«La legge sul testamento biologico danneggia medici, pazienti e cure palliative»

Di Redazione
03 Aprile 2017
Oltre 100 medici e studiosi protestano contro il Ddl e il comunicato «frettoloso» con cui la Società italiana cure palliative l'ha benedetto senza dibattito e senza ascoltare le tante opinioni contrarie

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Riceviamo e pubblichiamo.

Il Comunicato SICP del 15 febbraio 2017 di compiacimento per la proposta di legge sulle DAT non rappresenta la totalità della Società Italiana di Cure Palliative (SICP) e della Federazione Cure Palliative (FCP). Esprimiamo (noi soci Sicp e professionisti del mondo delle Cure Palliative) dissenso e preoccupazione per la proposta di legge nell’attuale formulazione, che permette interpretazioni eutanasiche e la legittimazione dell’abbandono terapeutico. Condividiamo le perplessità espresse dai Presidi delle facoltà di Medicina della Sapienza, Tor Vergata, Gemelli e Campus Biomedico, dal Presidente dell’Ordine dei medici di Roma e dai numerosi professionisti che, aderendo in questi giorni a varie sottoscrizioni, disapprovano l’assolutizzazione dell’autodeterminazione cui si ispira la proposta di legge.

Infatti prevedere per il medico l’obbligo di ottemperare alle DAT e includere in queste il rifiuto di nutrizione e idratazione (quale «trattamento sanitario» e «scelta terapeutica») consente interpretazioni volte a stravolgere quella relazione di cura «orientata alla qualità di vita delle persone affette da una malattia evolutiva inguaribile», ai sensi dello Statuto SICP e dello stesso Codice di deontologia medico, che orienta la medicina univocamente alla tutela della vita, della salute e al sollievo della sofferenza.

Se è certo che nessuna cura è possibile contro la volontà espressa del paziente (e che, in taluni casi, come negli ultimi giorni di vita, la nutrizione e l’idratazione potrebbero non apportare alcun beneficio al morente), è altrettanto certo che il rifiuto anticipato e slegato da qualsiasi contesto clinico, della nutrizione e idratazione, così come di altre terapie, con effetto vincolante per il medico, rischia paradossalmente di porsi in contrasto non solo con l’autonomia professionale del medico, ma anche con l’autonomia effettiva del paziente. Tali disposizioni aprono di fatto al rischio di abusi, come è evidente nei confronti di soggetti particolarmente deboli, come i pazienti con capacità cognitiva compromessa (pazienti in stato vegetativo, pazienti affetti da demenza, da Alzheimer, ecc.).

La stessa previsione per cui le DAT «possono essere disattese, in tutto o in parte, dal medico, in accordo con il fiduciario, qualora sussistano motivate e documentabili possibilità, non prevedibili all’atto della sottoscrizione, di poter altrimenti conseguire concrete possibilità di miglioramento delle condizioni di vita» (art. 3 comma 3) non rassicura, perché quest’ultima espressione linguistica è ambigua e fuorviante proprio rispetto ai «pazienti affetti da una malattia evolutiva inguaribile», lasciando aperta la possibilità di abbandonare il paziente che non può “migliorare”.

Soprattutto si profila una distorsione della medicina palliativa, ove questa si riduca ad essere il rimedio di emergenza che si attiva nel momento del rifiuto incondizionato del paziente della terapia in corso (art. 1, comma 6 del DDL). Al contrario, per la legge 38 del 2010, le cure palliative consistono in una «cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici». Per statuto riconosciuto dall’OMS, si propongono di considerare e alleviare la sofferenza in tutti i suoi aspetti e non accelerano né ritardano la morte, per cui sono contrarie a qualsiasi forma di accanimento terapeutico e a qualsiasi forma di eutanasia.

Invece la previsione del DDL per cui il medico che esegue le volontà del paziente è sollevato da ogni responsabilità civile e penale (art. 1, comma 7), attenua di fatto il divieto penalmente sancito di omicidio del consenziente e di aiuto al suicidio, che rappresentano una garanzia contro il rischio di abusi nei confronti di soggetti vulnerabili, fragili o incapaci. Ci si allontana così dal modello costituzionale inclusivo e solidale, che riconosce i diritti inviolabili dell’uomo e garantisce la pari dignità sociale senza distinzioni di condizioni personali e sociali.
Si osserva, infine, che la vincolatività delle volontà anticipate nelle DAT è difforme da quanto prevede l’art. 9 della Convenzione di Oviedo. L’obbligo per il medico di ottemperare a quanto scritto tempo addietro non è previsto da nessuno degli Stati europei che hanno legiferato in tema di direttive e dichiarazioni anticipate, neppure da quelli che hanno espressamente depenalizzato l’eutanasia (Benelux), perché di fatto priva i medici dell’autonomia e della responsabilità professionale.

