Contenuto riservato agli abbonati

La «deriva orbaniana» del Pd sui migranti

Di Leone Grotti
12 Aprile 2024
Il Parlamento europeo approva l'accordo sui migranti, frutto di un importante compromesso tra le diverse sensibilità sul tema. Il gruppo di Elly Schlein, in difficoltà, non vota con i socialisti ma con Orban e Lega pur di contrastare la Meloni
Operazione di soccorso di migranti a Lampedusa
Operazione di soccorso di migranti a Lampedusa (Ansa)

Il Pd accusa ogni giorno Giorgia Meloni di «deriva orbaniana», ma farebbe bene a farsi qualche domanda all'indomani dell'approvazione da parte dell'Europarlamento del nuovo Patto su migrazione e asilo. Il gruppo di Elly Schlein a Bruxelles ha votato in aula come la Lega e il partito di Viktor Orban, bocciando la maggior parte dei provvedimenti, tanto da far domandare provocatoriamente al presidente del Ppe, Manfred Weber, se i dem «siano ancora europeisti». L'accordo sul tema dei migranti, forse il più spinoso di tutti, è frutto di un grande compromesso, come spesso accade in Unione Europea, e in quanto tale non può certo essere definito perfetto. Ma scioglie, almeno sulla carta, alcuni nodi gestionali che hanno sempre creato enormi problemi all'Italia. Ed è per questo che Fratelli d'Italia applaude al risultato, mentre Lega e Pd mugugnano: i primi perché rischiano di perdere un argomento che ha sempre permesso loro di lucrare molti voti in campagna elettorale, i secondi perché si trov...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati