
L’11/9: gli Usa «se la sono voluta»
La propaganda antiamericana ha fatto breccia: stando a un sondaggio demoscopico, la maggioranza degli europei è convinta che la politica estera degli Usa ha contribuito a causare gli attacchi terroristici dell’11 settembre. Lo hanno appurato il German Marshall Fund degli Stati Uniti e il Chicago Council on Foreign Relations, che hanno commissionato un’inchiesta sulle convinzioni di europei e americani circa le questioni di politica internazionale ad un anno dagli attentati. Il rapporto finale prende il nome di Worldviews 2002 e i suoi risultati sono il prodotto di 9.000 interviste a cittadini americani e di sei paesi europei considerati amici degli Usa: Regno Unito, Francia, Germania, Olanda, Italia e Polonia. I cittadini francesi sono il gruppo di popolazione europea che più punta il dito: il 63 per cento di loro sembra convinto che lo zio Sam se l’è voluta; i meno antiamericani – e forse ad alcuni sembrerà una sorpresa – sono proprio gli italiani: quelli convinti che Osama incarna la giustizia immanente contro i crimini della politica estera Usa sono poco più della metà del campione, cioè il 51 per cento. Anche su tutto ciò che costituisce una minaccia per la sicurezza europei ed americani hanno percezioni diverse: che si tratti del terrorismo internazionale, della produzione di armi di distruzione di massa da parte dell’Irak, delle tensioni fra India e Pakistan, della trasformazione della Cina in una superpotenza, di nuove ondate migratorie e di rifugiati, gli americani si dichiarano sempre più allarmati degli europei, con differenziali oscillanti fra i 22 e i 37 punti percentuali.
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