PROMOTORI
Carlo Antonio Mario Barone, Direttore di oncologia medica Policlinico Gemelli e Direttore del Master in cure palliative e terapia del dolore.
Giuseppe Casale, fondatore e coordinatore sanitario di Antea Onlus Roma, socio SICP.
Maria Grazia De Marinis, Professore Ordinario di Scienze Infermieristiche, Direttore del Master in cure palliative e terapia del dolore, Università Campus BioMedico di Roma.
Guido Fanelli, Direttore Anestesia, rianimazione e terapia antalgica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, già Coordinatore della Commissione Ministeriale sulla Terapia del Dolore e Cure Palliative del Ministero della Salute.
Marco Maltoni, Direttore Unità Operativa Cure Palliative coordinatore Rete Cure Palliative Forlì AUSL Romagna.
Chiara Mastroianni, infermiera Presidente Antea Formad socio SICP.
Giovanna Razzano, Professore Aggregato di Diritto Pubblico, Sapienza Università di Roma, docente Master Cure palliative Policlinico Gemelli e Campus BioMedico, socio SICP.
Adriana Turriziani, UOFA cure palliative Policlinico Gemelli, Past President SICP.
Giovanni Zaninetta, anestesista palliativista, direttore medico Hospice Domus Salutis Brescia, Past President SICP.

