
L’Egitto mette al bando le attività di Hamas nel paese e dà un’altra spallata ai Fratelli Musulmani
Una corte egiziana ha messo al bando stamattina tutte le attività di Hamas in Egitto, inferendo un altro colpo all’organizzazione terrorista palestinese che governa la Striscia di Gaza. La corte ha anche chiesto che gli uffici di Hamas nel paese vengano confiscati e i loro beni congelati. L’anno scorso un gruppo di avvocati egiziani aveva aperto la causa chiedendo che l’organizzazione venisse considerata come terrorista dal governo.
TUNNEL DISTRUTTI. Da quando i militari hanno preso il potere in Egitto nel luglio 2013, deponendo il presidente dei Fratelli Musulmani Mohamed Morsi dopo un anno di governo disastroso, hanno fatto distruggere già 1.200 tunnel vitali per Hamas, che venivano usati per portare di contrabbando all’interno della Striscia di Gaza cibo, armi e veicoli solitamente vietati dal blocco israeliano.
FRATELLI MUSULMANI. L’esercito ritiene da sempre Hamas una minaccia alla sicurezza nazionale del paese. L’organizzazione è nata infatti come “braccio armato” dei Fratelli Musulmani, e durante l’anno di governo di Morsi hanno tenuto proprio in Egitto le loro elezioni interne. Ma la Fratellanza è invisa al potere egiziano ed è stata definita nel dicembre scorso come terrorista.
Una delle accuse frequenti del governo ad Hamas è anche quella di appoggiare gli attentati degli islamisti nella penisola del Sinai, che negli ultimi mesi si sono fatti più frequenti e violenti. Hamas ha rigettato la decisione della corte e ha accusato l’Egitto di «danneggiare la causa palestinese».
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Anche in Italia dovremmo emulare gli Egiziani e mettere al bando gli estremisti religiosi dalla vita politica del nostro paese.