
La preghiera del mattino (2011-2017)
«Io voglio un’Italia tutto islam»
«Vogliono conquistare il mondo, non solo l’Italia». Lo racconta oggi a Libero Gianluca Salviato, il tecnico rimasto nelle mani dei jihadisti in Libia e recentemente liberato. Salviato, che ha anche raccontato di essere stato sostenuto dalla preghiera, ha descritto al quotidiano i suoi otto mesi di prigionia. «Militarmente sono molto organizzati. Il mio rapimento è stata un’azione di guerra in piena regola. Bloccato da due auto, una davanti e una dietro, con un commando che sapeva benissimo che cosa stava facendo. Mi hanno picchiato, portato nel primo covo e minacciato di morte con una pistola puntata alla testa».
Salviato è stato tenuto in prigione da ragazzi tra i 20 e i 30 anni, che si definivano mujaheddin per la Jihad islamica che non l’hanno ucciso perché «evidentemente gli servivo vivo». Sono uomini capaci di aspettare: «Gli arabi sono persone con molta pazienza. Aspettano fino a quando non raggiungono l’obiettivo».
Può accadere qualcosa anche in Italia?, chiede l’intervistatore. «Il pericolo c’è, di sicuro. Al momento non parlerei di una possibile guerra da noi, anche perché non ho la competenza per farlo. Però sì, c’è il rischio che possa accadere qualcosa nella nostra città. Quella è gente disposta a tutto per la causa». Come gli ha detto uno dei suoi carcerieri: «Io voglio un’Italia tutto islam».
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6 commenti
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con il 50% e passa di italiani che sono di sinistra, l’Islam non dovrà faticare molto per raggiungere lo scopo.
IO NON VOGLIO UN’ITALIA TUTTO ISLAM.
Non temere, non sarà mai così.
Per le Cassandre di professione, alza pure il ditino medio, così per manifestare apprezzamento per il vaticinio.
La bandiera nera dei pirati saraceni sull’obelisco di San Pietro è e resterà un volgare fotomontaggio.
Se ci provano, di loro non resteranno altro che ossa a pezzettini lungo la Penisola e sulle Alpi.
Così, en passant, ieri sera ho visto dei brevi filmati girati da membri dello YPG e operatori televisivi occidentali anglofoni a Kobane e dintorni.
Credetemi, da quel che mostrano i filmati, l’isil non se la sta passando per niente bene a Kobane.
Sono bersagliati da tutte le parti, i Curdi adesso sono armati bene e colpiscono duro.
Un filmato di pochi minuti mostrava anche la cattura di un prigioniero ferito di cui diceva il nome, un pezzo grosso dell’isil, come nei nostri eserciti un ufficiale.
Era per terra e tremava come una foglia, temeva che lo finissero lì dove si trovava, poi uno gli faceva domande in lingua in cui l’unica parola che ho riconosciuto era “daesh”, e questo rispondeva con la voce rotta dal terrore…..vuotava il sacco sperando che lo lasciassero vivo, altro che contento di morire per andare da Allah come fa credere la loro propaganda !!!
Non lo dicono alla nostra televisione, ma l’isis a Kobane sta perdendo.
E nel sud le forse irakene si stanno riorganizzando sotto la direzione di esperti americani.
Io prevedo che presto si arriverà a pensare ad un tribunale internazionale per i crimini di guerra per l’isis.
Il mio post non si vede, per ora. Spero sia fatto passare. Grazie.
Anche a me spesso succede.
A me succede spesso di dover ridigitare i post e c’è gente che, se non gli rispondi per tempo, si crede in diritto di dire che non hai nulla da obiettargli o ci hai dovuto pensare su troppo. Potrei non badarci, ma si tratta di gente che manipola le parole come i silenzi altrui; qualcuno potrebbe pensare che sia davvero così e abboccare alle demenziali stupidaggini che questi mistificatori mettono in giro. Non avverrà per mia distrazione e non vorrei fosse così anche solo per cause tecniche.