGBT intrappola gli adolescenti dentro identità non esistenti e non volute .. invece di dare risposte del perchê ci sono emozioni omosessuali, visto che non sono innate nè genetiche, si è inventata una parola che non ha alcun riscontro nella scienza. E’ la stessa cosa di dire ad una persona che ha paura di volare, è perchè “sei flay”. La corretta informazione è il minimo che ogni adolescente dovrebbe sentire.. la violenza è quella di permettere a certe associazioni oscurantiste, scientificamente superate smentite, menzognere di diffondere la loro disinformazione nella società.

      1. Michele

        Grazie Alida per il blog che hai pubblicato nelle risposte sopra, le ricerche scientifiche non danno spazio a dubbi … ma allora come mai si permette a queste associazioni di diffondere così tante notizie false? Perché si è arrivati a parlare di geni gay quando non è vero niente? Ma in quale mondo stiamo vivendo? Dove sono finite tutte le persone che avrebbero dovuto parlare? Spero che ora non permetteranno di raccontare ai ragazzi di scuola notizie che la scienza ha già smentito .

      2. Serena

        Nel nostro paese in provincia di Mantova, un uomo che ha convissuto diversi anni in una relazione gay, da circa 2 anni ha interrotto quella relazione ed è andato a vivere con una donna. Mi sono sempre chiesta quanta verità ci potesse essere dietro a tutto quello che raccontano. Mentre un’altra conoscente sposata con bambini, ha lasciato il marito per intraprendere una relazione con un’altra donna. E’ chiaro che non si può più parlare di genetica o di orientamenti innati. Ci sono per forza delle motivazioni come dici tu dietro a queste storie. Nel sentimento la bisessualità genetica non esiste. Si cambia e basta. Allora come giustamente dici, non è forse il caso di parlare solo di uomini e donne e smetterla di parlare di gay e non gay che creano confusione nelle persone. Ma forse sono troppo ingenua a non capire che tutto questo è stato orchestrato a tavolino proprio per crearla la confusione.

      3. Chris

        sei mostruosa, complice di molti suicidi

      4. Roberto Zenni

        In un articolo she parlava di ippoterapia per gay, un commento a firma alida vismara ( a meno che si trattasse di un troll) sosteneva che: se ci si convince che andando a cavallo, si puo’ cambiare orientamento sessuale allora lo si puo’ cambiare veramente. la sigra vismara e’ stata l’unica persona in tutta italia a conoscere il famoso adamo creato, la sigra vismara ha detto che le terribili associazioni lgbt, avrebbero impedito a lei e gli ex gay di andare in tv per rilasciare intervista sul cambiamento di orientanento srssuale. ci dice quando sarebbe successo tale impedimento? riuscirebbe a fornirci i nomi di coloro che avrebbero impedito tutto cio’? il none della tv che avrebbe dovuto ospitarvi? il nome del conduttore?

  15. ErikaT

    sono davvero assurde e mostruose queste teerapie di “conversione”, mi vengono i brividi

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