La missione impossibile di Draghi negli Stati Uniti

Di Leone Grotti
10 Maggio 2022
Se come scrivono in tanti il premier proverà a conciliare la ricerca di un accordo in Ucraina, come dichiarato da Macron, con la volontà degli Usa di «indebolire la Russia», il fallimento è dietro l'angolo
Mario Draghi e Joe Biden insieme durante il G7

Mario Draghi e Joe Biden insieme durante il G7

«L’obiettivo è ottenere la pace prima possibile in Ucraina, impedendo alla Russia di vincere ma senza cedere alla tentazione dell’umiliazione o della vendetta». È questa la ricetta europea proposta da Emmanuel Macron alla cerimonia di chiusura della Conferenza per il futuro dell’Europa che si è tenuta nell’aula del Parlamento europeo.

«L’Europa favorisca la pace in Ucraina»

Una posizione che piace al sottosegretario italiano agli Affari europei, Enzo Amendola, che alla Stampa dichiara: «L’Europa deve farsi protagonista della fase di trattative che va aperta al più presto, sostenendo le scelte dell’Ucraina sulla propria sovranità territoriale».

Amendola si spinge fino a criticare «l’escalation retorica» del Regno Unito sulla guerra, ma si trattiene dal citare il paese che finora ha spinto di più sull’acceleratore del confronto con Mosca: gli Stati Uniti.

L’incontro tra Draghi e Biden

Il motivo è ovvio. Oggi Mario Draghi incontrerà per 60 minuti faccia a faccia a Washington il leader degli Stati Uniti, Joe Biden. L’Italia non ha mai espresso rimostranze, come fatto ad esempio dalla Francia, sull’operato degli Usa e non è certo questo il momento per iniziare.

Anche se, secondo il Corriere, Draghi parlerà a Biden della «necessità di un negoziato e di un rafforzamento di una diplomazia della pace». Il nostro premier, aggiunge il quotidiano di via Solferino, «rimarcherà la necessità di investire in modo maggiore su un percorso diplomatico parallelo, che l’Ue sta cercando di esercitare, anche in modo autonomo da Washington».

La mediazione impossibile

Difficile che l’operazione di moral suasion di Draghi abbia successo. Lunedì Biden ha firmato il Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act, una  legge che permette di velocizzare la consegna di armi e materiali bellici a Kiev saltando molti passaggi burocratici. Il Congresso americano inoltre potrebbe approvare a breve la consegna di 40 miliardi di dollari di armi all’Ucraina e non 33 miliardi come proposto dallo stesso presidente democratico.

Washington, come rivelato dal New York Times, ha anche fornito all’Ucraina i dati di intelligence necessari per uccidere una decina di generali russi e per affondare l’incrociatore Moskva nel Mar Nero. Oltre a dichiarare che l’obiettivo degli Usa è estromettere Vladimir Putin dal potere e «indebolire la Russia». Non sarà facile per Draghi conciliare questa posizione con quella di Macron, che ieri ha dichiarato: «Non siamo in guerra contro la Russia».

@LeoneGrotti

Foto Ansa

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.