Mbs vuole riformare l’islam. Prima i fatti, poi gli elogi

Di Redazione
11 Maggio 2021
In un'intervista ad Al Arabiya il principe ereditario dell'Arabia Saudita invoca l'interpretazione del Corano. Sarebbe una rivoluzione: ora non ha che da agire
Il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman (Mbs)

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman (Mbs), è tornato a pronunciare parole importanti sull’islam. In un’intervista di fine aprile ad Al Arabiya ha prospettato una riforma che assumerebbe i contorni della rivoluzione, se solo venisse applicata. Un “se” enorme, visto che alle parole purtroppo spesso non seguono i fatti. Soprattutto in Arabia Saudita.

«Sono validi solo gli hadith notori»

All’emittente degli Emirati arabi uniti, infatti, Mbs ha dichiarato che «la Costituzione dell’Arabia Saudita è il Corano», ma che bisognerebbe applicare soltanto le leggi che derivano da «una stipulazione coranica chiara o esplicita della Sunna». E ancora, secondo la traduzione fatta da AsiaNews:

«Il governo, in ciò che concerne la sharia deve mettere in atto regole e insegnamenti del Corano nelle hadith mutawatir (notorie), e appoggiarsi alla veridicità e affidabilità delle hadith ahad e ignorare del tutto le hadith khabar, a meno che da questo non venga un vantaggio chiaro per l’umanità. Così, non ci dovrebbe essere mai una punizione legata a una questione religiosa, a meno che non ci sia una stipulazione coranica chiara, e questa sanzione sarebbe applicata secondo la maniera in cui è stata applicata dal Profeta».

Se così fosse, spiega ancora l’agenzia di stampa, sparirebbero «alcune leggi islamiche quali la lapidazione, la flagellazione, l’amputazione delle mani ai ladri, ma anche le leggi del diritto penale islamico, quali la messa a morte dell’apostata e dell’omosessuale».

«Dovremmo interpretare il Corano»

Se Mbs applicasse davvero i principi enunciati, minerebbe la rigida interpretazione dell’islam wahhabita sul quale si regge l’Arabia Saudita. Il principe ereditario ha anche aggiunto che «la messa in atto di una sanzione sotto il pretesto che essa sia una sanzione della sharia, quando nel Corano e nelle hadith notorie non vi è una stipulazione di tale sanzione, è una falsificazione della sharia. Noi dovremmo impegnarci in un’interpretazione continua dei testi coranici come pure della Sunna del Profeta».

Principe ereditario dal 2017, Mbs cerca di vendere all’Occidente un’immagine liberale del Regno da quando ha realizzato il piano “Saudi Vision 2030”, che ha lo scopo di affrancare il paese dalla dipendenza dal petrolio. È lo stesso Mbs che ha concesso alle donne la libertà di guidare l’automobile e di partecipare ad alcune manifestazioni sportive in Arabia Saudita. Nel 2018, prima di essere travolto dallo scandalo Khashoggi, Mbs incontrò anche in Egitto il “papa copto” Tawadros II e c’è chi parlò anche della possibile costruzione di una chiesa in Arabia Saudita.

Prima i fatti, poi gli elogi

Favorire e liberalizzare l’interpretazione del Corano sarebbe una svolta epocale per l’islam, la cui immagine negli ultimi decenni è stata danneggiata dal proliferare di gruppi jihadisti che operano dichiaratamente nel nome di Allah e trovano giustificazione ai propri attentati nei versetti del Corano.

Ma l’Arabia Saudita resta ad oggi il principale responsabile della diffusione dell’interpretazione letterale ed estremista dell’islam anche nelle moschee europee. Se Mbs vuole vendere al mondo la storia, per non dire la “favola”, dell’islam che è pronto a cambiare interpretando i suoi testi sacri, non ha che da applicare il principio a casa sua. In quell’Arabia Saudita dove ancora oggi i cristiani non possono pregare, né pubblicamente in una chiesa né privatamente in casa. Nel Regno dove ancora i criminali vengono decapitati e crocifissi in piazza nel nome della sharia. Quando queste pratiche verranno abolite, quando l’apostasia non sarà più un reato punito penalmente, allora saremo pronti a tessere le lodi del principe “rivoluzionario”. Fino ad allora, le parole di Mbs appariranno solo come un tentativo di strizzare l’occhio all’Occidente, nella speranza che dimentichi i tanti scandali nei quali il principe saudita è invischiato.

@LeoneGrotti

Foto Ansa

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.