La Corea del Nord vieta alle donne di andare in bici. Ma non c’è da ridere: «Gravissimo per l’economia»

Di Leone Grotti
16 Gennaio 2013
Il divieto, vigente dagli anni '90 e spiegato con una leggenda su Kim Jong-il, è stato prima tolto e poi reintrodotto dal dittatore Kim Jong-un. Fonti: «Le biciclette sono essenziali in Corea del Nord, non c'è altro mezzo di trasporto».

È giusto e decoroso che le donne vadano in bicicletta? D’istinto verrebbe da dire di sì ma il dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un e il “Caro leader”, suo padre, Kim Jong-il non la pensano allo stesso modo. Qualche mese fa era circolata la notizia che il divieto vigente da vent’anni circa per le donne di andare in bicicletta nel paese comunista era stato eliminato. Purtroppo però ora è stato reintrodotto.

LA LEGGENDA DI KIM JONG-IL. Di nuovo, perché le donne non dovrebbero andare in bici, specie in un paese dove la stragrande maggioranza della popolazione non può permettersi una macchina? Leggenda vuole che il divieto, ordinato dall’allora dittatore Kim Jong-il negli anni ’90, fosse dovuto alla morte della figlia di un alto ufficiale, investita da una macchina mentre girava in bici nella capitale Pyongyang. Successivamente, i media giustificarono il divieto affermando che non è decoroso per una donna guidare una bicicletta, un’immagine femminile «contraria alla morale socialista». Questa giustificazione, però, è poco credibile dal momento che la Corea del Nord non è l’Arabia Saudita né l’Indonesia. Sembra più veritiera invece la leggenda: non c’è niente di cui stupirsi, infatti, se si pensa che Kim Jong-il è conosciuto in Nordcorea come l’inventore dell’hamburger e del telefono invisibile.

SEQUESTRO BICI. Ad ogni modo il 10 gennaio il divieto è stato reintrodotto dopo che Kim Jong-un, figlio del “Caro leader”, aveva deciso di toglierlo a fine 2o12. Secondo fonti interne alla Corea del Nord di Daily NK «non solo la polizia ferma le donne che vanno in bicicletta ma vieta loro anche di sedersi dietro a un uomo. Chi viene trovato in flagranza di reato, è multato, oppure gli viene confiscata la bicicletta».

«GRAVE PER L’ECONOMIA». Verrebbe da riderci su e da bollare il tutto come l’ennesimo caso di assurdità proveniente dal paese considerato il “buco nero del mondo”. La nuova norma, però, ha risvolti pesanti per la popolazione: «Le biciclette sono essenziali in Corea del Nord. La gente non ha macchine, moto o altri mezzi di trasporto. Le bici sono anche molto utili: le donne possono andare e venire dai pochi mercati e portare in giro i figli. Inoltre, in quelle regioni dove si può pescare, le bici sono usate per portare il pesce nelle province più interne del paese. Questo divieto potrebbe aggravare di molto l’economia del paese». E che l’economia della Corea del Nord possa essere aggravata dal divieto per le donne di andare in bici, spiega molte cose.

@LeoneGrotti

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