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L’ipocrisia dell’Ue non salverà l’Ucraina da Putin

Di Leone Grotti
04 Marzo 2022
Soffiare sul fuoco del conflitto, ma non troppo, socchiudere la porta all'ingresso di Ucraina e Georgia nell'Ue, senza però aprirla, inviare armi nel paese, senza però combattere, non porterà a nulla
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, parla al Parlamento Ue

C'è una sottile ipocrisia che soggiace al modo in cui l'Occidente in generale, e specialmente l'Unione Europea, sta affrontando il conflitto in Ucraina. Una tensione non risolta tra la volontà di sostenere la resistenza armata di un popolo aggredito e la necessità di arrivare a una tregua e alla pace il prima possibile con l'aggressore per risparmiare quante più vite umane possibile.
L'ipocrisia di Bruxelles
L'emblema di questa ipocrisia è la decisione da parte dell'Unione Europea di attribuire all'Ucraina lo status di paese candidato all'ingresso tra i Ventisette. Per quanto si tratti di un gesto lodevole di vicinanza al popolo ucraino, per di più richiesto dal presidente Volodymyr Zelensky in un discorso molto forte dal punto di vista emotivo, viene da chiedersi se Bruxelles sia davvero intenzionata a far entrare Kiev nell'Unione Europea, con tutto ciò che questo comporterebbe in termini di aumento della conflittualità con Mosca.
Se l'Ue fosse davvero intenzionata ad accogliere l'Uc...

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