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La preghiera del mattino

Le guerre strategiche che agitano il mondo

Di Lodovico Festa
12 Ottobre 2023
La sinistra in preda alla sindrome “né con lo Stato né con le Br” su Israele e Hamas, le ricadute geopolitiche del conflitto ucraino, l’equilibrio che manca e il realismo che serve per evitare la terza guerra mondiale. Rassegna dal web
Manifestanti pro Hamas e contro Israele a Vienna
Manifestanti pro Hamas a Vienna (foto Ansa)

Sulla Zuppa di Porro si scrive: «“Due popoli che soffrono devono essere rappresentati solo dalla bandiera della pace”, ha detto in aula il capogruppo di Europa Verde, Carlo Monguzzi».
Sulla guerra Israele-Hamas, a parte coloro che si schierano con il terrorismo islamista in nome di un delirante antimperialismo, c’è poi una sinistra tentata dalla tragica sindrome del “né con lo Stato né con le Br”, sindrome che ha un qualche spazio grazie alla fragilità delle leadership del fronte progressista italiano.
* * *
Su Scenari economici Giuseppina Perlasca scrive: «Il gasdotto di collegamento con il Baltico, detto “Baltic connector”,  è stato interrotto dopo un improvviso calo di pressione. È stato danneggiato anche un cavo per le telecomunicazioni».
L’attentato al gasdotto nel Baltico conferma come la guerra russo-ucraina alimenti nuovi conflitti dovunque siano in ballo conflitti strategici: così di fronte all’accordo India-Arabia Saudita-Israele-Europa mediterranea (con alla testa l’Italia)...

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