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La preghiera del mattino

La sinistra europea riuscirà a liberarsi degli «utili idioti» pro Hamas?

Di Lodovico Festa
11 Ottobre 2023
La reazione di Mélenchon all’attacco a Israele definita «disgustosa» anche dai suoi alleati, le responsabilità della Spd tedesca, le delusioni in arrivo per gli antimeloniani che sperano nello spread. Rassegna ragionata dal web
Jean-Luc Mélenchon, leader de La France insoumise (foto Ansa)
Jean-Luc Mélenchon, leader de La France insoumise (foto Ansa)

Sul sito di Tgcom 24 si scrive: «Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato a una riunione telefonica con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il primo ministro britannico, Rishi Sunak, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, dedicata all’esame della grave crisi apertasi dopo il barbaro attacco di sabato scorso perpetrato da Hamas ai danni dello Stato di Israele. Lo rende noto la presidenza del Consiglio».
Oltre all’isterismo c’è anche una sorta di cretinismo antimeloniano molto romanesco che si esprime in pasquinate che punzecchiano la premier. Così alcune battute su Giorgia Meloni consultata da Joe Biden perché lo avrebbe implorato di essere ascoltata. A certi disinvolti cretinisti sfugge il ruolo che Roma ha assunto nel Mediterraneo, ancora più centrale dopo l’aggressione terroristica a Israele. È questo posizionamento che fa dell’Italia un interlocutore privilegiato di Washington.
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