Istat: ad aprile cala la disoccupazione ma diminuiscono anche gli occupati

Di Redazione
31 Maggio 2011
Secondo stime provvisorie dell'Istat la disoccupazione cala dello 0,2% rispetto a marzo e dello 0,6% rispetto ad aprile 2010. Anche la disoccupazione giovanile in calo dello 0,1%. Cala però anche l'occupazione di 0,2 punti su base mensile ed annua

Il tasso di disoccupazione ad aprile è dell‘8,1%, 0,2 punti in meno rispetto a marzo, e raggiunge il livello più basso dall’agosto 2009, quando era all’8%. Rispetto ad aprile 2010, l’Istat registra un calo di 0,6 punti. In diminuzione anche la disoccupazione giovanile, precisamente di 0,1 punti, attestandosi così al 28,5. Anche il tasso degli occupati però diminuisce: sono 71 mila in meno rispetto a marzo, mentre aumentano di 150 mila unità gli inattivi tra i 15 e i 64 anni. Lo rileva l’Istat in base a stime provvisorie.

Il calo ad aprile degli occupati – comunica l’Istat – arriva dopo il «forte aumento del mese precedente». Inoltre, a confronto con aprile 2010 l’occupazione resta «sostanzialmente stazionaria»: è infatti scesa solo dello 0,1%, pari a 30 mila unità. Il tasso di occupazione si attesta al 56,9%, in calo di 0,2 punti percentuali su base mensile e annua.

Ad aprile, quindi, scendono sia l’occupazione sia la disoccupazione come conseguenza, spiegano i tecnici dell’Istat, di una minore partecipazione al mercato del lavoro. L’aumento del 2% del tasso di inattività secondo il segretario confederale del’Ugl Nazzareno Mollicone, «è preoccupante perchè, oltre a rappresentare la crescente sfiducia nelle possibilità di trovare un’occupazione, indica uno scenario in cui è in aumento il lavoro nero, favorito dalla crisi finanziaria in corso, e cala il tasso di occupazione femminile».

Secondo Mollicone il dato positivo sulla diminuzione del tasso di disoccupazione «non deve far dimenticare la difficile situazione del lavoro in Italia» che necessita di «proposte concrete per incentivare l’occupazione e dare una spinta decisiva verso la ripresa».

Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi conferma una situazione sostanzialmente stabile nella rilevazione Istat confrontata con gli altri primi tre mesi dell’anno. Della ripresa beneficiano per ora prevalentemente «i cassintegrati che vengono richiamati all’attività lavorativa». Il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni sottolinea che «con l’attuale trend produttivo e di sviluppo non si recupera l’occupazione persa dall’inizio della crisi». Secondo il sindacalista «serve una svolta: il governo deve occuparsi di sviluppo, di tenuta ed estensione delle tutele, di politiche industriali ed infrastrutturali, di riforma fiscale».

Per quanto riguarda l’inflazione, il dato resta stabile al 2,6% a maggio. Su base congiunturale si registra un incremento dello 0,1%, in rallentamento rispetto alla crescita dello 0,5% segnata ad aprile. L’inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,3%.

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