
A Jesi la prima mondiale di un’opera tratta da un testo di Camilleri

Un’opera in un atto, Il colore del sole, tratta dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri avrà la prima assoluta l’8 settembre al XVII Festival Pergolesi Spontini a Jesi prima di andare a Modena (che la co-produce) ed in altre città. La musica è di Lucio Gregoretti, la direzione di Gabriele Bonolis e la regia di Cristian Taraborrelli. Il romanzo tratta di un “diario di Caravaggio”.
Il romanzo è, ovviamente, un giallo. Tutto nasce da un viaggio da Roma a Siracusa dove Camilleri mancava da molti anni, per assistere a una rappresentazione nell’antico teatro greco. Lo spettacolo non è stato molto soddisfacente anche perché Camilleri vi ha dovuto assistere strizzato da uno spettatore di ampie proporzioni seduto sul gradino accanto: un vicino poco gradevole, vestito alla buona e che puzza di pesce. Tornato in albergo per cambiarsi d’abito e recarsi a cena a casa di amici «grande fu la mia meraviglia quando, nel trasferire gli oggetti personali da un vestito all’altro, m’accorsi di avere dentro alla tasca sinistra della giacca indossata per andare al teatro un biglietto che non ricordavo d’averci messo». Da questo momento il racconto assume le tinte del giallo: Camilleri, ormai protagonista del racconto, per vie tortuose viene in possesso del diario autografo del Caravaggio scritto durante il soggiorno del pittore nell’estate del 1607 a Malta e in Sicilia. Dalla trascrizione di Camilleri del diario, scritto in una lingua seicentesca incolta e involuta, risalta l’ossessione dell’artista per il “sole nero” che caratterizza e illumina la travagliata vita di Caravaggio e la sua arte.
L’opera è lo spettacolo più atteso del Festival che dal 7 agosto al 17 settembre si svolge a Jesi, Maiolati Spontini e in altri luoghi d’arte della provincia di Ancona. Il Festival ha come tema il “Falso d’Autore”, un lungo viaggio alla scoperta di false attribuzioni, travestimenti, parodie, biografie immaginarie di grandi artisti, partendo da Giovanni Battista Pergolesi, morto ventiseienne, dopo pochi, geniali anni di febbrile attività, e immediatamente oggetto d’interesse e di mistificazione da parte dell’Europa musicale. Oltre ai falsi pergolesiani, il Festival offre la riscrittura dello Stabat Mater operata da Johann Sebastian Bach, e falsi d’autore dal Settecento (Vivaldi e Albinoni) al Novecento. Cinque sono le direttrici lungo le quali la programmazione del Festival si muove (Contaminazioni / Mutamenti / Biografie immaginarie / Travestimenti / Falsi da Leggere), alla scoperta di capolavori inediti, nelle revisioni critiche della Fondazione Pergolesi Spontini.
Il Festival non presenta solo musica classica o “alta” ma anche jazz in collaborazione con Jesi Jazz Festival, con concerti incentrati sull’arte della variazione nel centro storico della città marchigiana.
Novità di questa edizione, il percorso “Festival in progress” con due sezioni: “Contaminazioni” dal 7 al 10 agosto, “Mutamenti”, dal 29 al 30 agosto, spettacoli nei quali la tradizione clownistica e le tecniche del circo contemporaneo dialogano con l’esecuzione dal vivo di musiche della tradizione popolare ma anche del repertorio colto, dal barocco al Novecento. Le manifestazioni, in collaborazione con El Grito – Circo contemporaneo all’antica, animeranno la Piazza delle Monachette a Jesi.
Dal 1 al 17 settembre, il XVII Festival Pergolesi Spontini propone appuntamenti musicali su tre binari: “Biografie immaginarie” di uomini illustri; “Travestimenti” di musiche e testi che variano di genere – dal sacro al profano o passano da un autore all’altro, in un gioco di appropriazioni o di false attribuzioni; “Falsi da leggere” testi di illustri o anonimi falsari, costruiti ad arte per condizionare l’opinione pubblica o per ingannare il mondo letterario, che hanno trovato eco nell’ispirazione di musicisti importanti.
Inaugurazione il 1° settembre, a Jesi, con tre appuntamenti che si susseguono: lo Stabat Mater di Pergolesi – eseguito dall’ensemble Le Banquet Céleste, diretto da Damien Guillon che canta anche la parte del contralto, accanto al soprano Emmanuelle de Negri (ore 21, Teatro Pergolesi) – seguito da Stabat Mater in jazz (alle ore 22, Piazza della Repubblica) rilettura del capolavoro pergolesiano con Giuliana Soscia & Pino Jodice Quartet, a cui fa seguito (alle ore 23, sempre in Piazza della Repubblica) Jazzin’ around Baroque, una jam session su temi dal recitar cantando e dal barocco italiano con il soprano Paola Quagliata, Davide Corini pianoforte, Luca Garlaschelli contrabbasso, Nicola Stranieri batteria.
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