Il Comune di Lione vuole sbattezzare le strade che portano nomi sgraditi alla «nuova sinistra». Negli Usa l’ideologia woke arretra, «ma da noi continua a persistere», dice il saggista Brice Couturier
Una statua di Voltaire a Parigi, imbrattata nel 2020 dagli attivisti francesi di Black Lives Matter (foto Ansa)
Lo scorso 14 novembre, la giunta ecologista di Lione, guidata da Grégory Doucet, ha promesso “l’avvio di una riflessione” sulla possibilità di sbattezzare le strade della città che portano il nome di personaggi considerati “infrequentabili” secondo le idee e i rapporti di forza del presente, a partire dalle figure del colonialismo francese in Africa.
Il maresciallo Thomas Robert Bugeaud, nato nel 1784, figura di spicco delle truppe napoleoniche, che partecipò alla battaglia di Austerlitz e venne mandato in Algeria per reprimere la resistenza locale diventandone il governatore generale, è in cima alla lista dei personaggi da abbattere.
Leggi anche
«Spegnete la cattedrale» e altre follie dei sindaci green in Francia
Le performance “ecosessuali” davanti ai bambini in Francia
L’ultima idiozia dei Verdi francesi: le piste ciclabili “gender free”
«Chiediamo al sindaco Grégory Doucet di sbattezzare questa strada che porta il nome del maresciallo Bugeaud, gran...