SOCI SICP E PROFESSIONISTI DEL MONDO DELLE CURE PALLIATIVE ADERENTI
Paolo Andreani, volontario Antea.
Daniele Armiento, ematologo palliativista Campus BioMedico Roma.
Federica Azzetta, psicologa e psicoterapeuta Hospice Abbiategrasso.
Maurizio Bagnato, medico legale palliativista Asl Roma 2.
Elena Bergami, oncoematologo pediatra master in cure palliative pediatriche ‎Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo Pavia.
Francesca Bonchi, infermiera terapia del dolore e cure palliative Campus BioMedico Roma.
Alice Calvieri, oncologo UOCP Protea Roma.
Giovanna Cappelli, infermiera assistenza domiciliare cure palliative Formia.
Augusto Caraceni, neurologo palliativista Istituto Nazionale Tumori Milano.
Massimiliano Carassiti, Professore Associato anestesista palliativista Presidente Comitato Ospedale Senza Dolore Policlinico Universitario Campus Bio-Medico membro Gruppo di Studio SIAARTI Medicina del Dolore e Cure Palliative.
Laura Carbonara, infermiera Antea Roma.
Pier Paolo Carinci, responsabile UCP Hospice Asl Chieti Lanciano Vasto.
Marina Castelli, infermiera Hospice Antea.
Guia Castelnuovo, psicologa psicoterapeuta Associazione Peter Pan Onlus.
Maria G. Chindemi, medico palliativista Reggio Calabria.
Antonella Ciabattoni, Dirigente Medico, UOC Radioterapia Ospedale San Filippo Neri, Roma, socia SICP.
Santa Cogliandolo, medico Hospice Villa Speranza.
Giuseppe Colosini, Responsabile U.O. complessa di Oncologia, Day Hospital oncologico e cure palliative
Gian Paolo Conter, geriatra palliativista Brescia.
Lorena Cossu, infermiera Antea.
Paolo Cotogni, anestesista SC Terapia del dolore e cure palliative AOU Città della salute e della scienza di Torino.
Pasquale D’Acunto, infermiere Hospice Villa Giovanna Tora e Piccilli Asl Caserta.
Modesto D’Aprile, oncologo Comitato Ospedale Senza Dolore Campus Bio-Medico Roma.
Virgilio D’Offizi, medico palliativista responsabile del servizio cure palliative Policlinico Casilino Roma.
Ana Dardaeli, oncologa palliativista Antea Roma.
Emanuele De Leo, infermiere Hospice Antea Roma.
Girolamo Del Monte, medico responsabile Hospice San Raffaele Cassino.
Claudio Di Bartolomeo, Direttore Hospice e Rete Cure Palliative di Teramo socio SICP.
Valeria Di Cienzo, infermiera Antea Roma.
Brunella Di Nubila, radiologo Vice Direttore Istituto Europeo di Oncologia (IEO) Milano.
Maria Luisa Di Pietro, Professore Associato di Medicina Legale bioeticista Università Cattolica del Sacro Cuore Roma.
Franca Di Renzo, anestesista Rete Cure Palliative di Teramo socio SICP.
Nadia Di Vozzo, medico Hospice San Raffaele Cassino.
Lucero Margot Espino Barsallo, infermiera Antea Roma.
Giovanni Eusepi, urologo Antea Roma.
Rita Faruolo, infermiera Hospice AOR San Carlo Potenza.
Mariano Flocco, Responsabile Medico UCP Molise.
Gabriele Frialdi, anestesista, Spedali civili Brescia.
Rocca Donata Galasso, infermiera rete cure palliative Potenza.
Massimo Gandolfini, neurochirurgo e psichiatra, Direttore Dipartimento Chirurgia Testa-Collo, Board Bioetico della Fondazione Poliambulanza Brescia.
Antonio Gasbarrini, Professore ordinario gastroenterologia Policlinico Gemelli Roma.
Sonia Gentili, medico palliativista Antea Roma.
Giorgio Giraldi, volontario Antea.
Florence Giuffrè, volontaria Antea.
Elisa Jannucci, coordinatrice infermieristica Hospice Villa Giovanna Tora e Piccilli Asl Caserta.
Annalisa La Cesa, oncologa Comitato Ospedale senza dolore Campus BioMedico Roma.
Milena La Spina, Dirigente Medico Pediatra U.O.C. Oncoematologia pediatrica e trapianto di midollo osseo A.O.U. Policlinico Vittorio Emanuele Catania.
Nicla La Verde, oncologa palliativista PO Fatebenefratelli Milano.
Liberina Lauretano, infermiera Hospice Villa Giovanna Tora e Piccilli Asl Caserta.
Giorgio Lelli, Primario Oncologo Emerito Savignano sul Panaro (MO) Socio SICP.
Marfeda Levano, infermiera Antea Roma.
Rosa Liperoti, geriatra Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Roma.
Pierangelo Lora Aprile, responsabile dell’Area cure palliative della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg).
Stefania Lucatelli, medico Antea Roma.
Caterina Magnani, medico palliativista Antea Roma socio SICP.
Andrea Manazza, oncologo palliativista Hospice di Busca Cuneo socio SICP.
Ferdinando Marchione, socio SICP dirigente medico Hospice Asl Lanciano Vasto Chieti.
Maria Assunta Mariani, medico Antea.
Maurizio Migazzi, geriatra palliativista, Fondazione Poliambulanza Brescia.
Luigi Montanari, Responsabile U.O.S. Cure Palliative Ravenna AUSL della Romagna socio SICP.
Gianbattista Morandi, oncologo palliativista, Brescia
Claudio Orezzi, coordinatore sanitario e scientifico Antea Cassino.
Licia Ottaviani, Hospice S. Raffaele Rocca di Papa.
Umberto Palleschi, Terzoli medico UOCP Antea Roma.
Silvia Palumbo, infermiera Antea Roma.
Nicola Panocchia, nefrologo Gemelli Roma.
Nadia Peta, psicologa Rete Cure Palliative di Teramo socio SICP.
Fausto Petricola, medico palliativista Hospice Le Rose Latina.
Monica Pittaluca, medico Antea.
Carla Pizzoli, medico UOCP Antea Roma.
Patrizia Porta, coordinatrice infermieristica dh di Oncologia Policlinico Gemelli Roma.
Annamaria Pulsoni, infermiera caposala Hospice di Teramo socio SICP.
Elena Quarantelli, medico di medicina generale Comune di Fiorenzuola d’Arda Ausl di Piacenza.
Maria Adelaide Ricciotti, medico palliativista dell’Hospice Villa Speranza socio SICP.
Marcello Ricciuti, Direttore U.O.C. Hospice e Cure Palliative Azienda Ospedaliera S. Carlo di Potenza Coordinatore SICP Basilicata.
Francesca Rizzi, medico di Cure Palliative Hospice Villa Speranza Roma socio SICP.
Tatiana Rocchi, infermiera Antea.
Stefano Rosa, oncologo palliativista, Roma, socio SICP.
Roberto Rossi, responsabile medico Hospice S. Raffaele Rocca di Papa.
Antonio Ruggiero, oncologo pediatra Policlinico Gemelli.
Sonia Russi, volontaria Antea.
Dario Sacchini, Prof. Aggregato di Bioetica Università Cattolica Roma.
Margherita Salerno, responsabile medico dell’Hospice S. Antonio da Padova Roma socio SICP.
Luisa Sangalli, medico palliativista Hospice Villa Speranza di Roma.
Francesco Scarcella, medico palliativista Hospice Villa Speranza Roma.
Ester Schiavon, medico palliativista Padova.
Andrea Scotti, medico palliativista S. Camillo Roma.
Chiara Spoto, oncologa palliativista Istituto Neurotraumatologico Italiano di Grottaferrata.
Maurizio Stefani, Direttore UOC Anestesia e Terapia del Dolore Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale socio SICP.
Maria Consiglia Stefanelli, infermiera Antea.
Michela Tomasiello, oncologa palliativista Rete Cure Palliative di Olbia.
Valeria Tomasini, medico Antea Roma.
Grazia Tortorelli, Hospice S. Raffaele Rocca di Papa.
Mario Tucciarone, infermiere assistenza domiciliare malati di SLA Formia.
Vincenzo Valentini, Direttore Polo Scienze Oncologiche ed Ematologiche e Area Radioterapia Oncologica Gemelli.
Lavinia Valeriani, Hospice S. Raffaele Rocca di Papa.
Chiara Venditti, medico palliativista Hospice S. Marco di Latina.
Giovanni Vitale, Dirigente in anestesia e rianimazione, responsabile Terapia del Dolore e Coordinatore Cure Palliative presso la struttura Asl di Brindisi.
Iris G. Volante, Presidente Antea Cassino.
Silvana Zambrini, Responsabile Volontari Antea vice Presidente FAVO consulente rete oncologica Regione Lazio socio SICP.

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