La riscossa di Santorum: in un colpo solo vince in Minnesota, Missouri e Colorado

Di Redazione
09 Febbraio 2012
Il candidato cattolico di origini italiane aveva puntato su questi Stati e ha avuto ragione: dopo la vittoria nell'Iowa, ne conquista altri tre. In Minnesota ha preso la metà dei voti, ha ottenuto un buon margine in Missouri e in Colorado. E secondo i sondaggi è il candidato migliore per sfidare Obama.

“Resurrezione a tutto campo di Rick Santorum che, dopo il successo millimetrico su Romney all’esordio, il 3 gennaio in Iowa, si era trovato nel ruolo del lontano inseguitore nelle altre 4 primarie fin qui tenute dal partito repubblicano (New Hampshire, South Carolina, Florida e Nevada). Ma martedì notte l’ex senatore della Pennsylvania ha vinto in tutti e tre gli Stati in cui si è votato: ha trionfato in Minnesota (sono andati a lui quasi la metà dei voti mentre Romney è arrivato solo terzo col 17 per cento) e ha vinto con un buon margine in Missouri, dove, peraltro, per ora non vengono assegnati delegati per la «convention» repubblicana. Quando in Italia era ormai l’alba, lo spoglio delle schede nell’ultimo Stato nel quale si è votato, il Colorado, era ancora in corso: con l’89 per cento dei voti scrutinati, Santorum conduceva con uno stretto margine (39 a 37) su Mitt Romney. Ma a quel punto il presidente del partito repubblicano dello Stato ha dichiarato alla Cnn di considerare certa un’altra vittoria del conservatore [cattolico] di origine italiana sulla base dell’andamento del voto nelle contee più conservatrici” (Corriere).

“Buon recupero del radicale Ron Paul, secondo in Minnesota, mentre Romney, appena risalito sull’altare con le vittorie in Florida e Nevada, torna nella polvere: sconfitto ovunque nonostante sia il candidato con le più ampie disponibilità economiche, l’unico che ha potuto organizzare una campagna capillare in tutti i 50 Stati dell’Unione. Si sapeva che Santorum aveva investito tutto in questi Stati e soprattutto in Minnesota, ma la sconfitta dell’ex governatore del Massachusetts è ugualmente bruciante. E proprio in Minnesota la battuta d’arresto è diventata debacle: qui quattro anni fa Romney aveva prevalso su McCain col 40 per cento dei voti, mentre stavolta ne ha racimolati il 17 per cento appena, nonostante l’appoggio dell’ex governatore dello Stato, Tim Pawlenty, ritiratosi qualche mese fa dalla corsa per la Casa Bianca” (Corriere).

Romney è ancora in vantaggio ma nei sondaggi Santorum torna a fare paura: secondo Rasmussen Report sarebbe lui il candidato repubblicano migliore per battere Barack Obama.

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