Iraq, patriarca Sako scrive al Papa: «Le superpotenze smettano di sostenere economicamente e militarmente» i terroristi

Di Redazione
06 Agosto 2014
Il patriarca caldeo di Baghdad si è anche detto «scioccato e indignato» perché i musulmani moderati non hanno assunto una «presa di posizione vigorosa» contro i jihadisti

Il patriarca caldeo di Baghdad Louis Raphael I Sako ha inviato ieri una lettera a papa Francesco, ai patriarchi d’Oriente e ai presidenti delle Conferenze episcopali. Come riportato da AsiaNews, Sako chiede che la comunità internazionale «faccia appello al proprio cuore» e che le «superpotenze» trovino una «soluzione» in nome della loro «responsabilità umana e morale».

STATO ISLAMICO. Sako fa riferimento alla drammatica situazione dei cristiani in Iraq, specialmente a Mosul e nelle città della piana di Ninive recentemente conquistate dallo Stato islamico: Sinjar, Telkef, Batnaya e Telleskuf. I cristiani di queste città sono sfuggiti alle violenze scappando sui monti, mentre i terroristi hanno ucciso almeno 70 yazidi, musulmani.

BASTA SOSTENERE I TERRORISTI. Sako ha chiesto ai potenti del mondo di «liberarsi dagli egoismi personali» e di trovare una «soluzione pacifica e politica» alla guerra. Il patriarca non specifica il nome delle «superpotenze» ma è facile presumere che si riferisca a quei paesi che finanziano i gruppi in guerra tra di loro in Iraq e Siria (Stati Uniti, Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Iran). Sako chiede alla comunità internazionale di «esercitare in modo vigoroso la sua pressione» verso chi «sostiene a livello economico e militare» i terroristi per «tagliare alla radice le fonti di violenza e radicalizzazione».

«SCIOCCATO DAI MUSULMANI MODERATI». Il patriarca si dice anche «scioccato e indignato» perché i musulmani moderati non hanno assunto una «presa di posizione vigorosa» contro i jihadisti, che «rappresentano una minaccia anche per gli stessi musulmani». Infine, oltre a chiedere a «tutti i nostri fratelli e sorelle nel mondo» vicinanza «nella preghiera», invoca «aiuti umanitari urgenti» perché quanti sono minacciati nelle loro città godano di «una protezione vera ed efficace».

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    13 commenti

    1. Ale

      Il mondo arabo, musulmano e’ quanto mai variopinto e diverso. E’ come quando etichettano noi italiani tutti mafia e mandolino. Sono stereotipi ovvio. Ad esempio tutti gli arabi vanno a sproloquiare per la causa palestinese ma poi in soldoni non se li ciuccerebbero per niente … I profughi del Saharawi sono musulmani arabi, e sono stati buttati fuori dal Marocco, Stato Monarchico a fede musulmana..e ad oggi vivono in tendopoli con aiuti umanitari. Quindi ho i miei fondati dubbi che gli arabi siano solidali e coesi tra loro.. Lo diventano in situazioni di abbandono e miseria, forse per sopravvivere. Le derive terroristiche vanno combattute anche da noi imponendo come obbligo, per avere permesso di soggiorno, di parlare e capire la nostra lingua. Poi dimostrare che lavorano e hanno reddito altrimenti tot mesi e te ne torni a casa. Piuttosto ti soccorro nuovamente in mare, se rientri da clandestino o da profugo. Se non parlano la nostra lingua sono pericolosi e potenziali cellule terroristiche perché vivendo senza lavoro, integrazione ecc. e possono essere facilmente reclutati da Imam pazzoidi per attentati, anche da noi. Altrimenti con lavoro, famiglia e casa ovvero integrazione che gli frega a chi è qui di fare il pazzo terrorista e venire espulso inneggiando alla morte dei cristiani o degli ebrei?! Certamente le Lobby e gli USA devono smettere di foraggiare gruppi di guerriglieri che poi si scoprono legati a terroristi, senza ombra di dubbio. Meglio i dittatori e se vogliono liberarsene si arrangiassero da soli. Stavano meglio con Gheddaffi e Saddam o con i nuovi Califfi del terrore?!

