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Si è conclusa anche la seconda tappa della missione di pace del cardinale Matteo Zuppi, inviato da papa Francesco in Ucraina e Russia per sondare «possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità». La situazione del conflitto, la brutalità degli scontri, la diffidenza reciproca, tutto fa pensare che la missione di Zuppi sia impossibile, eppure come dichiarato dal cardinale a Mosca «il successore di Pietro non si rassegna e cerca di fare di tutto perché l'attesa di pace che sale dalla terra trovi presto compimento».
Le visite di Zuppi a Kiev e Mosca
A Mosca Zuppi ha incontrato il consigliere della presidenza russa per gli affari internazionali, Yuri Ushakov, senza arrivare a «decisioni o accordi concreti», come riferito dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Poi si è intrattenuto con il patriarca ortodosso russo Kirill e, prima di incontrare la comunità cattolica, ha parlato con il commissario presidenziale per i diritti dell'infanzia in Russia, Maria Lvov...
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