La Francia è pronta a cancellare il padre. «Rottura antropologica»

Di Leone Grotti
24 Settembre 2019
Comincia oggi il dibattito all'Assemblea nazionale sulla "Pma per tutte". L'Accademia nazionale di medicina avvisa: «Concepire un bambino senza padre è pericoloso»

«Concepire in modo deliberato un bambino senza padre costituisce una rottura antropologica importante che non è senza rischi per il suo sviluppo psicologico e per la sua crescita». È con un intervento forte e motivato, riportato da Le Monde, che domenica l’Accademia nazionale di medicina si è inserita nel dibattito francese sull’estensione della fecondazione assistita a donne sole e coppie lesbiche. Oggi l’Assemblea nazionale comincia a discutere della misura, la più importante della legge bioetica, e dovrà fare i conti anche con l’avviso dell’importate istituto.

TENERE CONTO DEI DIRITTI DEL BAMBINO

L’Accademia «riconosce il desiderio di maternità di tutte le donne a prescindere dalla loro situazione», ma spiega che «bisogna anche per l’uguaglianza dei diritti tenere conto del diritto di ogni bambino ad avere un padre e una madre laddove è possibile». L’intervento della comunità scientifica è dovuto al fatto che «la figura del padre resta fondante per la personalità del bambino come ricordano gli psichiatri infantili, i pediatri e gli psicologi. È nostro dovere sollevare un centro numero di riserve legate alle possibili conseguenze mediche» della legge.

La “Pma per tutte“, ribattezzata anche “Pma senza padre”, permetterà a ogni donna tra i 18 e i 43 anni, anche in assenza di problemi legati all’infertilità, di concepire un figlio a spese dei contribuenti con l’aiuto di un donatore anonimo. Il donatore non comparirà nell’atto di nascita e i bambini risulteranno anche legalmente figli di due madri. La legge, osteggiata dall’82 per cento dei francesi secondo un sondaggio Ifop, autorizza per la prima volta la nascita di bambini «progettati» per non avere un padre.

I DUBBI DEI MACRONIANI

Il ministro della Salute francese, Agnes Buzyn, ha subito reagito piccata alle argomentazioni dell’Accademia, tacciandole di essere «false e datate» e sottolineando che «gli studi a nostra disposizione sui bambini cresciuti in famiglie monoparentali non sono affatto inquietanti». Buzyn nei suoi commenti elude abilmente il punto: il problema non è infatti che un bambino cresca in una famiglia con un solo genitore, ma che venga fatto nascere volontariamente e grazie all’aiuto della tecnica senza il padre.

L’intervento dell’Accademia riflette i timori di parte della maggioranza parlamentare francese. La deputata macroniana Marie Tamarelle-Verhaeghe aveva depositato in commissione un emendamento, respinto, nel quale proponeva di limitare l’estensione della fecondazione solo alle coppie di donne e non alle donne single. Secondo la militante Lrem bisogna riconoscere che «la nascita di un bambino è legata a un progetto condiviso da due persone», solo questo impegno «permette la necessaria alterità e garantisce la presenza di un terzo nella relazione madre-bambino».

FALSIFICARE LA FILIAZIONE

Per quanto l’intervento (bocciato) di Tamarelle-Verhaeghe rifletta una qualche verità, non fa che confermare la confusione antropologica e biologica che regna nelle stanze dei bottoni francesi. L’alterità cui tutti gli psicologi del mondo fanno riferimento come necessaria per la crescita dei bambini non è infatti banalmente numerica, ma riguarda la differenza tra uomo e donna. Sostituire “madre e madre” a “madre e padre” non significa rispettare l’alterità ma duplicare l’identità.

Scrivere inoltre sull’atto ufficiale di nascita dei bambini nati da fecondazione in una coppia omosessuale di donne “madre” e “madre” è una falsificazione bell’e buona. Ridurre il ruolo del padre a materiale genetico da manipolare in laboratorio per l’inseminazione artificiale non lo fa scomparire. Un colpo di spugna legislativo non può cancellare millenni di evidenze sulla realtà del concepimento degli esseri umani. Farlo significa, come sottolineato dall’Accademia, istituzionalizzare «una rottura antropologica». La Francia e il suo presidente Emmanuel Macron sono proprio sicuri che falsificare in modo grottesco la filiazione sia il modo migliore di proseguire sulla strada dell’uguaglianza dei diritti per tutti?

@LeoneGrotti

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