La Santanché rischia un mese di carcere per la protesta anti-burqa

Di Chiara Rizzo
18 Novembre 2013
La misura è stata chiesta dal pm nel corso del processo per la manifestazione non autorizzata del 2009. Chiesta una condanna a 2000 euro di multa per l'aggressore egiziano

Rischia la condanna a un mese di arresto e a 100 euro di multa la deputata Daniela Santanché: la pitonessa è imputata per la protesta anti-burqa che la “Pitonessa” ha promosso – senza chiedere e ottenere l’autorizzazione regolare della Questura – a Milano nel settembre 2009. La richiesta di condanna è stata avanzata oggi dal pm che ha anche chiesto una condanna a due mila euro di multa, senza attenuanti, per Ahmed El Badry, un egiziano accusato di lesioni per averla aggredita (la Santanché aveva riportato una prognosi di 20 giorni per contusioni toraciche estese).

I FATTI. Era una domenica mattina, il 20 settembre 2009, quando Santanché aveva deciso di manifestare davanti al teatro Ciak (presso la Fabbrica del Vapore) di Milano, dove in quello stesso momento si svolgeva la cerimonia di chiusura per il Ramadan. Santanché protestava contro l’uso del burqua, chiedendo l’applicazione della legge 152 del 1975, che vieta di nascondere la testa. La deputata però all’epoca aveva di fatto manifestato “abusivamente”, senza ottenere alcuna autorizzazione. All’uscita del teatro Ciak venne raggiunta da un uomo, musulmano impegnato nella celebrazione del Ramadan: in seguito alcuni testimoni hanno raccontato che l’uomo l’aveva insultata, minacciata e aggredita. Altri testimoni hanno sostenuto che fosse stata la Santanché a provocare per prima l’uomo, «strappando il velo alle donne e poi gettandosi per terra». La deputata venne portata al pronto soccorso del Fatebenefratelli, che le ha rilasciato una prognosi attestando lesioni estese.

ATTEGGIAMENTO COLLABORATIVO. Il pm ha chiesto oggi che alla Santanché vengano riconosciute le attenuanti sia perché incensurata, sia per il corretto atteggiamento processuale, dato che la deputata si è mostrata collaborativa e «Si è fatta interrogare». La sentenza è attesa per il prossimo 2 dicembre, e sarà emessa dal giudice monocrativo dell’ottava sezione penale Elena Balzarotti. Ai disordini seguiti alla manifestazione che vide protagonista la Santanché aveva partecipato anche Mohamed Game, il libico autore dell’attentato alla caserma di via Perrucchetti a Milano.

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