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Giuseppe Conte gongola, e ne ha motivo. Ha trovato un argomento forte ed efficace per scavare un solco tra sé e il Pd, sfruttando bene l’involontario assist offertogli da Repubblica (il “giornale-partito” col Pd intorno).
Il mai del tutto compiuto leader pentastellato, che sempre ha dovuto subire le angherie del padre-padrone Beppe Grillo, finendo schiacciato nel confronto caratteriale con il fondatore incendiario e rivoluzionario, che pareva destinato al ruolo di esecutore testamentario di un partito passato dalle stelle alle stalle, non avrebbe potuto chiedere di meglio. Il Pd, more solito, si è fatto trascinare dai suoi maître à penser su una linea cervellotica, astratta, intellettualoide e lui – zac – ne ha approfittato.
La manifestazione per l’Europa voluta dai sindaci di Bologna Matteo Lepore e di Firenze Sara Funaro in piazza Maggiore a Bologna, 6 aprile 2025 (foto Ansa)
Pace e riarmo
Stiamo parlando di Ucraina, di guerra, di piani europei di riarmo e delle due diverse piazze ch...
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