
Istat: per la prima volta dal ’77, più di 3 milioni di disoccupati
Per la prima volta dal 1977 e con un record negativo e storico assoluto, l’Italia assiste al balzo del numero di disoccupati, oltre 3 milioni di persone: un numero che l’Istat ha registrato ad ottobre e che non risulta variato rispetto al mese precedente, ma che è maggiore del 9,9 per cento rispetto all’anno prima (in termini numerici significa che ci sono stati +287mila disoccupati).
SENZA LAVORO UNDER 30. Dei tre milioni di persone senza lavoro, ben 1 milione 68 mila persone hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni (+17 per cento, cioé più 157mila disoccupati rispetto al 2012). Il tasso di disoccupazione tra i giovani tra i 15 e i 24 anni è del 41,2 per cento: è il valore più alto che si sia registrato da quando l’Istat compila le serie trimestrali, dal 1977, che dall’inizio delle registrazioni delle serie mensili, 1994. I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 663mila, +1,4 per cento rispetto al mese di settembre 2013.
GLI OCCUPATI. In Italia, a ottobre 2013, sono risultate occupate 22 milioni 358 mila persone, numero sostanzialmente invariato rispetto al mese di settembre e minore del 1,8 per cento su base annua. Significa che 408mila persone hanno perso lavoro rispetto allo stesso periodo del 2012.
DIMINUISCE LAVORO PRECARIO. I lavoratori “atipici”, cioé chi ha un contratto precario, sono ulteriormente diminuiti nel terzo trimestre 2013, secondo l’Istat: oggi sono 2 milioni e 624mila le persone che hanno un contratto precario, meno di 253mila rispetto all’anno prima (-8,8 per cento): la diminuzione dell’occupazione tra questi tipi di contratto è maggiore rispetto a quelli a tempo indeterminato che rispetto al terzo trimestre 2012 sono diminuiti solo del 1,3 per cento.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!