Italia-Haiti è Emmanuel Sanon, l’uomo che sconfisse Zoff

Di Emmanuele Michela
11 Giugno 2013
L'amichevole di stasera porta con sé un precedente singolare: nel Mondiale del '74 fu l'attaccante caraibico a rompere il record di imbattibilità del portiere azzurro. Tutto per una Fiat 147 usata.

[internal_video vid=100020]Sarà solo un’amichevole Italia-Haiti. Da una parte la voglia azzurra di farsi una sgambata prima dell’inizio della Confederations Cup, dall’altra i propositi di una Nazionale piccola che vuole ricostruire la sua storia calcistica dopo il terremoto del 2010 (a Rio stasera si raccoglieranno fondi anche per aiutare l’isola) con la speranza di poter tornare prima o poi ad un Mondiale. Saranno in campo oggi al Sao Januario le due selezioni: alle spalle uno stranissimo precedente che profuma proprio di Coppa del Mondo.

QUALIFICAZIONE STORICA. L’anno è il 1974, il teatro l’Olympiastadion di Monaco, dove gli Azzurri giocarono la prima gara dei Mondiali tedeschi. Avversario appunto era Haiti, per la prima e unica volta alla fase finale della massima competizione calcistica per Nazionali. Quel traguardo era stato costruito col duro lavoro di una squadra ben più brillante rispetto ai suoi standard, spinta dalle esigenze del suo dittatore, Jean-Claude Duvalier, che premiò tutti i componenti della rosa con una Fiat 147 usata e un lungo ritiro in Germania ben precedente la data d’inizio del torneo. E l’esordio mise appunto Haiti contro all’Italia, finalista dell’edizione precedente.

FLOP ITALIA. Quel Mondiale alla squadra di Valcareggi andò molto male: una sola vittoria, appunto 3-1 contro Haiti, per un gruppo ricco di nomi di talento, da Capello a Facchetti, da Riva a Rivera, Mazzola, Chinaglia, Pulici. Agli Azzurri andò bene solo la prima partita, cui seguirono un pareggio contro l’Argentina e una sconfitta con la Polonia, che sancirono un prematuro ritorno in patria. E quel Mondiale è anche ricordato per la rete che siglò a Dino Zoff Emmanuel Sanon, da tutti considerato il più grande calciatore haitiano di sempre. Fu il gol del sorprendente vantaggio dei caraibici, ma fu anche la rete che ruppe il record di imbattibilità del portiere azzurro, che non subiva gol da 1142 minuti. Quel primato spetta a livello di Nazionali ancora all’ex numero 1 della Juve, nessuno per ora è riuscito a fare meglio. Ma suona davvero singolare il fatto che a romperlo fu questo giocatore semi-sconosciuto, scattato rapidamente in contropiede, impossibile da contenere per Spinosi e freddo poi nel colpire gli Azzurri.

AL DON BOSCO RITIRATA LA MAGLIA NUMERO 10. L’avventura di Haiti andò poi decisamente male: presero 7 reti con la Polonia, altre 4 dall’Argentina (ma Sanon riuscì a mettere la sua firma) e se ne tornarono a casa con una delle peggiori difese di sempre viste ai Mondiali. Ma per Sanon quel torneo fu l’inizio di una carriera a suo modo fortunata: finì a giocare in Belgio, dove vinse pure una coppa nazionale, poi volò negli Stati Uniti dove divenne anche allenatore. È morto nel 2008 per un cancro al pancreas, dopo essere stato anche selezionatore della sua Nazionale per un paio d’anni: l’Fc Don Bosco, club haitiano che lui guidò alla vittoria del titolo, da allora ha ritirato la sua maglia, la numero 10.

@LeleMichela

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2 commenti

  1. alberto

    sempre interessanti gli articoli di michela, anche con argomenti da “collezionisti”
    mi permetto una sola affettuosa precisazione: quell’italia non perse le successive due partite ma pareggiò con l’argentina e poi venne sconfitta dalla polonia

    1. Emmanuele Michela

      Grazie, correzione accettata con piacere e già inserita!

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