
Kissinger “difende” Arafat
«Basta con questa ossessione israeliana per Arafat». L’avessero detto i diplomatici dell’Unione Europea, o i leader arabi moderati, o il segretario dell’Onu, nessuno ci avrebbe fatto caso. Ma l’impressione è tutta diversa se a esprimere così la propria impazienza è Henry Kissinger, celeberrimo ex segretario di Stato americano, per di più di origini ebraiche. La dichiarazione è arrivata qualche giorno fa durante un’intervista alla Cnn. «In questa maniera -ha aggiunto- gli israeliani allontanano l’attenzione dell’opinione pubblica dagli attentati suicidi e la calamitano sulla personalità di Arafat: è un errore tattico». Alla domanda “pensa che Arafat sia un terrorista?” ha risposto: «Sta manovrando fra le differenti fazioni, che sono fatte sia di terroristi che di negoziatori. Non è mai stato un grande leader, ma un grande manipolatore di punti di vista differenti. Vuole mantenere aperte le due opzioni, e comprende la pressione che gli attentatori suicidi rappresentano».
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