      1. augusto

        Certo Ale, ormai anche i sassi hanno capito che le elites occidentali appoggiano purtroppo gli islamisti, anche operativamente, Sinceramente al terrore islamista io preferivo le dittature militari ma laiche come quelle di Saddam Hussein o Gheddafi, o quelle attuali dei militari egiziani o Assad in Siria, Queste dittature avranno tutti i difetti e le colpe di questo mondo, ma sono infinitamente preferibili al terrore assassino dei tagliatori di teste islamisti.

        1. Andrea (uno dei tanti)

          Augusto e altri, spiegatemelo come fossi un bambino di 5 anni perché non ci arrivo.

          “le elites occidentali appoggiano purtroppo gli islamisti, anche operativamente”

          Spiegatemi perché gli USA fanno due guerre in Iraq per mettere in sicurezza le riserve petrolifere e poi finanziano/(finanzierebbero) jiadisti fuori controllo, incontrollabili, gente con cui non ci puoi fare uno straccio di accordo, che alla fine mettono in pericolo le riserve petrolifere di cui sopra.

          Lo schema mentale ossessivo compulsivo dei commentatori è:

          gli “Usa” non sono catto-friendly, catto-sensibili, i cittadini usa sono stufi di fare i gendarmi in giro per il mondo a botte di 15-20000 morti alla volta quindi votano (due volte) Obama, cittadini USA che per una volta se ne sbattono di gente a cui la democrazia o la possibilità di non avere dittatori a tenerli buoni frega assolutamente niente,

          dunque

          è tutta colpa degli USA.

          Poi Sako si «sciocca e indigna» perché i musulmani moderati non hanno assunto una «presa di posizione vigorosa» contro i jihadisti.

          Perché stupirsi?

          Quando gli egiziani hanno avuto il voto, chi hanno scelto?

          Addestriamo truppe Afgane da 15 anni, non è ora che ci vadano loro sui monti a stanare i barbuti, a difendere la LORO possibilità di avere un paese sicuro, pacifico tollerante? Moderato vuole forse dire succube o gli sta bene così, tutto tribale, via le leggi e giudici, dentro il corano, donne recluse in casa e sepolte sotto il Burqua.

          Moderati?

          1. mike

            il petrolio non c’entra, non c’è mai entrato. o comunque poco. hanno cacciato Saddam perché ufficialmente l’iraq era il paese più adatto alla strategia. nel 1991 il “cattivo” era Saddam mica assad (o il padre di assad, non ricordo). serviva togliere di mezzo uno che aveva un forte esercito in grado di opporsi ai terroristi che si aveva intenzione di far agire. hanno scelto l’iraq perché come detto il “cattivo” stava in iraq. facile come scusa. dopo il 2003 avranno addestrato si degli iracheni ma secondo me con standard poco elevati (armi incluse). infatti sennò come mai i terroristi dell’isi vincono soprattutto in iraq? infatti tale è l’impressione. assad dispone di un esercito migliore perché meglio addestrato. il risultato è appunto che l’isi è alle porte di Baghdad. il cristianesimo c’entra infatti guarda caso l’isi attacca iraq e libia, paesi dove coi militari che governano o governavano ogni religione è tollerata. mi ricordo Ratzinger in siria qualche anno fa.
            ricapitolando: hanno cacciato Saddam con la scusa che era dittatore, poi avranno costruito si uno stato ma poco solido (a partire dall’esercito) cosicché una forza esterna ufficialmente terrorista ma in pratica finanziata dall’occidente potesse conquistare l’iraq e la vicina siria ossia due paesi tolleranti verso i cristiani.
            e poi … fossi il re di giordania inizirerei a preoccuparmi.
            l’afganistan è un caso parzialmente diverso. cioè serviva destabilizzarlo per creare una spina nel fianco della non lontana russia, la quale si capiva che da Gorbaciov in poi tornava ad essere la grande russia cristiana che era. come oggi appunto è, anzi dei paesi che contano è l’unico cristiano davvero. e guarda caso pure la crisi ucraina recente con colpa data pre-confezionatamente ai russi.

            1. Andrea (uno dei tanti)

              il petrolio non c’entra????????

              SVEGLIATI!

