L’ambiente digitale come spazio di relazione

Di Silvia Dadà
01 Settembre 2024
Silvia Dadà (Università di Pisa) reagisce al saggio di Adriano Fabris sull'ecologia degli ambienti digitali pubblicato su "Lisander", il substack nato dalla collaborazione tra Tempi e Ibl
Tutti con lo smartphone in mano alla Australian Fashion Week 2023
Tutti con lo smartphone in mano alla Australian Fashion Week 2023 (Ansa)

Il saggio di Adriano Fabris offre una fotografia dell’attuale situazione in cui ci troviamo a vivere, in una realtà pervasivamente tecnologica che dobbiamo abitare, ma senza per questo subirne le modalità. Se infatti, da un lato, non possiamo rifiutare ingenuamente il rapporto con le ICT’s, allo stesso tempo non possiamo nemmeno arrenderci a una passiva adesione alle leggi che la tecnologia ci impone. Da qui l’importanza di un’etica e di una politica degli ambienti digitali, che si riflette, tra le cose, nell’impegno istituzionale per la costruzione di una cittadinanza digitale. Vorrei in questa discussione provare a sviluppare ulteriormente la metafora spaziale dell’ambiente digitale attraverso uno sguardo sulle differenti forme di relazione tra essere umano, tecnologia e mondo che possiamo rintracciare. Questo mi porterà a concludere per un approccio di cura dell’ambiente digitale. […]

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