La Cina fornisce materiale bellico non letale alla Russia

Di Leone Grotti
25 Gennaio 2023
Per la prima volta aziende statali cinesi hanno venduto a Mosca giubbotti ed elmetti protettivi. Per gli Usa la prospettiva è «preoccupante». Se il sostegno si allargasse, la guerra in Ucraina potrebbe cambiare
L'incontro virtuale a fine dicembre tra i leader di Russia e Cina, Putin e Xi

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La Cina sta sostenendo la Russia fornendo al suo esercito aiuti militari, per quanto non letali. Lo ha rivelato Bloomberg, secondo cui l’amministrazione Biden ha chiesto conto a Pechino del materiale fornito a Mosca da alcune aziende statali cinesi. Secondo quanto riportato dalla Cnn, non si tratterebbe di armi ma di giubbotti ed elmetti protettivi per l’esercito.

Il sostegno limitato della Cina alla Russia

Fino ad ora la Cina si è rifiutata di appoggiare l’invasione russa, invocando una soluzione diplomatica al conflitto e l’astensione dall’utilizzo di armi nucleari. Se da una parte Xi Jinping non ha mai criticato l’alleato per aver attaccato l’Ucraina, dall’altra non l’ha sostenuto con l’invio di armi, come fatto invece dai paesi Nato con Kiev. Nonostante questo, il governo cinese si è sempre opposto all’idea di poter essere soggetto a sanzioni qualora volesse aiutare il Cremlino: la Cina infatti riconosce soltanto le sanzioni approvate dalle Nazioni Unite e non da singoli paesi.

Pechino ha però aumentato il suo scambio commerciale con Mosca, soprattutto nel settore energetico, per sopperire ai mancati acquisti di gas e petrolio da parte dell’Europa. Le importazioni cinesi dalla Russia sono cresciuta del 50% nel 2022 rispetto al 2021, mentre le esportazioni sono salite del 13%.

Usa: «Sviluppo preoccupante»

Ora sembra però che la Cina abbia deciso di fare un passo in avanti nella sua politica di appoggio alla Russia. Sarebbe la prima volta dall’inizio del conflitto. Anche se non è ancora chiaro quanto il governo cinese sia a conoscenza degli aiuti forniti da alcune aziende di stato alla Russia, è improbabile che una mossa così importante non abbia avuto l’imprimatur dei vertici del Partito comunista.

Non a caso, un funzionario americano descrive alla Cnn lo scenario come «preoccupante». Un secondo funzionario ritiene che gli Usa dovrebbero subito intervenire per fermare Pechino. Per quanto l’aiuto offerto sia ancora trascurabile, non si può dimenticare che anche gli aiuti occidentali all’Ucraina sono iniziati con la fornitura di materiale bellico non letale. E dopo neanche un anno, la Germania, il paese più riluttante a fornire aiuti, ha accettato che altri stati europei consegnino a Kiev uno dei propri armamenti più letali, i carri armati Leopard 2.

Se poi, come anticipato dal Wall Street Journal, gli Stati Uniti annunceranno questa settimana l’invio di tank Abrams M1 all’Ucraina, Berlino non potrà rifiutare i propri Leopard 2.

L’intervento della Cina cambierebbe la guerra

All’inizio del conflitto Pechino sarebbe stata intenzionata a vendere armi a Mosca per rafforzare il suo esercito, spiega ancora la Cnn. Ma avrebbe poi cambiato idea per non irritare Usa e Ue, i suoi principali partner commerciali.

Se le difficoltà incontrate dalla Russia sul terreno in Ucraina avessero convinto Xi Jinping a far cadere il veto sugli aiuti militari a Mosca, lo scenario della guerra potrebbe cambiare completamente, portando a una “escalation” senza precedenti.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

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