
La misericordia professata da Papa Francesco è l’esatto contrario del giustizialismo grillino
Roma, un posto dove ultimamente la boria del potere terreno ha la faccia di signorini che si vantano di prendere a sberleffo coloro i quali non appartengono alla setta. Poverini, li vedremo spegnersi come cerini accesi nella tempesta. E povero il loro guru, così comicamente autocentrato da leggere anche l’elezione di un papa con la propria lente di rimpicciolimento. Peccato, perché tutti avrebbero di che imparare da un uomo che nell’umiltà e povertà della terra ha subito piantato i suoi primi atti e parole di successore degli apostoli.
DONO ALL’ITALIA. Spigliato e positivo, papa Francesco è davvero un grande dono all’Italia. Un posto che appare preda di uno spirito cattivo e vendicativo. Non solo in politica, ma anche nel vivere in società. E invece, lo avete visto il vescovo di Roma, no? Solo parole di affetto e gesti di fisica e fraterna simbolicità. Per prima cosa è andato al popolo, salutandolo educatamente e pregando con lui. Poi è andato nella chiesa romana per eccellenza, Santa Maria Maggiore, incoraggiando i confessori ad avere «misericordia, misericordia, misericordia» delle anime.
MISERICORDIA. E “misericordia” è stata la parola vertice al primo Angelus in San Pietro. Là dove il Pontefice ha messo in trono la sapienza di una nonna. Ché «se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe». Ecco, tutto all’opposto di ciò che domina e brama il campo italiano, il Papa ha un’altra verità rispetto a quella giustizialista e giustiziera: «La misericordia rende il mondo più giusto». Altro che Costituzione e codici. Conviene leggere papa Bergoglio, il Vangelo. E Il mercante di Venezia. Ché «Il potere terreno appare allora/ più simile a quello divino/ quando la misericordia tempera il giudizio».
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9 commenti
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:::::…..ora di politica non ne capisco nulla ( e penso anke ke non ci sia nulla di speciale da capire a parte il fatto ke è una di quelle cose ke tira fuori il peggio degli esseri umani !) ma da uno ,grillo , ke fa da megafono alle ideologie di un casaleggio e ha amici del cuore come dario fò… la cosa si giudica da se stessa…………….. dimmi con ki vai e ti dirò ki sei
😀 😉 🙂 caro Amicone devo dire che sei geniale nello sputtanare Papa Francesco associandone l’azione a quella di Grillo…e lo dice uno che ha dovuto votare Grillo 🙂 😉 😀 forse ti serve un pò di vacanza…a proposito, Tempi prende finzanziamento pubblico?
Ma in fondo a che servono i giornali? I grillini fanno conferenze stampe in cui è vietato porre domande, non partecipano a nessun dibattito con contraddittorio, anche perchè non possono sempre avere in 160 il suggeritore alle spalle, fanno le loro belle riunioni segretissime alla faccia della trasparenza, mostrano solo le riunioni soft ( salve, conosco 4 lingue, mi vorrei occupare di politica estera…) e ora hanno persino due mastini alle calcagna, nel caso in cui uno sprovveduto parlamentare grillino avesse la pensata di usare la sua testa. Quindi, in una bella dittatura , a che serve la stampa ?
Caro Amicone l’ho conosciuta in diverse occasioni e sono un assiduo lettore di Tempi, ma proprio non capisco cosa debba centrare Grillo, tirato in ballo peraltro con un’analisi così semplicistica da stupirmi che un uomo intelligente (ma credo ormai non così libero) come lei possa proporla ai suoi lettori, con quest’articolo…
Su Papi e re, ogni politico, notabile, giornalista, saltimbanco e giocoliere, dice la sua per circoscriverlo ad un perimetro ideologico, ma dal 24 febbraio, il grande assente di queste sue pagine (e di altre come il Sussidiario), è diventato l’attaccato onnipresente!
Il Mistero ci ha donato un Papa che ha spiazzato tutti con la sua umiltà e umanità, col suo desiderio di farsi prossimo con gli ultimi. Inevitabilmente si porrà in contrapposizione con quella parte del clero che ancora “governa” il popolo e la Chiesa con fare medievale. In questo senso il paragone – ovviamente ideologico – che fa con se stesso Grillo, ma genuino come lo è il suo tentativo, ovviamente diverso nelle finalità e nei modi, di dare voce ad un popolo che è ormai contrapposto con la classe politica attuale.
Mi spiace che nel perimetro culturale a cui appartengo non emergano voci tese a valorizzare il buono ed il giusto che Grillo ha già portato nella politica italiana.
Carissimo…il perimetro culturale al quale appartieni penso sia (da quanto scrivi) tale e quale al mio, e condivido la tua osservazione. Ormai leggere Tempi è come leggere “Il giornale”. Sparito un Fede per amico il Cav. ha ottenuto un Amicone Fede…le. Del resto in “Tempi” di magra anche la libertà ha un prezzo. Spiace…addolora, ma è così. Vagliare tutto e trattenere ciò che vale, per alcuni nostri “Amiconi” sembra essere buono solo se tende a garantirti un posto di lavoro. Almeno questa è la mia impressione. Però c’è da dire che commenti di questo tipo almeno qui li pubblicano; sul “Sussidiario” manco a pensarci.
Cari Marco e Capanneso, che pesantezza !
E quale sarebbe il buono e il giusto che Grillo ha portato nella politica italiana? nel mio perimetro culturale buono e giusto vuol dire valorizzare le scuole pubbliche non statali, valorizzare l’esperienza e non mandare degli incompetenti telecomandati a bacchetta allo sbaraglio e magari non credere che il web sia la salvezza del mondo e nemmeno dirsi francescani quando AL GIORNO il blog di cui è padrone Grillo, quinto blog al mondo, qualcuno dice nono, guadagna cifre pazzesche e soprattutto la rabbia e lo scherno altrui e la censura feroce del diverso non fanno parte del mio perimetro culturale.
Se poi un taglio degli stipendi è tutto ciò di cui si ha bisogno, magari condito da ideologie che vendono coppette mestruali e washing ball per i polli , bè , vi accontentate di poco, di pochissimo, non vi invidio.
“E quale sarebbe il buono e il giusto che Grillo ha portato nella politica italiana?”
beh, per intanto i presidenti di camera e senato, se i 5 stelle non fossero stati eletti in camera e senato, ci saremmo ritrovati i soliti segretari si partito.
“valorizzare l’esperienza e non mandare degli incompetenti telecomandati a bacchetta allo sbaraglio”
è proprio per valorizare questo punto che hai votato PDL fino ad adesso vero ?!?
e cara giovanna, grillo non sarà la panacea a tutti i mali, ma al momento la suo presenza fa cagare sotto e non poco tutti i politici e questo è un grand bene, finalmente si inizierà a togliere quei privilegi che per anni si è detto che si levavano ma alla fine nn lo sie è mai fatto….
A parte questa concezione del Medio Evo negativa, su cui ci sarebbe da discutere e non per criticare il nuovo Papa, cosa sarebbe ” il buono e il giusto che Grillo ha già portato nella politica italiana ” che meriterebbe di esser valorizzato ?
E quali sarebbero questi ” perimetri culturali ” , di grazia ?