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«Questa protesta è diversa da tutte le precedenti: contestando l'imposizione del velo, i manifestanti iraniani denunciano l'intero sistema della Repubblica islamica. Ecco perché il compromesso è molto più difficile». Così Claudio Fontana, analista della Fondazione Oasis, descrive a Tempi le manifestazioni popolari che dal 16 settembre, dalla morte della 22enne Mahsa Amini, investono lo Stato guidato dall'ayatollah Ali Khamenei. Secondo l'ultimo aggiornamento di Iran Human Rights già 448 persone, tra le quali 60 bambini e 29 donne, sono state uccise dalle forze di sicurezza del regime.
Dopo due mesi e mezzo gli iraniani continuano a protestare. Chi sono i manifestanti?
Le proteste sono guidate soprattutto dai giovani e dalle donne e non sono limitate ai membri delle minoranze etniche o dei ceti più disagiati, ma riguardano vasti strati della popolazione iraniana.
Che cosa chiedono i giovani che scendono in piazza?
Mahsa è stata arrestata e poi uccisa per aver indossato il velo in manie...
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