Iraq. Sako torna alla carica contro l’islamizzazione forzata dei bambini

Di Redazione
06 Dicembre 2015
Dopo la protesta organizzata dal patriarca, il Parlamento di Baghdad ha deciso di modificare la legge contraria alla libertà religiosa. Ma non sono seguiti i fatti

iraq-sako-islamizzazione-protesta-erbil-acs

Articolo tratto dall’Osservatore Romano – Nonostante il Parlamento iracheno abbia recentemente approvato la modifica all’articolo 26 della Costituzione relativo alla disposizione secondo la quale un minore viene automaticamente registrato come musulmano se uno dei suoi genitori si converte all’islam, l’iter per la sua applicazione resta ancora in stallo. Complice il fatto che alcuni deputati si sono rivolti all’ayatollah sciita Ali al Sistani, maggiore guida spirituale del Paese, per avere un parere a riguardo. Per richiamare al rispetto delle decisioni prese, il patriarca di Babilonia dei Caldei, Louis Raphaël i Sako, ha deciso di indirizzare una nuova lettera al Parlamento. La richiesta è sempre quella di permettere ai minorenni di mantenere la religione che avevano alla nascita, fino al raggiungimento della maggiore età, quando saranno liberi di scegliere la propria appartenenza in piena coscienza.

Nel testo pubblicato in rete dal patriarcato caldeo e rilanciato dal sito specializzato Baghdadhope, Sako ricorda non solo che i bambini — siano essi cristiani, sabei, mandei e yazidi — non devono obbligatoriamente diventare musulmani solo perché uno dei loro genitori lo è diventato, ma anche tutti gli articoli della Costituzione che sanciscono l’uguaglianza dei cittadini e delle religioni.

In primo luogo l’articolo 3, che recita: «L’Iraq è un Paese di molte etnie, religioni e dottrine». Poi l’articolo 37, laddove si specifica che «lo Stato garantisce la protezione dell’individuo dalla coercizione intellettuale, politica e religiosa». Quindi l’articolo 42: «Ogni individuo deve godere della libertà intellettuale, di coscienza e di fede». Non meno significativi sono il richiamo del patriarca caldeo all’articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, sottoscritta anche dall’Iraq, che sancisce la libertà di pensiero, di coscienza e di religione, inclusa quella di cambiare religione o credo e la raccomandazione del Corano secondo la quale «non c’è obbligo nella religione».

Sako ricorda poi che «i cristiani partecipano ai riti religiosi islamici come la ashura e la ricorrenza della nascita del profeta Maometto», e che «varie chiese in occidente hanno aperto le loro porte per accogliere gli sfollati musulmani, permettendo loro di praticare i propri riti religiosi al loro interno». Tale atteggiamento è «civile e meraviglioso e noi speriamo che i musulmani si comportino allo stesso modo nei nostri confronti perché l’islam è una religione di misericordia e perdono».

In questa prospettiva, conclude la lettera, «una delle prime responsabilità dei parlamentari è realizzare la giustizia e l’eguaglianza tra tutti i membri della società, e stabilire il concetto di cittadinanza, della diversità e della costruzione della civiltà all’insegna della convivenza pacifica».

Già nel settembre scorso il patriarca caldeo aveva inviato una lettera al Parlamento con la richiesta di cambiare l’attuale legge, sottolineando la sua incompatibilità con la Costituzione irachena. Il 17 novembre poi, ribaltando un orientamento espresso solo pochi giorni prima, i parlamentari (140 su 206) hanno votato una risoluzione che dava il via libera alla modifica della contestata normativa sulla cosiddetta islamizzazione dei minori. Risoluzione che finora, però, è rimasta lettera morta.

Foto Acs

Articoli correlati

6 commenti

  1. Sebastiano

    “Risoluzione che finora, però, è rimasta lettera morta”

    Non è che sia una novità, fa parte integrante di certo “atteggiamento”, che considera perfettamente lecito il mentire sapendo di mentire.

    1. Ennio

      Ah,quando vi fa comodo allora li fate voi i riferimenti alla costituzione laica. E allora cosa vuol dire quella caciara assurda e insulsa che avete messo in piedi perché un prete ha ritenuto di rispettare le leggi italiane evitando di far celebrare una messa nelle ore (obbligatorie) di lezione della sua scuola? Con annesse ingiurie alla sua persona dalle pagine dei vostri commenti tra l’altro, ad opera dei soliti due o tre cretinetti.
      Idee confuse a quanto pare.
      Tutta la vostra nullità ideologica e intellettuale si appalesa non appena avete a che fare con qualcuno diverso da voi.improvvisamente. ..opla’ eccovi improvvisamente diventati “laicisti” ah ah ah

      1. SUSANNA ROLLI

        Rifo
        Ciao Ennio,
        la Costituzione laica è degna di rispetto quand’essa non è in contrasto con le leggi di Dio.
        Tanti democristiani insieme, se non erro, membri dell’Assemblea costituente, contribuirono alla stesura della Costituzione della Repubblica (mi riferisco ora a quella italiana); ti dispiace che ci fossero dei democristiani? Quanto al prete -se è quello che dico io- è un prete di una s-c-u-o-l-a—c-a-t-t-o-l-i-c-a, cioè non laica, cioè con un indirizzo religioso; solitamente le scuole cattoliche, fondate da cattolici, hanno una Cappellina con annesso Tabernacolo …dov’è la tragedia che vedi tu che facciamo noi? Noi si fa chiarezza, giustizia.
        Grazie per i “cretinetti”, molto gentile…all’asilo cattolico, noi bambini dicevamo:”Chi ilo dice lo è, mille volte sei te!” (ogni riferimento è puramente casuale) .
        Ti auguro lo stesso Buone Sante Feste.
        Provaci.

      2. Sebastiano

        Lascia perdere il fiasco, stai sbagliando orario (e anche articolo).

      3. Menelik

        …..e quando hai finito gli sproloqui, cambia anche spacciatore!
        Tu davvero non ci hai capito un fico secco dell’articolo.
        Del resto, è cosa rinomata che voi ateisti militanti avete il cervello chiuso, e sistematicamente andate a sbattere il muso sul muro della realtà, come si è ampiamente visto proprio ieri sera in Francia.
        Qui si parla di rispetto reciproco delle credenze religiose, nella fattispecie tra musulmani (religione dominante) e Cristiani, minoritari in Iraq.
        Sako dice che in Occidente, dove il Cristianesimo è la religione dominate, vige il rispetto per la religione islamica, con la libertà di professarla liberamente, con l’unica eccezione quando l’imam fa proselitismo per la jihad armata, com’è ovvio che sia.
        Il presepio e l’anticristianesimo, da voi cammuffato sotto il nome neutro di laicismo, non c’entra un fico secco.
        As usual, capite fischi per fiaschi.
        O meglio, capite solo quello avete programmato il loro cervello per capire.
        A proposito di presepio, ti allieto con un bel sondaggino:
        sondaggi politico elettorali punto it
        elenco sondaggi
        terzo sondaggio, del 2 dicembre, per Ballarò
        terza e quarta domanda.
        In particolare la terza.
        E gioisci, che tra poco è Natale.
        Buone feste anche a te, per la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo.

      4. Menelik

        …..e quando hai finito gli sproloqui, cambia anche spacciatore!
        Tu davvero non ci hai capito un fico secco dell’articolo.
        Del resto, è cosa rinomata che voi ateisti militanti avete il cervello chiuso, e sistematicamente andate a sbattere il muso sul muro della realtà, come si è ampiamente visto proprio ieri sera in Francia.
        Qui si parla di rispetto reciproco delle credenze religiose, nella fattispecie tra musulmani (religione dominante) e Cristiani, minoritari in Iraq.
        Sako dice che in Occidente, dove il Cristianesimo è la religione dominate, vige il rispetto per la religione islamica, con la libertà di professarla liberamente, con l’unica eccezione quando l’imam fa proselitismo per la jihad armata, com’è ovvio che sia.
        Il presepio e l’anticristianesimo, da voi cammuffato sotto il nome neutro di laicismo, non c’entra un fico secco.
        As usual, capite fischi per fiaschi.
        O meglio, capite solo quello avete programmato il loro cervello per capire.
        A proposito di presepio, ti allieto con un bel sondaggino:
        sondaggi politico elettorali punto it
        elenco sondaggi
        terzo sondaggio, del 2 dicembre, per Ballarò
        terza e quarta domanda.
        In particolare la terza.
        E gioisci, che tra poco è Natale.
        Buone feste anche a te, per la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo.

I commenti sono chiusi.