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La battaglia più difficile di sant’Agostino

Di Fabrice Hadjadj
30 Marzo 2024
Eri il convertito che sognava una bella sintesi fra Paolo e Plotino. Oggi sei un vecchio pastore di pecore malaticce, allo stesso tempo sparpagliate e rognose. Scrivi contro Giuliano mentre preghi per lui
Sant'Agostino Piero Della Francesca
L'opera "Sant'Agostino" alla presentazione della mostra "Piero Della Francesca. Il polittico agostiniano riunito" al museo Poldi Pezzoli, Milano 19 Marzo 2024 (foto Ansa)

«Miserere mei, Domine: vide humilitatem meam de inimicis meis…». È il versetto che su tua richiesta Possidio ha affisso al muro della camera. Eppure conosci tutto il salterio a memoria. Hai forse paura di dimenticare in punto di morte? Forse non dimentichi niente, ma ricordi sin troppo bene la tua miseria. E più ancora della tua miseria le tue vittorie – quelle vittorie di ieri che sono diventate le tue guerre di oggi.
Com’è difficile questo combattimento su due fronti, esterno e interno. Più difficile ancora quando si tratta di combattere l’alleato delle nostre prime battaglie. Che in realtà non era un alleato, ma una specie di figlio. Questa vecchiaia che volevi consacrare al raccoglimento è tormentata da incessanti polemiche.
A causa della tua notorietà – tante orecchie protese alla tua minima parola – senti il dovere di rileggere le tue lettere, di classificarle e di correggerle come già hai revisionato le tue opere nelle severe Ritrattazioni: non tramandare niente che non...

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