Per una manciata di voti la Legge sul ripristino della natura, che in questi mesi ha esacerbato il dibattito politico europeo, alimentando ulteriormente la polarizzazione del confronto sui temi ambientali e il Green Deal, ha passato l’esame del Parlamento europeo. Lo scorso 12 luglio, gli eurodeputati riuniti a Strasburgo si sono espressi con 336 voti a favore della legge modificata e 300 contrari, con 13 astensioni, in quello che secondo l’eurodeputato Massimiliano Salini (Forza Italia/Ppe) rappresenta «un passo indietro per l’agricoltura, le imprese e la vita dei cittadini, ma un passo avanti per una possibile nuova maggioranza».
«Basta norme contraddittorie»
In un’intervista a Tempi Salini delinea le criticità di una legge frutto sia di pressioni lobbistiche che di un nuovo «populismo» ambientale, presentata come assolutamente fondamentale dai suoi promotori - il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans e i gruppi della sinistra europea - ma che di fatto...
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