
Italicum, accordo Renzi-Berlusconi. Ecco cosa prevede la proposta di legge elettorale
È stato raggiunto un accordo tra Pd e Fi sull’Italicum. Ad annunciarlo è stato il segretario democrat Matteo Renzi via twitter: “Bene così. Adesso sotto con il Senato, le Province, il titolo V. E soprattutto con il Jobsact. Dai che questa è la volta buona”. Poi via facebook: «Mai più larghe intese grazie al ballottaggio, mai più potere di ricatto dei piccoli partiti, mai più inciuci alle spalle degli elettori, mai più mega circoscrizioni. Con l’intesa sulla legge elettorale, nonostante i professionisti della critica, il passo avanti è enorme. Dopo la melina, in qualche settimana si passa dalle parole ai fatti. Ma non fermiamoci qui». I lavori in commissione riprendono nel pomeriggio e potrebbero protrarsi fino a domattina: quasi certamente la nuova legge elettorale già domani pomeriggio arriverà in Aula.
L’ACCORDO. Secondo quanto trapelato, l’accordo tra Berlusconi e Renzi prevede l’innalzamento al 37 per cento per l’assegnazione del premio di maggioranza, la delega al governo per ridisegnare i collegi entro un limite di 45 giorni, l’abbassamento dello sbarramento dal 5 al 4,5 per cento per i partiti in coalizione (definito il “nodo Salva-Lega”). Sono stati decisivi i contatti telefonici intercorsi stamattina tra Renzi e Berlusconi: probabilmente ci potranno essere ulteriori ritocchi, ad esempio alla soglia di sbarramento per i partiti non coalizzati (che è all’8 per cento). Per quanto riguarda la delega al governo, l’accordo prevede che le Camere affidino l’incarico appunto all’esecutivo, ma se il governo non porta a termine il compito entro il limite dei 45 giorni, la materia passerà di nuovo al Parlamento.
MARONI: «FAVOREVOLE A COALIZIONE». Il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni ha subito rilasciato un’eloquente dichiarazione: «La storia della Lega degli ultimi 20 anni è anche storia di coalizione: non per affinità ideologiche, ma sulla base di contenuti e programmi. Io sono favorevole, perché l’esperienza di coalizione che sto facendo al governo della Lombardia, con i colleghi di Piemonte e Veneto ha buoni risultati e penso debba proseguire».
LETTA: «BUONA NOTIZIA». Da Bruxelles dove si trova anche il premier Enrico Letta plaude al raggiunto accordo. «Le riforme istituzionali, la legge elettorale e la fine del bicameralismo paritario che rappresenta una cosa obsoleta nel nostro Paese, sono fondamentali per la stabilità e per mandare avanti il nostro Paese. È una buona notizia per l’Italia se riusciamo a farle».
VENDOLA: «ABBRACCIO CON CAIMANO PORTA MALE». Rimane arroccato sulla propria posizione invece il leader di Sel, Nichi Vendola che ha commentato l’accordo glacialment: «L’abbraccio con il Caimano ha sempre portato male alla sinistra». Oggi la posizione è stata confermata anche dal parlamentare Ciccio Ferrara: «Siamo contrari ad una riforma elettorale che ha come unico scopo quello di limitare la rappresentanza di milioni di cittadini il cui voto non troverebbe nessuna corrispondenza in Parlamento. Siamo pronti a dare battaglia contro questa legge “ForzaItalicum”».
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