              E poi devi comunque spiegarmi PERCHE’ gli USA avrebbero interesse ad appoggiare gli islamisti: la tua tesi sembra essere “pe far fuori i cristiani”.

              Ma ci credi a quello che scrivi?

            2. filomena

              E’ il classico pseudoragionamento delirante e mistico da mania di persecuzione. Ma veramente credi che all’occidente e a Obama interessi tanto una religione piuttosto che un’altra?

        2. mike

          concordo.

    2. Boschetto Paolo

      Come interpretare le parole di Gesù : dare a cesare ….

    3. Aldo Cannavò

      I jihadisti stanno facendo una guerra incivile contro i cristiani perchè non considerano che molti loro correligionari in occidente cristiano sono accolti fraternamente ed hanno la libertà di culto e di costruire moschee.Nel caso non lo sapessero bisogna consigliare le autorità mussulmane ad informarli affinchè capiscano l’aberrazione del loro comportamento ed imparino a rispettare i cristiani.Non mi meraviglierei se apprendessi che dietro la guerra religiosa esistano interessi economici di lobbies occidentali che fomentino la jihad per sfruttare tranquillamente le ricchezze dei loro territori.

    4. bah

      “musulmani moderati non hanno assunto una «presa di posizione vigorosa» contro i jihadisti”

      quando capiranno che non esistono musulmani moderati?
      basta ascoltare quello che viene detto nelle moschee, lodano un dio della morte, ma che si aspettano?

      1. Menelik

        Hai scritto l’ennesimo sproloquio.
        Il mondo islamico è diviso in due parti, virtualmente inconciliabili:
        i seguaci della gihad o come cacchio si scrive, e questi hanno in testa una ed una sola cosa: sconfiggere tutti i popoli che non sono come loro e imporre la loro fede e le loro leggi, e chi non lo fa è inevitabilmente condannato a morire, poi ci sono gli altri musulmani, quelli che ci troviamo a scuola tutti gli anni, credenti praticanti, le mamme ai colloqui col velo in testa, ed è gente tranquilla, che guarda il crocefisso sopra la lavagna senza provare alcunché, e che non provano ancora alcunché quando si parla del tot avanti Cristo e dopo Cristo, ed alle interrogazioni ti ripete senza battere ciglio che l’età del ferro, ad esempio, parte più o meno dal XII secolo avanti Cristo.
        Questi ultimi musulmani sono gente per bene, figli di operai che avranno le loro fissazioni ma sono perfettamente compatibili col nostro concetto di vivere civile, nostro nel senso di Occidente cristiano.
        Dai primi bisogna difendersi, ed il come l’ho già scritto in altri post.
        Ed i secondi, siano i benvenuti: alle sei della mattina fanno il primo turno.
        Non mangiano braciole e porchetta, ma chi se ne frega?
        In quanto all’imam che inneggia alla nuova shoah, Alfano ha dato disposizioni per buttarlo fuori casa nostra con un bel calcio nel di dietro, dandogli l’addio con un: ma chi ti credi di essere? Ricordati che sei ospite in casa d’altri, deficiente!

        1. bah

          tutti i santi giorni prego e spero di venire a conoscenza di questa società tranquilla e moderata di cui parlano… fino ad oggi non ne ho mai avuto la fortuna.
          ne ho viste e sentite troppe ormai ho i miei pregiudizi.
          l’unico barlume di speranza l’ho intravisto con la notizia delle giornaliste che hanno deciso di indossare il crocifisso in diretta… ma continuo a pensare che sia un caso più unico che raro.

        2. mike

          forse è come dici però c’è pure un’altra sensazione cioè che finora giochino a nascondino, aspettando l’ora propizia. più chiaramente alcuni sembrano brava gente fuori casa ma dentro non lo sono, e per ora solo dentro le loro case. poco fa ho letto su meteoweb.eu una notizia folle: musulmani arrestati a perugia perché infibulavano le figlie. francamente mi pare peggio di hina e san’a che pure ci hanno rimesso la vita.
          mi piacerebbe sapere cosa la signora laura boldrini abbia da dire a riguardo. lei si preoccupava di miss italia che offendeva la dignità delle donne, che “ovvio” era il problema maggiore a riguardo.

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