La cena di Osvaldo per l’unità della Roma

Di Redazione
12 Dicembre 2011
Osvaldo ha invitato tutti a cena dopo aver rifilato un colpo sul volto a Lamela. E la Roma le ha prese dalla Fiorentina

Nei momenti difficili bisogna essere uniti. È l’elisir della Roma di Luis Enrique. Fu così dopo la prematura eliminazione dall’Europa League, quando, per ricompattare il gruppo, Totti aveva offerto una cena ai compagni. Ma non dev’essere bastato visto il recente sganassone di Osvaldo a Lamela. La società ha preso subito posizione, fermando l’attaccante nel match contro la Fiorentina. Così, per farsi perdonare, anche lui ha invitato tutti a cena (purtroppo però il castigo non gli è stato risparmiato).

FOLLIA. Bel gesto. Peccato che con la pancia piena non si vince. È stato così dopo la cena offerta da Totti. E dopo quella di Osvi, ecco l’unità dei romani nell’allucinante sconfitta di Firenze: un’espulsione e un gol subìto in 10 minuti. E sul due a zero Gago decide bene di trebbiare un viola per andare a farsi la doccia anzitempo. Poi, come se non bastasse, Bojan invece di far gol si mette a fare il portiere. Altro rosso e tre a zero. Insomma, viva l’amicizia, viva i bucatini, viva l’unità della squadra. Ma la prossima volta meglio una rissa di gruppo.

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