La Camera mette i paletti al metodo Stamina. E Vannoni si arrabbia: «Una sconfitta»

Di Redazione
15 Maggio 2013
La commissione approva gli emendamenti al decreto Balduzzi. Bagarre fuori da Montecitorio con dure accuse a Lorenzin, Farmindustria e Brunetta

Il metodo Stamina potrà essere portato avanti ma con una serie di paletti. La commissione Affari Sociali della Camera, dopo una serie di audizioni, ha approvato all’unanimità 4 emendamenti al decreto legge Balduzzi in materia di sanità, in particolar modo gli emendamenti riguardano il contestato metodo Stamina. Stanziati 3 milioni di euro. Il testo arriverà in aula venerdì 17.
Pierpaolo Vargiu, presidente e relatore della Commissione, ha detto che «abbiamo voluto consentire la possibilità di fare una sperimentazione clinica con le staminali, e in questo caso a Stamina Foundation. Ma con un unico paletto: ciò che danno non deve essere nocivo ai pazienti».

OK MA CON PALETTI. In altre parole, significa che si è dato l’ok alla sperimentazione di terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali, quelle usate con il metodo Stamina, ma riconducendole sotto la sorveglianza e tutela del ministero della Salute che si avvarrà del contributo dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), Istituto Superiore di Sanità (Iss) e Centro Nazionale Trapianti (Cnt). Nell’emendamento si legge infatti che «il ministero della Salute avvalendosi dell’Aifa e del Cnt, promuove lo svolgimento di una sperimentazione clinica, coordinata dall’Iss, condotta anche in deroga alla normativa vigente», ma «a condizione che i medicinali, per quanto attiene la sicurezza del paziente, siano preparati in conformità alle linee guida del regolamento europeo 1394 del 2007».

«UNA SCONFITTA». Per Stamina, in sostanza, una sconfitta. Come ha detto lo stesso Vannoni: «Per noi le modifiche apportate al decreto Balduzzi sembrerebbero una sconfitta. Tutto, da quello che possiamo vedere al momento sul testo, sembra ricondotto alla produzione dei farmaci. La produzione con le cellule staminali secondo il nostro metodo così non funziona». Vannoni cercherà una sponda politica in Sel e nel movimento di Grillo: «I parlamentari di Sel e 5 Stelle che abbiamo incontrato – ha spiegato all’Adnkronos Salute – approfondiranno questo punto, ovvero la necessità che noi poniamo di produrre le cellule in laboratori non farmaceutici, cioè in laboratori adatti specificamente per i trapianti. Questo permetterà a Stamina di poter aderire ad una piena sperimentazione. Abbiamo fiducia che si possa ancora fare qualcosa».

«ASSASSINI VERGOGNATEVI». Al di fuori di Montecitorio si è svolta una manifestazione delle famiglie dei malati curati da Stamina. Palloncini rosa e azzurri e cartelli con le scritte «sì alla vita, sì a Stamina». Numerose mamme e alcuni padri che hanno esibito una bara con la richiesta di aiutare «tutti i bimbi malati a potersi curare». Emblematici alcuni slogan sui manifesti: «Avrete i nostri figli sulla coscienza», «Assassini, vergognatevi», «Lasciateci curare, i bambini non si toccano», «Non è la malattia ad ucciderci, siete voi a condannarci a morte». I manifestanti hanno anche urlato slogan contro il ministro della Salute: «Lorenzin assassina». Alcuni centauri sono intervenuti a sostegno dei manifestanti facendo rombare le proprie moto.

«LOBBY» E SMENTITE. Prima che fosse resa nota la decisione, Vannoni aveva usato parole pesanti contro la Commissione: «Si vuole riportare tutta la sperimentazione sotto il controllo dell’Agenzia del farmaco, ma così non potremmo più applicare la nostra metodica. Se la sperimentazione verrà fatta nei laboratori farmaceutici, passeranno degli anni». Contro la sua terapia, ha detto Vannoni è in atto l’azione della «lobby Agenzia del Farmaco-Farmindustria, per cercare di distruggere questa possibilità di cura». Duro l’attacco al ministro della Salute: «Lorenzin – ha detto Vannoni – usa lo stesso portavoce dell’ex ministro Sacconi, la cui moglie è direttore generale di Farmindustria. Anche Renato Brunetta è stato consulente di Farmindustria».
Di lì a poco, dopo le parole di Vannoni sono arrivate le smentite e gli annunci di querela. Farmindustria in una nota ha precisato che «le parole del presidente di Stamina, Davide Vannoni, espresse a mezzo stampa, sono prive di qualsiasi fondamento. Contrariamente a quanto dichiarato da Vannoni, Farmindustria non è mai intervenuta sul protocollo Stamina. Altrettanto falsa è la dichiarazione che l’onorevole Renato Brunetta sia stato consulente di Farmindustria. Non lo è e non lo è mai stato».
Brunetta, presidente dei deputati del Pdl: «In merito alle dichiarazioni rilasciate dal presidente di Stamina, Davide Vannoni, comunico che ho già dato mandato ai miei legali di perseguire nelle sedi opportune l’autore di queste false affermazioni».
Il ministero della Salute: «In merito a quanto dichiarato a mezzo stampa dal presidente di Stamina Davide Vannoni si precisa che l’affermazione riguardante il Portavoce del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin è destituita di ogni fondamento e palesemente strumentale».

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1 commento

  1. Michele

    Qualcuno sta esercitando con competenza e dedizione la professione di ciarlatano. Le domande di brevetto del cosiddetto “metodo” non vengono prese in considerazione dall’ufficio USA, per manifesta ovvieta’ (non e’ brevettabile un processo naturale) e per banalita’ della ideazione (e’ facilissimo coltivare cellule pluripotenti mesenchimali e differenziarle – sai che idea). ll mitico protocollo in inglese e online non esiste (chiamata in correo di ciarlatanesimo anche del web?). Eppure i responsabili della sanita’ stanziano 3 milioni di € per una cosiddetta sperimentazione. Persino alcuni medici credono ai ciarlatani. Mentre lorsignori manifestanti vocalizzano a Roma. I piu’ nauseabondi sono gli urlatori del diritto di compassione. Poveri illusi, ma disposti a farsi circuire. Di Bella, poi Zamboni, adesso Stamina: venghino signori, piu’ gente entra piu’ bestie si vedono.

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